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‘Porte e cuore aperti’: due minori in permesso premio all’oratorio per confrontarsi con i loro coetanei

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San Cataldo – Significativa esperienza quella vissuta nel pomeriggio di lunedì 27 febbraio dai ragazzi dei gruppi formativi dell’oratorio salesiano “San Luigi” di San Cataldo che hanno accolto due giovani detenuti dell’Istituto Penale per i Minorenni di Caltanissetta con i quali si sono intrattenuti in un intenso confronto.

Ammessi a un permesso premio e accompagnati dal Direttore, da due educatrici dell’Istituto Penale, da padre Alessandro Giambra e da don Francesco Bontà, i due giovani hanno trascorso la prima parte del pomeriggio in un percorso culturale di conoscenza del territorio sancataldese, concludendo la loro giornata in Oratorio dove hanno avuto la possibilità di vivere un momento di incontro con circa 60 ragazzi e animatori della realtà salesiana.

Inevitabile l’imbarazzo iniziale dall’una e dall’altra parte in un totale silenzio che il Direttore dell’IPM ha invitato ad apprezzare come “dono” in quanto proprio nel silenzio ci si ascolta e ci si comprende.

Diverse le riflessioni scaturite nel corso del confronto in uno stimolante scambio di domande e di testimonianze tra i presenti che ha reso questo incontro emozionante, in particolar modo quando si è affrontato il tema della libertà, così poco apprezzata nella vita ordinaria e così tanto desiderata quando se ne è privati.

Ai ragazzi dell’Oratorio è stata offerta la possibilità di conoscere la vera realtà della vita carceraria che è ben diversa da quella romanzata e presentata da alcune serie tv; ai ragazzi dell’IPM è stata data la possibilità di conoscere un’altra realtà, fatta di ragazzi che coltivano il desiderio di essere “buoni cristiani e onesti cittadini”.

Dall’incontro è scaturito il desiderio di avviare una collaborazione tra Oratorio e Istituto Penale.

Al momento di confronto ha fatto seguito un breve momento di fraternità vissuto in clima salesiano: quattro calci al pallone, chiacchiere fra amici, non poche risate … il tutto condito da una buona pizza.

Se l’incontro si è concluso con il rientro in IPM dei due giovani, la riflessione è a lungo proseguita sui vari gruppi WhatsApp con delle belle e profonde riflessioni da parte dei ragazzi: “E’ stato bello conoscere la loro storia, e vedere nei loro occhi la luce di essere liberi per un po’”, “non è detto che visto che stanno in carcere sono cattive persone perché la maggior parte delle volte si entra in carcere per uno sbaglio che ti segna la vita”, “prima di essere dei carcerati sono delle persone come noi”, …

Il bel momento vissuto insieme è stata un’occasione per ricordare che l’ambiente carcerario è vicino all’esperienza salesiana perché proprio dall’incontro di Don Bosco con i giovani della “Generala” (l’allora carcere minorile di Torino) e dall’incontro con le loro storie di vita e con la loro sofferenza, è emerso l’antico e sempre nuovo appello “se qualcuno si fosse preso cura di loro”.

“E se – per ovvi motivi – nessuna foto resta a ricordo di questo incontro, abbiamo la certezza- afferma don Francesco Bontà, direttore dell’oratorio salesiano di San Cataldo- che nel cuore dei ragazzi resteranno impresse le belle emozioni vissute. Non solo porte e cancelli sono stati aperti, ma anche e soprattutto cuori!

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“Maggio a Bitalemi”: cominciato il Mese Mariano

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Con il tradizionale pellegrinaggio notturno hanno preso il via le iniziative per il Mese Mariano 2025: “Maggio a Bitalemi” rappresenta ormai un momento molto sentito dalla comunità e da tanti fedeli che ogni giorno possono recarsi in preghiera alla cappella, che sarà aperta tutti i giorni del mese dalle 7 alle 21.

In particolare, saranno molto partecipati tre appuntamenti: il 13 maggio dedicato a Nostra Signora di Fatima, il 26 maggio giorno di Maria aiuto dei cristiani ed il 31 maggio la Visitazione della Vergine Maria. A darne notizia è il referente don Lino Di Dio, vicario foraneo.

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È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Prosegue la pulizia delle aree verdi nelle aree archeologiche

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Prosegue la pulizia delle aree verdi della zone archeologiche cittadine. Grazie ad una convenzione che l’Amministrazione comunale ha attuato con la direzione del Parco Archeologico, sono riprese le attività di pulizia delle zone di maggiore attrazione turistica.

Particolare attenzione è stata rivolta all’Acropoli, ai Bagni Greci ed alle Mura Timoleontee. L’obiettivo è quello di rendere maggiormente fruibili i siti archeologici con un massiccio intervento di decoro urbano. “Non potevamo sottrarci – hanno detto gli assessori all’Ambiente Peppe Fava e al turismo Romina Morselli  – perché consci delle difficoltà del Parco Archeologico che non dispone di risorse sia umane che economiche adeguate.

Il Comune, benché in dissesto finanziario, sta facendo tutti gli sforzi possibili per mantenere il decoro dei nostri siti e grazie agli operatori Ghelas stiamo intervenendo in maniera imporante”.“Faccio appello ed auspico – conclude l’assessore Morselli – che la deputazione regionale di centrodestra si faccia promotore di interventi presso l’assessorato regionale ai Beni Culturali,  affinché il Parco possa disporre di maggiori risorse”

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