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Il sacrificio di Giuseppe Tallarita in un tour letterario

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La storia è costellata di grandi eroi. E poi c’e’ la vita di tutti i giorni in cui un semplice geso do dignita’ ne fa eroi. Di quelli che sacrificano la vita per un ‘no’ fatale. Questa è la storia di Giuseppe Tallarita. Aveva 66 anni quando è stato assassinato; un amore enorme per la sua famiglia: la moglie, i figli, gli adorati nipoti. Abitava a Butera, un piccolo centro in provincia di Caltanissetta.

Fece enormi sacrifici e investì parecchie risorse in un podere nelle vicine campagne; al centro dominava una casa che divenne il luogo in cui custodire i momenti e gli affetti più cari. Coltivava un sogno che cresceva di anno in anno, come i suoi ulivi: godersi serenamente la vecchiaia in quel piccolo angolo di quiete vicino al mare e vedere i suoi nipoti crescere. Un sogno spezzato da mani crudeli e criminali.

Venne trovato morto il 28 settembre 1990 di fronte alla sua tenuta. Lo uccisero due killer agli ordini di un boss della “Stidda”; il mandante dell’omicidio era l’allora pastore che qualche anno prima si vide rifiutare il transito abusivo del gregge. Quel rifiuto, a distanza di anni, fu pagato con la vita. Un uomo semplice e giusto, ucciso per non aver ceduto alla prepotenza, assassinato per aver saputo dire “No alla sopraffazione” . A distanza di 33 anni e nel giorno del sacrificio è iniziato da Gela il mini-tour della presentazione del libro , Giuseppe Tallarita ‘ ‘Un sogno spezzato’ di Valerio Esposti.

Domenica 27 Agosto 2023 il tour ha fatto tappa al cine teatro “ Don Giulio Scuvera” di Butera qui è avvenuta la seconda presentato il libro di Valerio Esposti, giornalista e pubblicista lodigiano, con due pubblicazioni nel euo curriculo: ‘C’era una volta il buio’ ( 2009) e ‘Fino all’ultimo round’, finalista nel 2014 del premio Bancarella sport.  In una sala affollata, si é svolta la serata moderata dallo scrittore Rocco Chimera, con letture di Salvatore Calaciura.

Si sono susseguiti gli interventi del Sindaco Giovanni Zuccalà, di Emilio Tallarita figlio della vittima, di Gioacchino Pellitteri, del dott. Gaetano Cravana, dirigente del compartimento della polizia stradale Sicilia Occidentale, della professoressa Alessia Anzaldi, dell’assessore alla cultura Giovanna Donzella e della nipote della vittima Rosy Tallarita.

La narrazione ispirata alla storia vera di Giuseppe Tallarita, vittima innocente di mafia in quella guerra che nel 1990 insanguinò le strade di Gela e dei paesi limitrofi e contrapposte La Stidda  a Cosa Nostra. “L’unica colpa di quest’uomo – dice Chimera- fu quella di aver osato dire no ad un pastore che a tutti i costi voleva fare pascolare le sue pecore nella proprietà del Tallarita. Il progetto, nato a Milano, sarà portato nelle scuole della Lombardia per ribadre, a distanza di 33 anni, la forza del non dimenticare gli orrori e la futilità dei motivi che portavano alla morte persone che nulla avevano a spartire con la mafia”.

Prossimo appuntamento a Riesi, domani alle 19.30 al Centro Polivalente.

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Domani festa dedicata a San Giuseppe

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E’ il padre putativo di Gesù. Un uomo lavoratore scelto per la paternità eletta del Cristo.

Un momento importante per la comunità cittadina è la festa dedicata a San Giuseppe lavoratore, organizzata dalla Chiesa di Sant’Agostino.

Il triduo iniziato il 1 maggio, è stato dedicato a coloro che hanno preparato le Cene, alle famiglie e ai disoccupati. Domani, 4 maggio, festa esterna di San Giuseppe, le Sante Messe saranno alle ore 9.15, 10.30 e 12.00. Alle ore 10.00 inizierà la caratteristica “Asta di San Giuseppe” in Piazza Sant’Agostino e alle ore 16.00 il tradizionale gioco della pentolaccia “U jocu do jadduzzu”.

Alle ore 18.30 si snoderà la processione dell’antico simulacro di San Giuseppe nelle strade della Città. Verso le ore 22.00, inizierà lo spettacolo pirotecnico a conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo Patriarca, sposo della Vergine Maria e patrono della Chiesa che prega per il suo nuovo Papa, successore di San Pietro, che in questa settimana sarà eletto.

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

Dal 4 maggio 2025 i visitatori potranno usufruire di ingresso a tariffa ridotta ogni prima domenica del mese: 4 € per visitare l’intero complesso, il Castello, il parco e il museo del Costume – Mu.de.co.

L’iniziativa è finalizzata a favorire la conoscenza del patrimonio storico-artistico e monumentale e ad ampliare la platea dei visitatori, allineandosi con una strategia culturale che, a livello nazionale, sta riscuotendo notevole apprezzamento.Durante l’intera giornata saranno pertanto sospese le altre tipologie di biglietto e le altre riduzioni.

Le prenotazioni/transazioni effettuate prima di questa data resteranno immutate alle condizioni previste al momento della conferma della prenotazione stessa.Il Castello di Donnafugata è aperto tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 9 alle 19:00, permanenza all’interno consentita fino alle 19:45.

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Antoci: “Tre morti a Monreale sono l’ultimo segnale di un’escalation che l’Europa non può ignorare”

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Bruxelles – L’assurda sparatoria di Monreale, in Sicilia, nella quale sono rimasti uccisi tre giovani, tra cui una ragazza di 17 anni, per mano di un diciannovenne che ha aperto il fuoco, si inserisce in una catena crescente di episodi di violenza armata nelle città europee.

Da Palermo a Bruxelles, il filo conduttore è la disponibilità crescente di armi da fuoco illegali nelle mani di giovani e gruppi criminali.

L’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo dati aggiornati sulla circolazione di armi illegali in Europa e nuove risorse per rafforzare le azioni di prevenzione e disarmo civile, con un focus sulle aree urbane più esposte.

“La sparatoria di Monreale è un fatto gravissimo. Ma non è un caso isolato – dichiara Antoci – L’accesso facile alle armi e l’assenza di presidi culturali e sociali sta generando una deriva pericolosa, soprattutto tra i più giovani.”

“Ho chiesto alla Commissione – continua Antoci – se intende sostenere in modo concreto enti locali, scuole e forze dell’ordine con strumenti e risorse dedicati a campagne di disarmo e a programmi di educazione non violenta.”

“Serve rafforzare la cooperazione e lanciare una vera politica culturale per contrastare la subcultura della violenza armata. Non possiamo accettare – conclude Antoci – che le nostre città diventino zone franche dove le pistole parlano al posto del dialogo“.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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