La Cgil presente al sit in davanti l'ospedale
Una rete ospedaliera frutto di spartizioni di poltrone e potere a scapito dei cittadini


La Cgil partecipa al sit in organizzato davanti all’ospedale Vittorio Emanuele .
"Lo stato di salute della sanità della nostra provincia continua a rappresentare una delle questioni più importanti per la nostra Organizzazione e il piano della rete ospedaliera approvato all’Ars ha di fatto dimostrato che da parte del governo regionale non ci sia assolutamente alcun interesse per un sistema sanitario che risponda concretamente alle reali esigenze del territorio.Cio che viene fuori è che ci troviamo di fronte all’ennesima spartizione di poltrone e di poteri a scapito della salute dei cittadini"- dice la segretaria Rosanna Moncada
La Cgil paventa anche il rischio di una bocciatura da parte del ministero della Salute dal momento che non si rispettano neanche i parametri del Dm 77 per quanto riguarda le strutture semplici, le strutture complesse e dipartimentali delle quali non si conoscono numero e distribuzione del personale. Questa situazione graverà drammaticamente sulle cittadine e i cittadini del Comune di Gela che pagheranno amaramente perché saranno privati di un gran numero di posti letto senza peraltro che questi vengano compensati da una medicina territoriale adeguata, considerati i ritardi e i continui stop che si sono verificati nella realizzazione delle case di comunità e degli Ospedali di comunità"
" Non c’è stato alcun confronto con la parte sindacale, né si è tenuto conto delle nostre osservazioni a livello regionale.La posizione è sempre quella di grande supponenza e prepotenza che fa solo supporre una mancanza di trasparenza nelle procedure e nelle intenzioni "- conclude.
Nella foto i manifesti dell'associazione "Gela che cambia" per il sit in