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Politica

Il sindaco richiama tutti all’ordine: “ci sono tante criticità e non si può perdere tempo a litigare per questioni tanto futili”

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Il sindaco di Gela interviene sul dibattito che ha poco di politico e tanto di livore che comunque indebolisce la maggioranza, scaturito dalla inaugurazione del viale Mediterraneo.

Sono basito e indignato per quello che sta succedendo. Un momento di festa quale l’inaugurazione di un tratto riqualificato di viale Mediterraneo, per il quale tanto abbiamo lavorato, si è trasformato in un’accesa polemica a suon di comunicati stampa di attacco all’interno della maggioranza.

Quando sono stato scelto per guidare e amministrare questa città, sapevo che quello che mi si apriva davanti non era un cammino facile. C’erano le sorti di una comunità da risollevare, ma naturalmente l’opposizione avrebbe fatto la sua parte. E’ nella logica naturale della dialettica politica. Quello che non mi aspettavo è che gli stessi esponenti della maggioranza si sarebbero comportati da opposizione e avrebbero attaccati i compagni di squadra.

Nessuno può permettersi una lotta intestina, men che meno Gela. Ci sono talmente tante criticità da risolvere e talmente tanti progetti e lavori da seguire che, francamente, non capisco come si possa perdere tempo a litigare per questioni tanto futili e puerili.

Fino a questo momento ho preferito non inserirmi nello scontro e non prendere ufficialmente posizione, ma dato che le polemiche non accennano a placarsi credo sia opportuno richiamare tutti all’ordine. In settimana convocherò la maggioranza al completo per un vertice chiarificatore, e cercherò di capire come andare avanti. Non escludo di rivedere l’assetto stesso della maggioranza.

Questo è l’ultimo appello che rivolgo alla mia compagine, un appello all’unità, a moderare i toni e ad avviare un profondo momento di riflessione. Non è uno spettacolo decoroso quello al quale i cittadini stanno assistendo, in una fase in cui a tutto dovremmo pensare tranne che a litigare.

La collaborazione, la sinergia, il dialogo sono valori imprescindibili e non intendo permettere che vengano meno. Quindi, se ci sarà da prendere decisioni drastiche lo farò, ma le campagne elettorali e le simpatie/antipatie personali devono stare fuori da Palazzo di Città.

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Di Stefano invita Inferrera a non dimettersi ignorarando la richiesta del sindaco

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L’ex vicesindaco ed oggi candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Terenziano Di Stefano invita l’amministratore unico della Ghelas Pietro Inferrera a non dimettersi e quindi a non tenere conto della richiesta inviatagli dal sindaco Lucio Greco.

Per Di Stefano l’iniziativa di Di Stefano è inopportuna se non addirittura illegittima e non ha motivi di urgenza. Peraltro Inferrera è stato la persona di cui Greco si è fidata al massimo fin dalla prima candidatura nel 2015 e il primo consulente che ha nominato nel 2019 quando è diventato sindaco. Poi ha scelto lui per guidare la Ghelas. Ora lo vuole fuori all’improvviso mentre il suo mandato di sindaco è ridotto agli ultimi 20 giorni.

Insomma l’iniziativa di Greco fa pensare male in piena campagna elettorale.

Inferrera dal canto suo non sembra intenzionato a dimettersi ora ma ad attendere l’insediamento del nuovo sindaco. Chi vincerà farà le sue scelte sulla Ghelas

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Greco, la politica in crisi e il giudizio pesante su Forza Italia e non solo

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Venti giorni al voto, depositate le liste il primo cittadino uscente fa le sue considerazioni.Ecco cosa ne pensa delle elezioni in corso:

“Dopo la presentazione delle liste,- dice- e’ possibile fare qualche considerazione di carattere generale. Ciò che appare, a prima vista evidente, è lo stato di crisi in cui versa la politica nella nostra città. I motivi che mi portano a questa amara conclusione sono i seguenti: 1) La forte contrapposizione tra due coalizioni che si rifanno entrambe al centro destra. Va sottolineato infatti che molti esponenti politici, oggi divisi, fino a pochi giorni fa militavano nello stesso schieramento; 2) un movimento presente nel governo regionale e impegnato a votare alle elezioni europee un candidato di Forza Italia, si è alleato a Gela con i grillini e qualche nostalgico comunista; 3) la stessa sinistra si è divisa in due tronconi; il PD ha deciso di appoggiare Di Stefano, e non un suo esponente storico come Donegani; 4) il movimento cinque stelle che era nato per cambiare il sistema, ha agito con tanta spregiudicatezza da fare impallidire i vecchi politici, che almeno agivano sul piano delle ideologie; 5) un partito come Forza Italia che non ha esitato, in nome dell’unità del centro destra, ad abbandonare l’amministrazione comunale nel pieno di una crisi finanziaria, ha dimostrato, a livello locale, di perseguire interessi di parte e non quelli più generali della città. Diversamente non si spiegherebbe l’incapacità di presentare una lista completa, conseguenza sicuramente di una gestione privatistica e familiare del partito. Se anche F.I. che ha eletto un proprio deputato all’assemblea regionale ed esprime anche il Presidente della regione, lancia, nella nostra città, messaggi così poco edificanti, significa che abbiamo ancora molta strada da fare per raggiungere livelli accettabili di partecipazione alla vita democratica.

Speriamo che questa crisi sia limitata al nostro territorio e non sia irreversibile, ma per bloccarla ci vuole una classe politica seria, capace e responsabile, perché quando il livello si abbassa si diventa meno impermeabili alle suggestioni del potere. Sulla proposta degli assessori designati non voglio esprimere alcun giudizio, anche se non mi aspettavo di vedere qualche protagonista della vita politica gelese accettare di esercitare un ruolo di secondo piano, per giunta in una coalizione non ben definita. Ho visto che rispetto a 5 anni fa è aumentato il numero dei candidati al consiglio comunale.

Appparentemente potrebbe essere un buon segnale di maggiore partecipazione alla vita democratica. In questo caso però sarebbe preferibile attendere l’esito delle elezioni; solo allora scopriremo se si tratta di una consapevole scelta o del solito inaccettabile e preoccupante stratagemma: quello cioè di utilizzare la gente come merce di scambio. Spero in una campagna elettorale ricca di contenuti che sappia affrontare con competenza tutti i problemi della nostra città. Spero che non si perdano di vista valori fondamentali come il rispetto reciproco e quello della legalità. Spero anche che si trovi il tempo per dibattere su argomenti legati alle elezioni europee; elezioni cruciali da cui dipendono il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Solo così possiamo evitare di immiserire il dibattito politico. Non sono candidato, ma rimango pur sempre un cittadino gelese.

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L’ordine dei candidati sindaco nella scheda

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Sorteggiato stasera l’ordine dei candidati a sindaco e delle loro liste.

Apre la scheda delle Amministratuve 2024 il candidato sindaco Miguel Donegani seguitk da Grazia Cosebtino , Filippo Franzone , Terenziano Di Stefano e chiude Totò Scerra.

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