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Politica

Sicilia Vera rifiuta le poltrone all’ Ars

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No a squallide spartizioni di poltrone per affermare il principio della reale liberta’ nella politica. “La scelta di Sicilia Vera e Sud chiama Nord di non accettare il ruolo di segretario dell’ufficio di presidenza del parlamento siciliano ha un peso ben specifico. È coerente con la nostra linea politica e segna il punto di non ritorno rispetto alle vecchie logiche di spartizione che hanno sempre caratterizzato l’assemblea regionale siciliana – lo afferma Danilo Lo Giudice coordinatore dei gruppi parlamentari Sicilia Vera e Sud chiama Nord –

La rinuncia da parte dell’on. Giuseppe Lombardo del ruolo di segretario a seguito del voto d’aula da parte dei Cinque stelle e del Pd ci pone definitivamente e chiaramente in controtendenza rispetto alla corsa alle poltrone e agli incarichi. Il nostro deputato Giuseppe Lombardo rinunciando alla carica ha rinunciato anche ad una cospicua indennità aggiuntiva a quella di deputato regionale.

Per ogni deputato segretario, infatti, è previsto un compenso extra pari a 1159,14 euro mensili oltre al budget di 80 mila euro annui per assunzioni varie. In più da segretario Giuseppe Lombardo avrebbe avuto diritto ad altri benefit come l’auto blu, uffici e personale aggiuntivo.

Inoltre, prima che venisse chiarito in aula il regolamento si era proceduto alla nomina anche dell’on. Alessandro De Leo che coerentemente con la linea del movimento ha rinunciato a sua volta alla nomina.

Il nostro no a partecipare alla classica spartizione di prebende ha spiazzato le forze politiche presenti in aula. Mai si era infatti verificato un fatto del genere. Noi lo avevamo detto e lo ribadiamo, siamo in Parlamento per cambiare le regole del gioco. La nostra posizione ieri sera ha messo in evidenza il maldestro tentativo delle finte opposizioni e anche di parte della maggioranza di tirarci all’interno di inciuci e alleanza fatte di dare e avere. Abbiamo dimostrato con i fatti di non essere interessati. Abbiamo dimostrato di essere l’unica e vera opposizione al governo Schifani.

Un monito per il futuro a chi ieri ha tentato, votando l’on. Giuseppe Lombardo, di  compromettere tutte le forze politiche in aula e non  certamente per il buon funzionamento della stessa, evitate perché la nostra risposta sarà sempre la stessa.

Con Sicilia Vera e Sud chiama Nord inizia una nuova era politica. Saremo protagonisti del cambiamento così come avevamo preannunciato e rimanendo fedeli al patto sottoscritto con gli oltre mezzo milione di siciliani che ci hanno votato consentendoci di rappresentarli nel Parlamento Siciliano.”

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Politica

La sezione locale del Pli si congratula con Grazio Trufolo

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Riceviamo e pubblichiamo una nota della sezione locale del Partito liberale Italiano

“La sezione locale del Partito Liberale Italiano esprime pieno compiacimento per la nomina, a Segretario Nazionale, del nostro concittadino, Geom Grazio Trufolo.

La sua elezione segna un traguardo importante nel processo di riorganizzazione del Partito sulla scena politica nazionale e che vede nella città di Gela il suo epicentro.

La scelta congressuale premia la coerenza e la tenacia spesi nella difesa dei valori storici della liberaldemocrazia, attribuendone il giusto valore con la riconferma alla carica di segretario di chi non ha mai smesso di tenere alto il vessillo tricolore, espressione del pensiero liberale italiano.I lavori del XXXIII Congresso Nazionale si chiudono con un risultato importante per l’intero gruppo dirigente locale, promotore di una mozione che ha suscitato vivo interesse nei partecipanti con la piena condivisione delle linee programmatiche del rinato partito liberale, espresse dall’intero gruppo di cui pure fa parte il neoeletto Segretario nazionale.

La presenza nella direzione nazionale di due membri espressioni dirette della Sezione gelese del PLI conferma la volontà del Partito di rivolgere la sua attenzione alle problematiche del territorio gelese, assecondandone il desiderio di essere tra le espressioni più dirette del nuovo corso inaugurato con la creazione di un forte gruppo di soggetti dediti alla cura del bene collettivo e alla rinascita  di un consenso popolare basato sulla credibilità e sulla serietà delle proposte  avanzate, senza imposizioni dall’alto e al di fuori da logiche di potentati o di grosse parentele, ispirate alla moderazione e al giusto equilibrio tra le diverse posizioni delle forze politiche che intendano concorrervi.

Salutiamo con favore la presenza al Congresso del Sen Lucio Malan, Capogruppo di FdI, tangibile manifestazione di affetto e di attenzione rivolte dal maggiore partito di Governo al rinnovato PLI e alle sue dichiarazioni d’intenti che rimangono affidate pur sempre alla sua tradizione e alla sua storia di forza politica di ispirazione liberale senza per questo disdegnare il dialogo e il confronto con le altre forze politiche antagoniste, quantunque espressioni di visioni destinate a rimanere incompatibili con gli ideali e ai valori storici della politica liberale italiana.

Apprezziamo, per questo, i segnali di apertura di forze civiche locali, come quella di “Una Buona Idea”, per un aperto confronto aperto sui bisogni del territorio e sulle strategie comuni finalizzate a renderne concreto un deciso rilancio verso i nuovi orizzonti di sviluppo, memori che le sfide del presente impongono nuove forme di sinergie basate sul costante dialogo delle forze attive sul territorio, senza per questo dimenticare ognuna la propria identità di soggetto politico e il retaggio politico e culturale da cui si proviene.Quello che ci attende è il difficile obiettivo di restituire alla politica la sua necessaria credibilità, lontana da sterili contrapposizioni e diatribe tra gruppi più o meno organizzati in soggetti politici che nulla di positivo aggiungono alla già difficile condizione quotidiana dei cittadini, permanendo la necessità e l’urgenza di ristabilire le condizioni necessarie perché possa nascere una vera classe dirigente, puntando sui valori primari del bene collettivo, allontanando per sempre l’idea che si debba necessariamente sopravvivere in una scena politica lasciata, per incapacità e demeriti, priva di contenuti e costrutti positivi per la stessa collettività.

Lo faremo, per quanto ci riguarda, ritornando a discutere e dibattere, come nelle migliori tradizioni dei partiti che hanno fatto la storia d’Italia, sui temi centrali del governo dei territori e sulla graduazione delle relative priorità da soddisfare.Sentiamo di poterlo fare come forza critica interna all’area del centrodestra, mantenendoci lontani dalle lusinghe del potere, assumendoci il peso della responsabilità delle nostre azioni”.

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Politica

Lorefice rilancia sul contratto del Golfo di Gela

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Roma – “Il Golfo di Gela è stato per troppo tempo dimenticato, sacrificato sull’altare dell’inquinamento industriale, della poca capacità di coopererare e fare buone sinergie. È necessario cambiare direzione.

Per questo ho proposto ai Sindaci dei Comuni del Golfo e ai presidenti dei Liberi Consorzi di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa l’attivazione di un Contratto di Golfo: uno strumento partecipato per ridare dignità al territorio, tutelare l’ambiente, la salute e creare nuivo sviluppo sostenibile, grazie al quale sarà possibile accedere ai fondi del PNRR e ai programmi LIFE, FEAMPA  PO FESR, ed anche a quelli privati dei tanti bravi imprenditori italiani. 

Il riscatto dei nostri territori è una scelta politica, economica e strategica”.  

Lo ha affermato in una nota il Senatore M5S Pietro Lorefice,

Segretario di Presidenza del Senato e Capogruppo M5S in Commissione Bicamerale Ecomafie

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Il 4 gennaio le elezioni dei consigli di quartiere

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Le elezioni dei consiglieri di quartiere si svolgeranno il 4 gennaio 2026: è stato deciso oggi durante una riunione in pinacoteca con la commissione affari generali presieduta dal consigliere Giovanni Giudice, l’assessore Peppe Di Cristina e i rappresentanti dei comitati spontanei dei quartiere.

A fine luglio l’amministrazione comunale pubblicherà l’avviso per le elezioni secondo i criteri del regolamento votato dal consiglio. Saranno 9 i consigli di quartiere e per ciascuno bisognerà eleggere 9 componenti che al loro interno poi eleggeranno il presidente. Un passo avanti verso un obiettivo atteso da decenni che a gennaio diventerà realtà.

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