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Politica

Manovra Meloni. Damante (M5S): “Sicilia penalizzata da Musumeci e La Russa”

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Palermo  – “Il Fondo di Sviluppo e Coesione è stato utilizzato dai politici del centrodestra non per creare opere sviluppo e infrastrutture, ma per alimentare una politica di bassissimo livello. Lo scippo di 5 miliardi alla Sicilia nella manovra finanziaria del governo Meloni ne è la palese dimostrazione e vede la complicità, tra gli altri, del ministro Musumeci, allora presidente della Regione e del presidente del Senato La Russa”. 

A dichiararlo e la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante a proposito delle risorse sottratte alla Sicilia dal governo Meloni nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e non solo.

“La nostra Regione – spiega Damante – ha già perso oltre un miliardo dei fondi del Piano di Sviluppo e Coesione 14 -20 perché l’allora presidente Musumeci, non è stato capace di spendere o possibilmente ha optato di restituire a Roma magari per ricevere in cambio una poltrona più prestigiosa, come quella che occupa oggi. Inoltre i 5 miliardi di euro di ammanco per le casse della nostra Regione di cui giustamente parla la CGIL, potrebbero essere anche di più se si considera che si tratta di un calcolo che ha come base 6 miliardi e 800 milioni di euro relativi all’accordo di Sviluppo e Coesione, mitigati dalla manovra Meloni, peccato però che nei fatti quell’accordo sarà sottoscritto solo tra marzo e aprile 2024, previo un impegno di spesa immediato, senza considerare il ruolo del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica che dovrà verificare quali altre somme si possono recuperare e quanto dovrà contribuire la Regione Siciliana per il ponte sullo Stretto. Serviranno quindi progetti già pronti e immediatamente cantierabili. Praticamente un’utopia per la nostra Regione, specialmente per le regole stringenti che ha imposto il ministro Fitto con il cosiddetto DL Sud. In questo scenario assistiamo al silenzio del presidente della Regione Schifani che evidentemente non alza alcuna barricata con i suoi compagni di partito, compiacendoli per evitare l’impugnativa alla sua norma sulle province. Una norma che non si tradurrà in servizi per i siciliani, ma in ulteriori poltrone da distribuire ai partiti che lo sostengono” – conclude Damante

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Presidenza Ati idrico:centrodestra convergere su Faraci?

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Cambio al vertice dell’Ati idrico e manovre in corso per la nomina del successore del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.

Tra i papabili il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano le cui chances aumentano se il centrodestra si spacca. Ma trapelano voci di incontri già avvenuti per l’unità della coalizione in questa scelta.

Circola un nome su cui la coalizione sembrerebbe poter convergere.È quello del sindaco di Mazzarino Mimmo Faraci civico come Di Stefano ma di area centrodestra.Pare che il principale sponsor di Faraci sia FdI. Ci sono lavori in corso.Tra un paio di giorni il verdetto.

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Dopo il museo di via Di Bartolo, il museo del mare: “Stiamo rispettando il cronoprogramma”

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Per l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, non ci sono dubbi: dopo il museo all’aperto di via Di Bartolo, Gela vedrà presto anche l’inaugurazione del museo del mare. Intervenuto questa mattina per lo start ufficiale al sito del quartiere Borgo, la necropoli dei bambini di età arcaica risalente ai primi coloni rodio-cretesi, l’esponente del governo regionale ha fatto chiarezza in merito all’attesissima apertura del museo dei relitti di Bosco littorio.

«Stiamo lavorando con serietà rispettando il cronoprogramma, presto apriremo e consegneremo alla città una perla, un luogo unico che sarà un’attrattiva per tutti i turisti che verranno in Sicilia», ha detto Scarpinato. La Soprintendente ai beni culturali e ambientali Caltanissetta, Daniela Vullo, ha confermato l’avanzamento dei lavori di musealizzazione che si concluderanno da programma entro l’autunno.

Nella stessa stagione, il condizionale è d’obbligo in questo caso, sarebbe prevista anche la riapertura del museo archeologico dopo i lavori di ristrutturazione. Il Parco archeologico di Gela, guidato dal direttore Donatella Giunta, potrebbe presto ritrovare tasselli importantissimi del proprio patrimonio storico-culturale: i cittadini se lo augurano, da tempo immemore.

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Commissione sanità all’Ars rinvia parere alla prossima seduta

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L’on Totò Scuvera ha scelto di essere presente ai lavori della commissione sanità all’Ars piuttosto che in città con l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato esponente del suo partito taglio del nastro del museo all’aperto di via di Bartolo.

La commissione ha proseguito i lavori della scorsa settimana sul piano sanitario regionale senza arrivare ad una decisione. Ci sarebbe una terza bozza del piano approntata dall’assessore Faraoni. Ci sarà una nuova seduta la prossima settimana.

“Gela perde 4 posti letto – dice Scuvera- ma il problema non è il taglio di qualche posto ma il poter attivare quelli che ci sono e rendere la sanità di qualità.Questa è la vera sfida”.

Il parere della commissione è obbligatorio ma non vincolante ma il governo Schifani punta ad un parere favorevole per rendere più agevole l’approvazione del piano all’Ars.

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