Una conferenza sul tema dei raggi ultravioletti
Cosa sono i raggi Uv? Su questo tema lo specialista in medicina estetica, Giuseppe d'Agosta, intratterrà' domani alle 18.30 alla Pinacoteca comunale su iniziativa dell'Asp di Caltanissetta, del Comun...


Cosa sono i raggi Uv? Su questo tema lo specialista in medicina estetica, Giuseppe d'Agosta, intratterrà' domani alle 18.30 alla Pinacoteca comunale su iniziativa dell'Asp di Caltanissetta, del Comune di Gela e della sezione locale della Lega navale.
I raggi Uv possono dannosi per la salute della nostra pelle. Ma cerchiamo di conoscerli meglio per poterli neutralizzare con efficacia.
I raggi Uv, o raggi ultravioletti, sono radiazioni elettromagnetiche provenienti dal sole che risultano invisibili all’occhio umano. Nonostante ciò, possono danneggiare seriamente la pelle.
A seconda dell’altitudine e dell’altezza del sole varia anche l’intensità dei raggi Uv. Quindi nelle ore centrali della giornata sarà maggiore; per esempio durante l’estate, quando il sole è più alto, sono molto più intensi. L’intensità può inoltre aumentare grazie alla riflessione dei raggi su elementi come acqua, neve, sabbia.

I raggi Uv sono suddivisi in:
- Raggi UV-A
Rappresentano il 95% dei raggi ultravioletti e sono quelli con la maggior lunghezza d’onda. Essi penetrano nella pelle in profondità e la abbronzano velocemente ma in maniera poco duratura.
- Raggi UV-B
Costituiscono il 5% della radiazione ultravioletta in arrivo sulla Terra, sono più energetici rispetto agli UV-A e sono concentrati soprattutto nel periodo estivo, in particolare nelle ore centrali della giornata. Sono loro i responsabili degli eritemi e delle scottature, ma causano danni anche a lungo termine aumentando il rischio di tumori della pelle, per questo i solari di nuova generazione stanno puntando ad aumentare il fattore UVB ed inserendo anche IR.
- Raggi UV-C
Questi sono completamente assorbiti nell'alta atmosfera dall'ozono e dall'ossigeno più penetranti, ed è per questo che non riescono a raggiungere la superficie terrestre. Sono però anche i più pericolosi per gli esseri viventi insieme agli UVB, ossia quelli con lunghezza d’onda più corta, detti anche raggi ultravioletti "duri".
Ricapitolando, i raggi UV-A penetrano la pelle in profondità fino al derma (lo strato sotto l’epidermide), stimolando il processo di maturazione della melanina, ovvero quel processo che abbronza la pelle. Tuttavia c’è il rischio che gli UV-A danneggino il collagene e l’elastina, compromettendo così la salute della struttura cutanea. Stimolano inoltre l’attività dei radicali liberi, scatenando fenomeni di stress ossidativo che alla lunga possono mettere in crisi le cellule della pelle. Nel peggiore dei casi possono causare anche tumori della pelle. Invece i raggi UV-B agiscono ad un livello più superficiale e attivano la produzione di melanina; sono anche i responsabili delle scottature solari, nonché di patologie cutanee.