Comitato del porto chiede incontro urgente
A nove anni dalla firma del protocollo d'intesa nessun lavoro è stato avviato al porto rifugio


Sono trascorsi quasi nove anni dalla firma del protocollo d’intesa sottoscritto il 27 settembre 2016 tra Regione Siciliana, ENI e Comune di Gela per la ristrutturazione e riqualificazione del porto rifugio. Ma ad oggi, sul campo, nessun cantiere è stato avviato dei lavori previsti sul protocollo.
Lo ricorda il comitato del porto di Gela che chiede una riunione congiunta con la presenza del Sindaco di Gela , e con il nuovo commissario dell'Aurorità portiale Annalisa Tardino per conoscere i dettagli del crono programma dell’iter dei lavori di riqualificazione del porto.
Il documento, presentato allora come un atto concreto per restituire centralità strategica al porto di Gela - ricorda il comitato - prevedeva interventi infrastrutturali mirati al dragaggio di tutto lo specchio d’acqua interno , allungamento del braccio di ponete , interventi necessari per la giusta funzionalità e fruibilità per consentire una migliore logistica e sviluppo economico dell’area.
Tuttavia, dopo anni di annunci, promesse e incontri istituzionali,l’insabbiamento resta una costante e la struttura continua a rappresentare una ferita aperta per pescatori, operatori portuali e cittadini. Noi abbiamo più volte denunciato pubblicamente la totale assenza e ritardi di atti esecutivi, chiedendo trasparenza e un cronoprogramma certo.
La mancata attuazione degli impegni assunti nel protocollo non solo danneggia lo sviluppo del territorio, ma mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. In un momento storico in cui si parla di transizione ecologica,investimenti nel Sud e valorizzazione delle risorse costiere, la paralisi del porto di Gela è inaccettabile.
Siamo fiduciosi che L’Autorita di Sistema portuale di Palermo possa dare una seria svolta alla l’iter procedurale dei lavori"