Al via la formazione politica di PeR tra accuse al sindaco e consigli su come affrontare il dissesto
Il debutto alle elezioni amministrative con la lista che ha superato lo soglia di sbarramento facilmente lasciandosi dietro partiti e movimenti blasonati è stato un punto di inizio. Oggi il laborto...


Il debutto alle elezioni amministrative con la lista che ha superato lo soglia di sbarramento facilmente lasciandosi dietro partiti e movimenti blasonati è stato un punto di inizio. Oggi il labortorio politico PeR fondato da Miguel Donegani è federato con Sinistra futura, è presente in 8 province siciliane e lundedi presenterà all’Ars il progetto politico. A febbraio un’assemblea nazionale.
Intanto ieri nella sede del movimento, in via Ettore Romagnoli, è stata avviata la seconda annualità dei corsi di formazione politica seguiti anche on line con quasi 600 persone collegate. < Noi siamo contenti che altri movimenti hanno deciso di organizzare corsi di formazione politica- ha esordito il segretario cittadino di PeR Franco Liardo – ma non possiamo accettare che il sindaco ci accusi di aver illuso i giovani. Lo ha fatto lui. Ha illuso tutti. Non ha rispettato l’accordo con i comitati di quartiere, il Pef dei rifiuti è cresciuto di 4 milioni di euro rispetto a quando era sindaco Greco e potremmo citare tanto altro>.
Donegani si è soffermato tra le altre cose sul dissesto del Comune ribadendo la sua contrarietà all’uso delle royalties. <A Gela la situazione è grave e ci vuole non una politica che pensa agli assessorati e ai posti di sottogoverno ma che faccia crescere la progettualità. Se ci avessero dato retta un anno e mezzo fa quando proponevamo di lavorare ad una norma salva Gela, oggi non saremmo a questo punto. No alle royalties che sono compensazioni dei cittadini per i disastri ambientali e le malattie subite. Il sindaco percorra altre vie. Si adoperi per convincere dai parlamentari del territorio, all’Ars, ad insistere per destinare il fondo da sessanta milioni di euro, in dotazione all’Assemblea regionale, ai Comuni in dissesto>