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Cronaca

Gambiano pericoloso, espulso e rimpatriato

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Ragusa – Ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, un cittadino gambiano espulso e rimpatriato coattivamente al paese di origine.

È stata necessaria un’articolata procedura amministrativa eseguita dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Ragusa ed è stato rimpatriato un cittadino gambiano ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Poco più di un mese fa al 112 e’ arrivata la segnalazione di un soggetto che, armato di coltello si aggirava per le vie di Vittoria. I Carabinieri intervenuti hanno individuato il cittadino gambiano che, prima si dava alla fuga e poi cercava di colpire i militari con delle grosse pietre. Solo l’utilizzo della pistola ad impulsi elettrici in dotazione alle forze dell’ordine, ha consentito di mettere in sicurezza lo straniero. Su indagine dell’Arma dei Carabinieri, l’ uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria con l’ accusa di essere presunto responsabile del danneggiamento di 9 autovetture in dotazione ad un Ufficio Postale di Vittoria.

Il Questore Trombadore ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Rosciano che aveva segnalato i fatti accaduti, hanno valutato la pericolosità sociale dello straniero, compulsando il Dirigente dell’Ufficio Immigrazione per l’avvio delle procedure finalizzate all’espulsione dal territorio nazionale del gambiano.

I poliziotti della sezione specializzata dell’Ufficio Immigrazione, coordinati dal Vice Questore Filiberto Fracchiolla, procedevano ad attivare intense interlocuzioni con la rappresentanza consolare gambiana, grazie alle quali, a seguito di colloquio diretto, lo stesso veniva riconosciuto ufficialmente come cittadino gambiano.

A conclusione della procedura amministrativa al gambiano è stato notificato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso dal Prefetto di Ragusa e convalidato dal Giudice di Pace di Ragusa.

Completate le fasi propedeutiche il Questore di Ragusa ha disposto il rimpatrio del soggetto con accompagnamento coattivo alla frontiera, in stretto raccordo con la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Dipartimento di Pubblica Sicurezza per la fase esecutiva. Predisposto un accurato piano di volo da Catania con destinazione l’aeroporto di Banjul-Yundum (Gambia), con scalo a Roma e a Casablanca, con la prevista assistenza sanitaria, il rimpatrio è stato eseguito da due poliziotti della Questura di Ragusa specializzati in Scorte Internazionali a bordo di aeromobili, che dopo oltre 12 ore di volo sono giunti a destinazione affidando il rimpatriato ai poliziotti gambiani.

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Cronaca

Siccità 2024: il Comune richiede sostegno straordinario per il settore agricolo, colpito gravemente dalle calamità naturali

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Delia – Il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri e l’assessore all’Agricoltura, Paolo Giordano, hanno inviato al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e all’assessore regionale dell’Agricoltura Salvatore Barbagallo, una richiesta di inserimento delle colture di pesche e delle colture di nettarine della Pesca di Delia tra le colture eleggibili, di cui al Bando pubblico Misura 23 del PSR Sicilia 2024-2022 – Sostegno temporaneo eccezionale agli agricoltori particolarmente colpiti da calamità naturali (art. 6, lett. a) del Rcg. (UE) 2020/2220 – Calamità naturali verificatesi nell’anno 2024 (Danni da siccità).

L’amministrazione comunale, ribadisce così la propria attenzione verso le esigenze del comparto agricolo e la volontà di tutelare il tessuto economico e occupazionale del territorio, fortemente connotato dalla coltivazione di pesche e nettarine, in particolare nella zona riconosciuta dalla denominazione IGP.«La vocazione agricola del nostro territorio rappresenta una risorsa preziosa non solo per l’identità locale, ma anche per l’intera economia della regione – ha dichiarato il sindaco Gianfilippo Bancheri. L’agricoltura è fonte primaria di occupazione e sostentamento per centinaia di famiglie e imprese.

L’eccezionalità degli eventi climatici del 2024 impone misure straordinarie per garantire sostegno immediato e futuro al comparto. È fondamentale agire tempestivamente per tutelare posti di lavoro e preservare una filiera produttiva d’eccellenza, nota ben oltre i nostri confini territoriali».<<La siccità ha avuto un impatto devastante sulla produzione agricola locale, ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura Paolo Giordano, determinando una riduzione di oltre il 30% nelle varietà precoci e addirittura superiore al 50% per le varietà medie e tardive, queste ultime rappresentando la quota più consistente della nostra produzione. Inoltre, si è registrata una sensibile riduzione del calibro medio dei frutti, con conseguente diminuzione del valore di mercato, compromettendo il reddito degli imprenditori agricoli e l’intera filiera produttiva e commerciale>>.La superficie complessiva interessata dalle coltivazioni supera i 2.000 ettari, a dimostrazione della dimensione strategica che l’agricoltura riveste per la nostra comunità.

Garantire sostegno straordinario agli agricoltori colpiti significa non solo proteggere le singole aziende, ma anche salvaguardare migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti.<<Confidiamo – hanno infine detto Gianfilippo Bancheri – in una risposta positiva e tempestiva da parte delle istituzioni competenti, certi che comprendano l’urgenza e l’importanza di sostenere un settore cruciale per il nostro territorio>>.

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Cronaca

Terreni incolti e lotti urbani, emessa ordinanza sindacale

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È stata emessa un’ordinanza sindacale che obbliga tutti i proprietari di terreni, aree agricole, incolti e lotti urbani a provvedere alla pulizia e manutenzione degli stessi entro i tempi previsti.

Obblighi per i proprietari:Rimozione di erbacce, sterpaglie, rifiuti e materiali infiammabiliSfalcio dell’erbaAltre azioni per prevenire il rischio incendi, specialmente con l’arrivo dell’estate.

Queste misure sono fondamentali per Proteggere l’ambiente Salvaguardare la salute pubblica.

Garantire la sicurezza della comunitàIl mancato rispetto dell’ordinanza comporterà sanzioni.

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Cronaca

Brambilla: “Cosa sarebbe accaduto se avessero imposto a bambini musulmani di inginocchiarsi in chiesa?”

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 Un gruppo di bambini di un asilo parrocchiale inginocchiati sui tappeti di una moschea, mentre pregano con l’Imam, rivolti verso la Mecca. Un’iniziativa di dialogo interreligioso, a favore “della pace”, che ha scatenato la polemica. In primis da parte della Lega.

“Sono assolutamente convinta delle buone intenzioni di chi ha incluso “un’esperienza in moschea” nella visita didattica proposta ai bambini di una scuola dell’infanzia paritaria, a quanto pare con l’assenso delle famiglie. D’accordo, voleva essere un’iniziativa di dialogo interreligioso e interculturale. Ma è stato un errore. Forse non si è riflettuto abbastanza su due aspetti: che il messaggio è stato indirizzato a bambini troppo piccoli per cogliere tutta la complessità e il chiaroscuro del rapporto tra cristianesimo e islam e che il dialogo funziona quando c’è reciprocità. Che cosa sarebbe accaduto se avessero imposto a bambini musulmani di inginocchiarsi in chiesa?” Prende la parola l’on. Michela Vittoria Brambilla (Nm), presidente della commissione parlamentare infanzia e adolescenza, commenta il caso della visita di un gruppo di alunni della scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale ‘Santa Maria delle Vittorie’ di Susegana, in provincia di Treviso, nella locale moschea lo scorso 30 aprile.

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