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Attualità

«I giovani mai al centro di un dibattito politico serio»

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Mentre a livello nazionale infuria la querelle politica su nomine, accordi e poltrone sull’attività di governo, l’emergenza pandemica non fa che accentuare i problemi già esistenti. Dito puntato contro la scarsa – o nulla – attenzione che da Roma (ma non solo) viene riservata alle giovani generazioni, esempio di una cattiva abitudine a livello politico riscontrata negli anni anche a livello regionale e locale. Lo evidenzia Kevin Cafà, giovane gelese ideatore di “Politicose”, blog che si occupa di politica internazionale con ampi focus sull’eterna questione giovanile. «Nel Recovery plan – sottolinea Cafà, laureato in Politica internazionale e diplomazia all’università di Padova – si dedicano ampie risorse alla sanità, com’è giusto che sia, ma sui giovani non c’è nulla. In Francia sullo stesso tema hanno preparato un dossier di 160 pagine. Ecco perché dopo aver completato gli studi in tanti vanno via dall’Italia: abbiamo una classe politica che decide di considerare le giovani generazioni solo quando le servono i numeri per le elezioni».

Una presa di coscienza già radicata in tanti ragazzi e ragazze che hanno da tempo perso la fiducia verso la classe dirigente. «Il problema è proprio questo – sottolinea Kevin Cafà –, ma non si danno risposte adeguate. Un sistema politico e istituzionale serio mette i giovani al centro del proprio programma, perché è dal loro coinvolgimento e dal loro impegno che passa il rilancio di un territorio. Non bastano i voti per fare politica, serve un interesse concreto alle dinamiche che riguardano i cittadini e i giovani, in questo senso, devono essere una priorità». L’invito è a dare spazio a dibattiti efficaci in tema di politiche giovanili anche in città, nell’ottica di una tabella di marcia da costruire insieme per superare la crisi causata dalla pandemia.

(Nella foto Kevin Cafà, fondatore del blog “Politicose”)

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Attualità

Francesco e Giovanna Biundo:grande festa per i loro 50 anni d’amore

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Un amore che è vivo e forte da mezzo secolo e che è stato allietato dalla nascita di tre figli maschi e di sei nipoti: Francesco Biundo e Giovanna Calvo hanno rinnovato ieri alla Chiesa di San Sebastiano la loro promessa d’amore.

A festeggiare con loro il cinquantesimo anniversario di matrimonio amici e parenti che hanno reso ancor più gioiosa la ricorrenza importante per i coniugi Biundo. I due si sono conosciuti al quartiere villaggio Aldisio e hanno affrontato sempre insieme tutte le difficoltà della vita. Hanno fatto sacrifici e rinunce per sostenere due dei tre figli negli studi universitari. E ora si godono la bella famiglia che è cresciuta con le nozze dei figli e la nascita dei nipoti.

Ieri un ricevimento molto partecipato con una festa che Giovanna Calvo ha curato nei minimi dettagli.Il bello della vita è guardare indietro ed essere felici di ciò che si è costruito.I coniugi Biundo sono felici dei primi 50 anni vissuti insieme.

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Primo maggio amaro: nella zona di via Bologna rubinetti a secco da 5 giorni

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Primo maggio amaro per i residenti di via Bologna, Largo Cadore e strade limitrofe.Da cinque giorni i rubinetti delle loro abitazioni sono a secco.

Ieri nel quartiere è stata distribuita acqua ma per qualche ora e non in tutte le vie. La maggior parte delle abitazioni sono rimaste a secco. Così oggi è un altro giorno di disagi per i residenti di via Bologna e Largo Cadore costretti a lavarsi e a cucinare con l’acqua minerale. Una brutta giornata che fa seguito ad altre dello stesso lash

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Attualità

Le considerazioni del sindaco sul 1 maggio

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Il Sindaco di Gela ringrazia i lavoratori e rinnova l’impegno dell’Amministrazione per il lavoro e la sicurezza

In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, il Sindaco di Gela desidera rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori della città, che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono alla vita e allo sviluppo della nostra comunità.

«Un pensiero particolare – dichiara il Sindaco – va a chi oggi è al lavoro per garantire servizi essenziali ai cittadini, dimostrando senso del dovere e spirito di servizio. Tra questi voglio ringraziare in modo speciale gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, il personale della raccolta rifiuti, i lavoratori dei trasporti, del commercio, i metalmeccanici e gli edili, che anche oggi sono in servizio.»

«Il Primo Maggio – aggiunge – deve anche ricordarci che il lavoro non può e non deve mai mettere a rischio la vita delle persone. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, per tutte e tutti.»

Infine, il Sindaco ha voluto rivolgere un messaggio di vicinanza a quanti, nella nostra città, sono ancora in cerca di occupazione: «L’Amministrazione comunale è al loro fianco e continua a lavorare per creare nuove condizioni favorevoli allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro.»

La giornata del Primo Maggio è occasione di riflessione, ma anche di speranza e rinnovato impegno per una Gela più giusta, più sicura e più inclusiva.

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