Attualità

Sanita’: la litania davanti al capezzale del moribondo

Pubblicato

il

Il solito incontro davanti al capezzale del moribondo a cui, dopo un po’, si toglie l’ ossigeno. In questo caso, i posti letto o i medici o i servizi. E si continua a parlare o addirittura rivendicare la sede di una conferenza di servizio a Gela piuttosto che a Caltanissetta mentre il problema è sospeso fra la vita e la morte di quanti hanno bisogno di aiuto e muoiono mentre si continua a parlare. Inutilmente. Stamattina nell’aula consiliare c’erano tutti. La direzione dell’ Asp di Caltanissetta, la deputazione regionale e nazionale tranne che l’ on. Mancuso che, dopo lo strappo ‘Gnoffo’ non si è presentato. Il sindaco che si dice preoccupato ma le sue preoccupazioni non prevedono una soluzione. Il direttore generale Caltagirone attaccato da ogni lato, che sostiene di aver fatto tutto il possibile per espletare i concorsi ma nella ‘ valle di lacrime – Gela’ nessun medico vuole andare. Il velo lo alza il segretario generale della Cgil Rosanna Moncada: ” il contratto per i medici non è mai stato applicato integralmente” . Quindi pochi soldi: ecco perche’ i medici non vogliono venire a Gela. Altrove vengono pagati di piu’. Era intuitivo. E poi le accuse alla politica ma nessuno dice dei vantaggi personali…E ancora il taglio dei servizi e quelli che non sono mai partiti. Tante parole e zero soluzioni. E nessuno ha colpa. Intanto la vita dei gelesi rimandati a casa con una pacca sulle spalle resta appesa ad un filo…neanche di speranza. Solo dell’aiuto del cielo perche’ dagli uomini si puo’ sperare poco!

Tutto è rimandato alla conferenza dei sindaci indetta dal sindaco di Caltanissetta. E sarà un’ altra litania dove nessuno è responsabile ma la sanità muore.

clicca per commentare

Più letti

Exit mobile version