Unità siciliana le Api golfo di Gela si esprime sulla posizione del sindaco rispetto in merito alla gestione dei rifiuti ritenendo che il Sindaco con la sua decisione di abbandonare la SRR per costituire un ARO e gestire in proprio il servizio, stia facendo perdere tempo alla SRR che aveva già deciso anche con l’adesione del comune di Gela di gestire in house il servizio. Con i suoi comportamenti e l’improponibile strada dell’ARO il Sindaco, dopo diverse gare d’appalto della SRR non aggiudicate, sta solo ottenendo il risultato di allungare a dismisura i tempi del servizio attualmente in proroga che dopo quasi 3 anni di mandato oltre all’aumento della Tari, ha consolidato il disservizio, la spazzatura è ancora il problema dei problemi e alcuni servizi, come lo spazzamento e il lavaggio delle strade non vengono eseguiti o eseguiti male in presenza di auto parcheggiate che lo li impediscono. Nella riforma sulla gestione rifiuti approvata dalla Giunta regionale che dovrà passare dall’aula dell’ARS, gli ARO sono aboliti, e ci chiediamo come potrebbe la Regione approvare una eventuale ARO di Gela. Una scelta incomprensibile e sospetta che solo la chiarezza verso i cittadini potrebbe fugare. Unità siciliana le Api Golfo di Gela a tale proposito propone alla lettura di un estratto del PRGR (piano regionale di gestione dei rifiuti) e invita il Sindaco a rivedere la sua (quanto meno) inconcludente decisione e a rivolgere i suoi sforzi a ridurre la terza salatissima rata della TARI senza alcun riscontro positivo sulla qualità del servizio rifiuti. Certo le notizie arrivate al Comune dalla Corte dei conti che rileva la criticità dei milioni di debiti fuori bilancio createsi con i costi aggiuntivi sottoscritti con TEKRA nel 2014, non appianati negli anni successivi per volontà del consiglio comunale, non depongono a favore della diminuzione delle tariffe, ma la cosa più stupefacente è che il Sindaco abbia affidato la gestione dei rifiuti allo stesso gruppo, ricollocatesi in Italia Viva, che ha dato il via al disastro dei debiti fuori bilancio. Forse il Sindaco mangia pane “scurdatu”, altra spiegazione non c’è! Estratto disegno di legge: ” 2.4 PIANO RIFIUTI, RIFORMA E GOVERNANCE – Il presente Piano regionale di Gestione dei Rifiuti viene emanato in concomitanza ai lavori parlamentari sul disegno di legge di iniziativa governativa di riforma del settore ………… Nel disegno di legge approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 224 del 20 giugno 2018 e approvato dalla IV Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, è previsto l’accorpamento dei 18 ambiti territoriali in 9 ambiti provinciali ed il correlato accorpamento delle 18 S.R.R. in 9 Enti di Governo, così come è previsto dal PRGR. Il DDL, in particolare, ridisegna la governance del settore dei rifiuti, OGGI CARATTERIZZATO DA UNA IMPORTANTE E PATOLOGICA FRAMMENTAZIONE DEI POTERI DI REGOLAZIONE E CONTROLLO IN CAPO A N. 18 ENTI DI GOVERNO (le cc.dd. S.R.R.) e agli A.R.O. (ambiti di raccolta ottimale), SPESSO FORMATI DA UN SOLO COMUNE. SISTEMA CENSURATO DALLA CORTE DEI CONTI E DALL’ANAC”