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Sindacale

Giuseppe Di Blasi Presidente della Rsu del Comune di Gela

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Gela, – Giuseppe Di Blasi, è stato eletto Presidente della RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) del Comune di Gela.

Il Sindaco del Comune di Gela, insieme all’intera Amministrazione comunale, rivolge le più sentite congratulazioni a Giuseppe Di Blasi.

“L’elezione del nuovo Presidente RSU rappresenta un momento importante per le relazioni sindacali all’interno dell’Ente – ha dichiarato il Sindaco- “Siamo certi che Giuseppe Di Blasi saprà svolgere il suo ruolo con equilibrio, responsabilità e spirito costruttivo, nel pieno rispetto del dialogo istituzionale e a tutela dei diritti dei lavoratori del Comune.”

Questi prossimi tre anni di mandato saranno l’occasione per un proficuo lavoro comune, nell’interesse dei lavoratori e per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione, affinché si possano migliorare servizi, organizzazione e benessere lavorativo all’interno del Comune.

L’Amministrazione comunale esprime la massima disponibilità al confronto e alla collaborazione, nella convinzione che solo attraverso una relazione franca e trasparente tra amministratori e rappresentanze sindacali si possano affrontare con efficacia le sfide della macchina comunale e rispondere in modo efficiente alle esigenze della città.

Auguriamo al Presidente Di Blasi buon lavoro, con l’auspicio che il suo mandato possa essere contraddistinto da partecipazione attiva, rispetto reciproco e condivisione degli obiettivi a servizio della comunità e dei dipendenti comunali”.

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Flash news

Fai Cisl,Flai Cgil e Uila Uil reclamano più giornate ai Forestali e protezione dell’ambiente

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“Ancora una volta il Governo regionale sfugge al confronto, la politica scappa, quando si parla di Forestale. Questione quanto mai attuale e urgente, in settimane segnate dai roghi. Ieri, all’incontro che dopo molte richieste siamo stati costretti a fissare con un’autoconvocazione, mancava l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. Assente per concomitanti impegni istituzionali, ci hanno detto. Avrebbe potuto indicare un’altra data. E ancora potrebbe, se solo volesse”


Protestano i segretari generali di Fai-Flai-Uila Sicilia Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino che con una delegazione delle tre organizzazioni di categoria si sono recati nella sede dell’Assessorato regionale all’Economia a Palermo: “A pochi giorni dalla discussione d’Aula sulle variazioni di bilancio – spiegano gli esponenti sindacali – siamo stati ricevuti con grande cortesia dai capi di gabinetto di Economia, Agricoltura e Territorio ma non abbiamo avuto risposte certe e concrete sulla disponibilità di risorse per un aumento di giornate lavorative proporzionato alle urgenze di un comparto fondamentale in questa nostra Isola che attende, che merita, Protezione ambientale. Noi, intanto, continuiamo ad aspettare la riforma!”
I rappresentanti di Fai-Flai-Uila aggiungono: “In occasione di una delle molte nostre iniziative di protesta, l’assessore Dagnino aveva detto che si sarebbe trovata copertura finanziaria per la forestale proprio con le variazioni di bilancio. Ci sarebbe piaciuto sapere oggi se quell’impegno trova spazio tra le pieghe di una manovra da ben 345 milioni. Spiace che ogni premura sia dedicata al vitale dilemma su entità e beneficiari delle mancette, ma crediamo che abbia ben altro rilievo e priorità l’irrinviabile questione del lavoro forestale in Sicilia, per la Sicilia. Se non dal governo Schifani, attendiamo risposte almeno dall’Assemblea regionale e dai capigruppo, di maggioranza e minoranza, ai quali abbiamo illustrato ancora in questi mesi le nostre ragioni trovando sempre parole di apertura e disponibilità”.

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Cresce l’indice di vecchiaia in Sicilia ma non l’attenzione per la terza età

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“L’indice di vecchiaia in Sicilia è passato negli ultimi vent’anni dal 107.6 al 184.3 per cento, ma non sono altrettanto cresciuti attenzioni e servizi per anziane e anziani di questa Isola mentre il loro reddito è del 20 per cento più basso che nel resto d’Italia. C’è un ritardo da colmare, un disagio da affrontare. E un futuro da costruire con lungimiranza! Rilanciamo oggi la negoziazione sociale nei territori, con tavoli di confronto con le amministrazioni pubbliche a ogni livello su welfare inclusivo, contrasto alla povertà, tutela della salute e accesso alle cure”.


È l’appello lanciato dai segretari generali regionali di Spi Cgil-Fnp Cisl-Uil Pensionati Maria Concetta Balistreri, Rosaria Aquilone e Claudio Barone che stamattina (venerdì 25) hanno riunito a Catania gli Esecutivi unitari delle tre organizzazioni sindacali. “Territorio, comunità, welfare: le sfide dei pensionati siciliani”, il tema della riunione.
Balistreri, Aquilone e Barone affermano: “Come ha certificato l’ultimo bilancio sociale dell’Inps, le pensioni qui sono parecchio inferiori rispetto alla media nazionale. Questo contesto diventa drammatico perché con risorse così risicate è necessario fare fronte a esigenze, anche le più elementari e fondamentali, che oggi non sono più garantite da un’adeguata rete pubblica di prestazioni sociali. Invecchiamento della popolazione, inverno demografico e redditi da pensione più bassi che nel resto d’Italia stanno trasformando profondamente la società siciliana aumentando il rischio di fragilità delle persone anziane”.


“I pensionati siciliani rischiano di essere condannati – aggiungono gli esponenti sindacali – alla marginalità e all’esclusione sociale. Hanno, invece, diritto a condizioni di vita migliore e non devono essere disperse le risorse disponibili. Hanno diritto, ad esempio, a un welfare che li possa garantire. Basti pensare al sistema sanitario, che certo non si può più definire universale e che presenta paradossi come quello di Trapani dove il tempo di attesa per la consegna degli esiti di esami istologici andava ben oltre i dodici mesi”. “E’ notizia di queste ore che la Regione potrà modificare nel proprio territorio le aliquote di alcuni tributi prevedendo anche esenzioni, detrazioni, deduzioni e questo sulla carta è positivo, ma vogliamo evitare che si riveli un’altra illusione. Appena pubblicata la legge, chiediamo sin d’ora un confronto con il Governo regionale e l’Anci per capire se e come sia possibile diminuire la pressione fiscale a carico di anziani e soggetti fragili”.
I segretari di Spi, Fnp e UilP Sicilia concludono: “Assicurare agli anziani e alle fasce deboli della società una vita migliore e qualitativamente accettabile è un nostro impegno. Per questo dobbiamo essere incisivi e propositivi con le istituzioni, a tutti i livelli, sollecitandole perché diano attuazione a progetti sociali inclusivi che rendano efficiente il sistema sociosanitario, affiancandole nei processi di progettazione e decisione sulla configurazione dei sistemi, evitando di disperdere le risorse disponibili. Riteniamo fondamentale il confronto costante per esercitare in maniera compiuta e partecipativa il nostro ruolo sindacale”.

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Respinta proposta Cgil di anticipare orario di lavoro degli operatori ecologici

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La Cgil esprime il più profondo rammarico e la ferma opposizione alla risposta da parte della SRR SUD alla richiesta avanzata dal sindacato di anticipare l’orario di servizio di raccolta rifiuti dalle 6.00 alle 5.00 a causa delle alte temperature registrate in questi mesi estivi e limitatamente ai mesi di Luglio e Agosto .
La SRR SUD a firma dell ‘ Amministratore Unico , l ingegnere Giovanna Picone ha informato che la società non dispone delle relative risorse finanziarie perché non fissate con i Comuni nei relativi contratti di adozione e pertanto può solo accogliere la richiesta dei lavoratori solo a fronte della manifestata rinuncia degli stessi del riconoscimento economico connesso all’ora di notturno, (peraltro previsto dal contratto collettivo nazionale applicato.)
“Da parte nostra- sostiene la segretaria Moncada- sosteniamo la necessità di adottare misure urgenti a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, esposti a rischi elevati a causa delle temperature torride e l’anticipo dell’orario di raccolta rappresenta senza dubbio una misura opportuna, ma è impensabile che il costo di tale sicurezza ricada unicamente sulle spalle dei lavoratori, privandoli di diritti acquisiti e legittimi compensi.Il lavoro di raccolta rifiuti è intrinsecamente gravoso e i turni notturni o in orari disagiati sono da sempre riconosciuti e compensati con maggiorazioni salariali. Tali maggiorazioni non sono un “extra”, ma parte integrante della retribuzione, un riconoscimento della maggiore fatica e del disagio connesso a queste fasce orarie. Proporre la loro eliminazione in un contesto di emergenza climatica è un atto che denota una preoccupante mancanza di rispetto per il valore del lavoro e per i diritti dei lavoratori.
“Siamo convinti che la sicurezza sul lavoro – continua- non debba mai essere negoziabile né tantomeno moneta di scambio per la riduzione dei costi. Le aziende hanno il dovere etico e legale di garantire ambienti di lavoro sicuri e di tutelare la salute dei propri dipendenti, a prescindere dalle condizioni climatiche avverse. Affrontare l’emergenza caldo non può significare sacrificare i diritti contrattuali”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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