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Il sindaco richiama tutti all’ordine: “ci sono tante criticità e non si può perdere tempo a litigare per questioni tanto futili”

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Il sindaco di Gela interviene sul dibattito che ha poco di politico e tanto di livore che comunque indebolisce la maggioranza, scaturito dalla inaugurazione del viale Mediterraneo.

Sono basito e indignato per quello che sta succedendo. Un momento di festa quale l’inaugurazione di un tratto riqualificato di viale Mediterraneo, per il quale tanto abbiamo lavorato, si è trasformato in un’accesa polemica a suon di comunicati stampa di attacco all’interno della maggioranza.

Quando sono stato scelto per guidare e amministrare questa città, sapevo che quello che mi si apriva davanti non era un cammino facile. C’erano le sorti di una comunità da risollevare, ma naturalmente l’opposizione avrebbe fatto la sua parte. E’ nella logica naturale della dialettica politica. Quello che non mi aspettavo è che gli stessi esponenti della maggioranza si sarebbero comportati da opposizione e avrebbero attaccati i compagni di squadra.

Nessuno può permettersi una lotta intestina, men che meno Gela. Ci sono talmente tante criticità da risolvere e talmente tanti progetti e lavori da seguire che, francamente, non capisco come si possa perdere tempo a litigare per questioni tanto futili e puerili.

Fino a questo momento ho preferito non inserirmi nello scontro e non prendere ufficialmente posizione, ma dato che le polemiche non accennano a placarsi credo sia opportuno richiamare tutti all’ordine. In settimana convocherò la maggioranza al completo per un vertice chiarificatore, e cercherò di capire come andare avanti. Non escludo di rivedere l’assetto stesso della maggioranza.

Questo è l’ultimo appello che rivolgo alla mia compagine, un appello all’unità, a moderare i toni e ad avviare un profondo momento di riflessione. Non è uno spettacolo decoroso quello al quale i cittadini stanno assistendo, in una fase in cui a tutto dovremmo pensare tranne che a litigare.

La collaborazione, la sinergia, il dialogo sono valori imprescindibili e non intendo permettere che vengano meno. Quindi, se ci sarà da prendere decisioni drastiche lo farò, ma le campagne elettorali e le simpatie/antipatie personali devono stare fuori da Palazzo di Città.

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