Le tre consigliere progresssiste Ascia Farruggia e Giudice puntano l’induce su Forza Italia, il Pd e chiedono al sindaco di dimettersi.
” Dopo avere governato con questo sindaco per ben 3 anni e mezzo- sostengono le 3 consigliere- Forza Italia (come poco prima le new entry di Fratelli d’Italia tra le fila dell’opposizione) lascia la giunta e abbandona la nave di una amministrazione ormai alla deriva, come se questo bastasse a scrollarsi di dosso le responsabilità del fallimento di questa amministrazione, loro inclusi. È evidente che ci abbiamo visto bene quando abbiamo parlato di ambiguità di un centro destra che si fingeva spaccato a Gela ma che a Palermo e Roma già prendeva decisioni per programmare le prossime scadenze elettorali a discapito della città.”
” Ambiguità confermata- continuano – anche in un partito come il Pd che si dichiara a parole progressista ma è andato a braccetto con forze di destra, ha contribuito ad eleggere un Sindaco che ora cerca di rinnegare ma dal quale ha costantemente cercato appoggio. Questo partito e la sua dirigenza politica devono ben riflettere su quello che vogliono fare, con dichiarazioni da strabismo politico dato che a Gela un segretario dice di guardare al polo progressista pur avendo sostenuto un Sindaco di destra a fianco di Forza Italia, l’altro segretario dialoga con Calenda e Renzi. Insomma prima di cercare confronti si parlassero tra di loro dato che fino ad oggi hanno solo accumulato una serie di errori politici che hanno favorito questa amministrazione e il centro destra e hanno distrutto la città.
Rinnova, M5 stelle e Paola giudice credono fermamente che la città abbia bisogno di concretezza e certezze soprattutto in un momento di grave difficoltà che attraversa in tanti settori che meritano un vero rilancio e non quello fatto solo di chiacchiere portato avanti da una politica monca che con questo modo di fare allontana la città di Gela dallo sviluppo che invece merita.
“Riteniamo che non esiste più nulla di questa amministrazione e se questo sindaco vuole un briciolo di bene alla città si dimetta e ci tolga dall’imbarazzo”