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Al via il terzo corso del 2023 per diventare soccorritori volontari

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Come ogni anno la Pubblica Assistenza Procivis apre le porte a chi vuole avvicinarsi al mondo del volontariato e organizza il corso di formazione che offre la possibilità a tutti di diventare soccorritore volontario di livello base o avanzato.


Il soccorritore di livello base è colui che svolge i servizi socio-sanitari, cioè si occupa del trasporto di pazienti attraverso mezzi attrezzati o ambulanze in situazioni di ricoveri programmati, dimissioni da ospedali o altre strutture sanitarie, trasporti per visite diagnostiche o ad esempio nel caso del trasporto di pazienti in emodialisi.


Il soccorritore di livello avanzato, oltre a poter svolgere le mansioni del soccorritore di livello base, può svolgere servizio nelle ambulanze cosiddette “di emergenza”, cioè che vengono attivate dalla Centrale Operativa del 118 per correre in soccorso di chi ne ha necessità e possono essere di supporto al personale sanitario del 118 come eccedenza. Inoltre, entrambi i tipi di soccorritori possono effettuare l’assistenza sanitaria per grandi manifestazioni ed eventi sportivi. Infine, acquisita l’esperienza necessaria, e seguendo ulteriori corsi, il soccorritore di livello avanzato può anche prestare servizio nel Trasporto Neonatale Protetto e nel Trasporto Organi.


L’attività di volontariato del soccorritore è divisa in turni e nel caso del livello base si svolge prevalentemente dal lunedì al sabato. Nel caso delle ambulanze di emergenza, i turni si articolano per coprire le 24 ore, 365 giorni l’anno. Ciascun volontario è libero di coprire i turni che preferisce in base alla propria disponibilità.
Il soccorritore volontario è una tipologia di volontariato aperta a tutte le persone di età superiore ai 18 anni per il livello avanzato, e 16 anni per il livello base, che desiderano dedicare parte del loro tempo per il bene del prossimo e della comunità e acquisire competenze che possono contribuire a salvare la vita delle persone in situazioni di emergenza.


Il prossimo corso per soccorritori inizierà il 4 Settembre 2023 alle ore 19,00 con il primo modulo di 40 aspiranti soccorritori, il secondo modulo il 15 Settembre alle ore 19,00 per n. 60 aspiranti soccorritori.
Il corso prevede 24 lezioni teoriche e pratiche che si svolgeranno il lunedì e giovedì alle ore 19.00 presso la Sede Operativa della Pubblica Assistenza Procivis telefono 0933.938312.
Le prime 8 lezioni costituiscono il corso di LIVELLO BASE.


Per ottenere l’abilitazione al Livello Avanzato è previsto un esame finale e un tirocinio.
Per iscriversi occorre inviare un email di interesse al corso a: iscrizioniprocivis@protezionecivile-gela.org
Successivamente è possibile finalizzare l’iscrizione recandosi presso la sede della Procivis in via Ossidiana 23 e consegnando: un documento identità in formato pdf, il codice fiscale in formato pdf; il certificato medico di Protezione Civile; una fototessera in formato jpg; il costo della polizza assicurativa.
Gli orari per le iscrizioni a partire dal 24 Agosto 2023:
Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle 20.

L’ età minima e’ di 16 anni per il livello BASE e 18 anni per il livello AVANZATO.
Il corso si svolgerà in presenza, sono consentite massimo 5 assenze di cui una durante le prime 8 lezioni.
Il Direttore del corso: Dott. Roberto Alabiso
Resp. Formazione: Ascia Angelo
Il Responsabile Luca Cattuti:
“Fare Squadra è il nostro obbiettivo , renderci utili la nostra mission!”

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Attualità

Il mese mariano al Santuario Maria Ss dell’Alemanna

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Si avvicina il mese di maggio e le parrocchie rendono omaggio a Maria, cui tradizionalmente, il mese è dedicato.

Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria

Stasera alle 21, al Santuario Maria Ss dell’Alemanna, sotto la guida di Don Rosario Sciacca, cominciano le celebrazioni.

Ecco il calendario degli eventi liturgici:

L’indicazione di maggio come mese di Maria lo dobbiamo però a un padre gesuita: Annibale Dionisi. Un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679 e morto nel 1754 dopo una vita, a detta dei confratelli, contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà, dalla dolcezza. Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma con lo pseudonimo di Mariano Partenio Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei. Tra le novità del testo l’invito a vivere, a praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa «per santificare quel luogo e regolare le nostre azioni come fatte sotto gli occhi purissimi della Santissima Vergine».In ogni caso lo schema da seguire, possiamo definirlo così, è semplice: preghiera (preferibilmente il Rosario) davanti all’immagine della Vergine, considerazione vale a dire meditazione sui misteri eterni, fioretto o ossequio, giaculatoria. Negli stessi anni, per lo sviluppo della devozione mariana sono importanti anche le testimonianze dell’altro gesuita padre Alfonso Muzzarelli che nel 1785 pubblica Il mese di Maria o sia di Maggio e di don Giuseppe Peligni.

Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria. L’invito a non trascurare la recita del Rosario soprattutto nel mese di maggio viene da lontano.Nell’Enciclica Ingruentium malorum del 1951, Pio XII scriveva: «È soprattutto in seno alla famiglia che Noi desideriamo che la consuetudine del santo Rosario sia ovunque diffusa, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cercherà di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorzio, non sarà ricondotta alle norme dell’Evangelo. Per ottenere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo Rosario in famiglia è un mezzo quanto mai efficace».

Anche il Magistero incoraggia questa devozione nata dal popolo. Nell’enciclica Mense Maio datata 29 aprile 1965, Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».Nessun fraintendimento però sul ruolo della Vergine nell’economia della salvezza, «giacché Maria – scrive ancora papa Montini – è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Anche papa Montini attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: «Non v’è dubbio – scriveva – che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita.

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L’Aias Ets coccola le mamme con le mani e con il cuore

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Un gesto semplice che parla d’affetto, collaborazione,inclusione: è un’iniziativa dedicata alle mamme in occasione della loro festa domenica 13 maggio.

L’Aias Ets ha organizzato la manifestazione “Con le mani, con il cuore”, un momento do coccole per le mamme a cura della maje up artist Deianira Dammaggio, la fotografa Maria Sciacca e i ragazzi del seminterrato.

Appuntamento il 13 maggio all’Aias dalle 9.30 alle 11 30 con le coccole alle mamme e un dolce break

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Attualità

Per i bimbi della “Romagnoli-Solito” tour in centro nei luoghi di “Ué – Eventi urbani”

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Le classi della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo “Romagnoli-Solito” in visita nei luoghi della street art del progetto “Ué – Eventi Urbani”, tra via Morello e via Pisa. Un momento di gioia, colore ed entusiasmo per i bimbi che hanno anche realizzato un’attività artistica all’insegna della creatività.

La scuola guidata dal dirigente Gianfranco Mancuso ha dunque promosso un’iniziativa di cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio, che ha avuto come protagonisti i piccoli alunni. Presenti e attente le maestre che hanno accompagnato e seguito i loro allievi: ad ideare l’iniziativa è stata l’insegnante Filippa Ciaramella.

«Felicissimi di aver mostrato ai bambini il “volto” e le opere di “Ué – Eventi urbani”, la loro gioia è contagiosa e anche per loro siamo all’opera nella rigenerazione culturale del centro storico», ha detto Roberto Collodoro direttore artistico di “Ué”. 

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