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Cronaca

Le violenze alle donne nel ragusano

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Ragusa - Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa prosegue l’impegno nel contrasto ai reati intrafamiliari a tutela delle vittime familiari o conviventi dei presunti autori.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica, hanno arrestato in flagranza di reato un 56enne, divorziato, censurato, responsabile del reato di atti persecutori ai danni dell’ex compagna. L’allarme è stato lanciato, tramite la chiamata al 112, dalla stessa vittima che ha avuto il coraggio di mettere fine alle angherie subite nel corso degli anni. L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, non aveva mai accettato la fine della relazione, tanto che nella tarda serata di ieri, oltre alle minacce verbali, la violenza è sfociata in percosse fisiche.
La tempestiva richiesta di aiuto ha consentito l’intervento dei militari che hanno contenuto, con non poche difficoltà, la veemenza dell’aggressore, anche grazie all’ausilio di un’altra pattuglia. L’uomo, da tempo, aveva posto in essere atteggiamenti violenti nei confronti dell’ex compagna, ingenerando in lei un evidente stato di timore e di limitazione nei suoi rapporti interpersonali. A causa della colluttazione con il suo aggressore e delle lesioni subite, la donna è stata medicata presso il locale Pronto Soccorso. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Ragusa;

I Carabinieri della Stazione di Acate sono intervenuti a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa per lite in famiglia. I militari, giunti sul posto, hanno appreso che la lite scaturiva tra conviventi per futili motivi in cui l’uomo, cittadino albanese, aveva aggredito la compagna con minacce, calci e pugni. Gli operanti hanno immediatamente garantito i soccorsi alla vittima la quale, trasportata presso l’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, veniva successivamente dimessa con 30 giorni di prognosi. I militari hanno quindi formalizzato le dichiarazioni della donna e attivato le procedure di protezione delle donne vittime di violenza, nonché deferito il compagno all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamenti in famiglia contro la convivente.

A Vittoria, i Carabinieri della locale Stazione, hanno dato esecuzione alla misura cautelare della sottoposizione agli arresti domiciliari nei confronti di un vittoriese in quanto sono stati acquisiti sufficienti elementi probatori per ritenerlo responsabile di delitti contro la famiglia nei confronti della ex-compagna. La misura trae origine da fatti verificatisi nel mese di novembre 2023 per maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex-compagna mediante minacce e comportamenti vessatori anche in presenza della figlia minore. In seguito a tali eventi, i Carabinieri hanno raccolto elementi che hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere, nel mese di febbraio c.a., un provvedimento di divieto di avvicinamento alla vittima con controllo mediante braccialetto elettronico.
L’esecuzione di tale provvedimento non è stata di fatto applicabile poiché l’uomo risiedeva presso un’abitazione che non garantiva la distanza minima dalla vittima prevista dalla legge. Pertanto l’Autorità Giudiziaria, informata dell’impossibilità dell’esecuzione della predetta misura, ha ritenuto necessario emettere la misura cautelare degli arresti domiciliari a tutela della vittima.

I militari, rintracciato l’uomo presso la propria abitazione, lo hanno accompagnato presso i loro uffici per gli atti di rito, notificandogli il provvedimento dell’A.G. per poi sottoporlo alla misura degli arresti domiciliari in abitazione distante da quella della ex-compagna

Il dilagante fenomeno della violenza ai danni delle donne, emergenza ormai nazionale, richiede la massiccia presenza delle varie articolazioni dell’Arma sul territorio, soprattutto quelle specializzate nel settore della violenza di genere. Questo ulteriore comparto consente alla componente territoriale di avere a disposizione personale in grado di carpire qualsiasi elemento che possa far presagire situazioni patologiche.

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Cronaca

Siglato patto federativo tra PeR e Sinistra futura

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Siglato un patto federativo tra il laboratorio politico PeR e Sinistra futura.Quest’ultima è un’associazione politica nazionale che è presente in molte province siciliane pur essendo nata a marzo 2024 con caratteristiche di aggregazione partendo dai territori. Vi aderiscono vari soggetti che provengono da Pd e Rifondazione comunista e Articolo 1. Un Dna, una storia e degli obiettivi molto simili a quella di Donegani e del suo laboratorio politico PeR.

“Con Sinistra futura – ha esordito Miguel Donegani- sigliamo un patto di condivisione di temi e programmi di politica nazionale e regionale.Insieme vogliamo avviare una fase costituente per portare più politica di sinistra nella regione e nei territori. Sinistra futura è un riferimento nazionale e a livello regionale con quest’associazione politica saremo presenti in tutte le 9 province siciliane per avere un peso politico maggiore”

“Noi vogliamo allargare il campo progressista. Altro che campo largo del Pd e M5s. Basta guardare cosa è successo in Liguria.La politica non si fa con i veti ma con una chiarezza che comincia da alleanze chiare. A me hanno proposto tutto per entrare nell’alleanza del sindaco Di Stefano ma io ho detto no. Non facciamo alleanze con l’Mpa” – ha sottolineato Donegani

Che ha poi aggiunto: ” La federazione con Sinistra futura è la prima tappa All’Ars a dicembre presenteremo il movimento e di lì partirà il lavoro con i temi. Il campo progressista, il cosiddetto campo largo, non può essere fatto dal Pd e dai Cinquestelle. Serve altro”

Pippo Zappulla coordinatore regionale e presidente di Sinistra futura presente con Gianni Battaglia responsabile dell’organizzazione nazionale ha detto : “Noi lavoriamo da tempo a questo patto federativo. L’attuale offerta politica della sinistra non è adeguata allonscontro con a destra. Il PD continua ad essere piena di limiti e contraddizioni non sanate nonostante la presenza della Schlein di cui non accettiamo che ora apre a Renzi .Il Pd non è partito da combattere ma non è nuovo moderno partito della sinistra. Il M5s è dilaniato da scontri interni .Conte ha provato a portare il M5s nel campo progressista ma è limitato da questi scontri Sinistra Italiana e Verdi hanno avuto un buon risultato alle Europee e in Liguria ma è temerario pensare di essere sufficienti a costruire un partito di sinistra . Serve un partito con oltre il 10% che può avere la capacità e il peso di spostare le scelte del governo. La nostra associazione vuole diventare entro qualche anno in partito.Da soli non ce la possiamo fare vogliamo essere il lievito oer costruire alla pari di altri per costruire il partito robusto di sinistra”

Il sen.Battaglia ha detto che “non si guarda nostalgicamente al passato ma pensiamo alla nuova sinistra. Le persone che vanno a votare sono meno della metà, eppure ci sono tanti partiti e l’offerta politica c’è, ma questi partiti non attraggono e creano entusiasmo. Il nostro riferimento sono i cittadini che non votano creando una nuova offerta politica che crea entusiasmo che porti un altro modo di fare politica e un altro modo di governare”.

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Allarme in via Ruggero Settimo per caduta calcinacci

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È stato allarme in via Ruggero Settimo, una trasversale della via Venezia, stasera alle 18. Una pioggia di calcinacci è caduta da un balcone seminando il panico fra i pochi passanti.

Per fortuna i calcinacci sono finiti sulle auto e nessuno danno hanno avuto i passanti.

La strada è stata transennata e sgomberata dai Vigili urbani per permettere ai vigili del fuoco di mettere in sicurezza la zona, come si vede nella foto del mezzo con scala.

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Foglio di Via per 4 persone

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Ragusa -Non potranno entrare nel territorio del Comune di Ragusa e Frazioni per quattro anni i quattro catanesi che nel corso di una perquisizione erano stati colti in possesso di oggetti atti allo scasso a bordo dell’autovettura presa a noleggio su cui viaggiavano nel cuore della notte per le vie di Ragusa. I quattro erano stati fermati nel corso di un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e repressione dei reati.

Entrati in contatto visivo con la volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, il conducente dell’auto sospetta accelerava repentinamente tentando di allontanarsi per eludere il controllo senza tuttavia riuscire nel suo intento.

Gli Agenti, fermata l’auto, hanno identificato i quattro che risultavano essere già noti alle Forze dell’Ordine due dei quali anche in violazione di misure cautelari per cui venivano successivamente denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Nel corso della perquisizione, gli Agenti avevano rinvenuto, sapientemente occultati all’interno dell’utilitaria vari oggetti atti allo scasso e dispositivi idonei all’avviamento di emergenza di vari modelli di veicoli: una chiave brugola, chiavi di accensione in ferro modificate, scanner per la lettura di centraline e tutto il necessario per violare i dispositivi di protezione e di avviamento delle automobili.In quel frangente i quattro trasfertisti, sequestrati gli oggetti rinvenuti, erano stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Dopo aver concluso gli accertamenti ed ai riscontri effettuati dalla Divisione Polizia Anticrimine della locale Questura i quattro, ai sensi dell’art.2 D.Lgs n159/2011, sono stati muniti di Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di Tornare nel Territorio di Ragusa e Frazioni per la durata di quattro anni.

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