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Tempesta nel rapporto politico tra il sindaco e il suo vice Di Stefano

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Caro vicesindaco devi decidere da che parte stare e subito: il primo cittadino Lucio Greco ai ferri corti con il suo vice Terenziano Di Stefano per le dichiarazioni rilasciate dopo il voto delle Regionali.

“In questi giorni, mentre tutta la classe politica, comprensibilmente, è stata impegnata ad analizzare i risultati delle elezioni regionali e nazionali, come sindaco ho dovuto occuparmi di problemi così importanti da non poter essere nè accantonati nè rinviati. Purtroppo, ho dovuto constatare – dice- che il vice sindaco ha scelto una strada diversa, rilasciando una intervista che, per i toni e i contenuti utilizzati, non può lasciarmi indifferente. Leggendo, ieri, le sue dichiarazioni, sono rimasto esterrefatto, perché non solo le ho trovate pesanti, ma addirittura incompatibili con il ruolo da lui ricoperto”.

“Affermare, infatti, che il candidato che ha sostenuto alle Regionali Rosario Caci abbia pagato lo scotto dei problemi non risolti dall’amministrazione comunale- sottolinea Greco – come equivale a gettare fango sul proprio operato e su quello del gruppo di cui entrambi facciamo parte. Non sono affermazioni che posso in alcun modo accettare, anche perché implicitamente esprime, in questo modo, un giudizio negativo su tutti i suoi colleghi di giunta. Il vice sindaco è libero di fare tutta la politica che vuole, ma una cosa è far politica un’altra è minare la credibilità delle persone e amministrare senza decidere da che parte stare”
“Sempre nella stessa intervista dichiara poi farò presto le mie valutazioni”. “A questo punto, però, sono io – conclude – che lo invito ad accelerare e a decidere cosa vuole fare, nel giro di pochi giorni, se non di poche ore. Non ho tempo da perdere, e non posso continuare ad amministrare tra dubbi, polemiche o ambizioni personali. Un chiarimento netto e definitivo si rende necessario”.

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Attualità

“Maggio a Bitalemi”: cominciato il Mese Mariano

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Con il tradizionale pellegrinaggio notturno hanno preso il via le iniziative per il Mese Mariano 2025: “Maggio a Bitalemi” rappresenta ormai un momento molto sentito dalla comunità e da tanti fedeli che ogni giorno possono recarsi in preghiera alla cappella, che sarà aperta tutti i giorni del mese dalle 7 alle 21.

In particolare, saranno molto partecipati tre appuntamenti: il 13 maggio dedicato a Nostra Signora di Fatima, il 26 maggio giorno di Maria aiuto dei cristiani ed il 31 maggio la Visitazione della Vergine Maria. A darne notizia è il referente don Lino Di Dio, vicario foraneo.

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Attualità

È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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