“Una Regione che continua a rincorrere le emergenze”
Perna (responsabile Turismo di Italia Viva Sicilia): “Turismo e mobilità in Sicilia vengono gestiti con superficialità”
                                                    La giornata di sabato 1 novembre ha visto l’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania paralizzato da un traffico veicolare eccezionale che ha mandato in tilt gli accessi allo scalo, provocando gravi disagi a cittadini e viaggiatori. Lunghe code, mezzi pubblici bloccati per ore e passeggeri costretti a raggiungere a piedi l’aerostazione con valigie e bambini al seguito hanno trasformato un sabato di partenze e rientri in un incubo collettivo. Una scena che restituisce l’immagine di una Sicilia immobile, ostaggio di una gestione regionale inadeguata e priva di visione.
«Quanto accaduto è la fotografia di una Regione che continua a rincorrere le emergenze invece di prevenirle – dichiara Giuseppe Perna, responsabile regionale Turismo di Italia Viva Sicilia –. L’aeroporto di Catania è il principale scalo del Sud Italia, con milioni di passeggeri ogni anno, ma la viabilità d’accesso resta ferma agli anni ’90. Non si può parlare di turismo, sviluppo e attrattività se la porta d’ingresso della Sicilia collassa ogni volta che aumenta il traffico. È un fallimento politico prima ancora che logistico».
Con oltre dodici milioni di passeggeri l’anno, Fontanarossa rappresenta un’infrastruttura vitale per l’economia dell’isola. Eppure, la Regione Siciliana continua a ignorare la necessità di un piano strutturale per la mobilità aeroportuale: strade inadatte, parcheggi insufficienti, collegamenti pubblici carenti e totale assenza di un sistema di gestione dei flussi veicolari nei periodi di maggiore afflusso. Tutto ciò grava su cittadini, lavoratori e turisti, danneggiando gravemente l’immagine della Sicilia.
Italia Viva Sicilia chiede alla Giunta regionale di intervenire con urgenza attraverso un piano straordinario di viabilità per l’area aeroportuale di Catania, che preveda parcheggi scambiatori con navette dedicate, un potenziamento del trasporto pubblico e un sistema di monitoraggio trasparente dei flussi di traffico, con dati pubblici e verificabili. «Il turismo e la mobilità – conclude Perna – sono i pilastri dell’economia siciliana, ma continuano a essere gestiti con superficialità. Servono soluzioni concrete, pianificazione e responsabilità. Finché la Regione resterà immobile, anche la Sicilia resterà bloccata nel traffico».
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