Seguici su:

Cronaca

Bilancio annuale per la Polizia

Pubblicato

il

“È stato un anno impegnativo in cui abbiamo portato avanti le attività istituzionali all’insegna del motto “Esserci Sempre”. Abbiamo voluto garantire un’alta percezione della sicurezza ai cittadini della provincia. Abbiamo voluto essere presenti in tante scuole per portare il concetto di legalità tra i giovani che sono il futuro della nostra società. Siamo intervenuti in diversi ambiti, rafforzando il controllo del territorio. Abbiamo agito in maniera incisiva quando necessario. Abbiamo lavorato intensamente per la prevenzione dei reati in genere. I risultati ottenuti sono significativi e soddisfacenti.”  Lo dice il Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, in merito al consuntivo di fine anno. 

Questi i numeri dell’attività 2024 della Polizia di Stato a Caltanissetta e provincia.

Nel capoluogo le persone identificate sono state quasi 30 mila, i veicoli controllati oltre 10.870, e le richieste di intervento al numero di emergenza 29.336.

La sezione Volanti della Questura ha inoltre arrestato 21 persone in flagranza di reato e ne ha denunciate 351.

Numerosi i sequestri di sostanze stupefacenti di vario tipo: grazie all’operato delle Volanti, della Squadra Mobile e dei Commissariati distaccati sono stati tolti dal mercato illegale ingenti quantitativi di droga, soprattutto cocaina e hashish, e segnalati oltre 40 persone per spaccio o per uso personale di sostanze stupefacenti.  

Con il contributo della Polizia Amministrativa sono stati controllati più di 210 esercizi pubblici e sono state sospese 7 licenze; in 4 casi è stata disposta la cessazione dell’attività per varie irregolarità amministrative. Intensa è stata l’attività dello sportello passaporti dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico: rilasciati ben 3436 passaporti con tempi di attesa per il rilascio dopo la prenotazione on line al di sotto della media nazionale.

Sul fronte delle misure di prevenzione, sulle quali il Questore ha profuso e preteso il massimo sforzo, grazie alla professionalità della Divisione di Polizia Anticrimine sono stati emessi complessivamente 86 avvisi orali, 23 fogli di via obbligatori, 6 Daspo, 19 Dacur, 12 Sorveglianze Speciali di Ps e una misura patrimoniale. Ben 87 gli ammonimenti del Questore emessi nei confronti di soggetti maltrattanti e/o ritenuti responsabili di atti persecutori a tutela di donne vittime di azioni rientranti nell’alveo della normativa del Codice Rosso.

Nell’ambito delle attività di repressione e amministrative fondamentale è stato il costante rapporto di interlocuzione con la competente autorità giudiziaria, distrettuale e ordinaria. 

Numerosi si contano i servizi di ordine e sicurezza pubblica della provincia, che hanno visto impegnati 5075 uomini della Polizia di Stato ed oltre 14262 agenti mandati in rinforzo dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza per garantire lo svolgimento di 1210 servizi di ordine pubblico gestiti nella provincia; molti di questi sono stati svolti per i servizi connessi al Centro Governativo Polifunzionale per stranieri, che comprende un Cpr e un Cara, e per la Base Militare Statunitense Muos, per le proteste del mondo agricolo e infine per le proteste legate alla mancanza di acqua. Prezioso è stato il concorso in questi servizi delle altre forze di polizia, in particolare dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, secondo le direttive dipartimentali e ministeriali discusse in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Predetto della provincia, raggiungendo intese operative che spesso sono state perfezionate nei Tavoli Tecnici del Questore prima di formare oggetto di specifiche ordinanze.

Particolare spessore riveste in questa provincia l’attività dell’Ufficio Immigrazione che ha ospitato 1377 stranieri irregolari al Cpr. 1205 soggetti sono stati rimpatriati; 45 soggetti sottoposti ad ordine di espulsione con intimazione a lasciare il territorio nazionale. Anche l’attività svolta dall’Ufficio Immigrazione per i soggiornanti regolari è stata intensa: in tale ambito, 1909 sono state le domande di permesso di soggiorno presentate e 1583 i permessi consegnati. Oltre 2434 le pratiche istruite e appena 97 i permessi rifiutati perché i richiedenti non avevano i requisiti previsti dalla normativa vigente.

Specifico rilievo ha assunto quest’anno il campionato di calcio, in particolare per la contemporanea presenza di due compagini calcistiche della provincia nel campionato di serie “D”. La Questura, collaborata dalle forze di polizia territoriali e dai rinforzi dei Reparti inquadrati, è stata impegnata in 154 delicati servizi volti alla gestione delle manifestazioni in un settore dove non mancano le intemperanze tra tifoserie. Non è mancata la risposta a episodi di violenza messi in atto dalle tifoserie ultras, come durante l’incontro di calcio Nissa F.C. – Pro Favara 1984; le attività operate dalla Digos, hanno consentito di deferire 5 soggetti della tifoseria del Favara Calcio all’Autorità Giudiziaria e di emettere altrettanti provvedimenti di Daspo per impedire ai tifosi violenti di assistere ad altre partite di calcio per diversi anni ed essere monitorati dalle forze di polizia.

Proseguite nel corso dell’anno le operazioni  ad “Alto Impatto”, richiamate in determinati periodi (soprattutto a ridosso della stagione estiva o delle festività principali) da circolari del Ministero dell’Interno e da direttive del Dipartimento della pubblica sicurezza. D’intesa con la Prefettura, sono state emesse 419 ordinanze del Questore che hanno riguardato le relative attività, con controlli straordinari del territorio interforze, comprese le polizie locali, con l’ausilio di elicotteri, unità cinofile e squadre di artificieri. I comuni interessati ai servizi straordinari sono stati Caltanissetta, Gela e Niscemi ma non sono stati trascurati tanti altri comuni della provincia, secondo moduli operativi calibrati alle specifiche esigenze del territorio.

Assolutamente di rilievo l’attività di repressione dei reati in provincia.

135 gli arresti della Squadra Mobile nissena a seguito di svariate indagini svolte nel corso del 2024; tra queste va ricordata, senza dubbio, l’operazione denominata “Ianus” dello scorso marzo che ha portato all’esecuzione di 55 misure cautelari, firmate dal Gip presso il Tribunale di Caltanissetta su richiesta della Procura distrettuale nissena ed eseguite dalla Polizia di Stato nel corso di una vasta operazione che ha visto confermata la contiguità con la mafia gelese di ambienti malavitosi dell’agrigentino, del catanese e calabresi.

Un dato emergente indicativo di un fenomeno purtroppo presente in provincia è quello delle misure restrittive (spesso con il ricorso al braccialetto elettronico) eseguite nei confronti di uomini maltrattanti.

In provincia, gli operatori del Commissariato di Gela hanno controllato oltre 47.000 persone e 15822 veicoli elevando 750 contravvenzioni al codice della strada; 673 sono state le persone denunciate e 94 gli arresti di cui ben 28 in flagranza di reato, segno di una continua attenzione al controllo del territorio che contraddistingue un Commissariato di “frontiera” come quello gelese.

Anche a Niscemi il locale Commissariato di  ha operato sul territorio con una capillare attività di verifica che ha condotto al controllo di oltre 39000 persone e di 15.000 mezzi, a ben 36 arresti, a 103 persone denunciate e al sequestro di oltre 55 chili di marjuana. 

Le attività delle Specialità della Polizia di Stato, sottolinea il Questore Agnello, “sono un pilastro dell’azione di prevenzione sul territorio, con risultati di rispettabile rilievo”.

La Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Caltanissetta, durante l’anno ha denunciato 33 persone, 16 delle quali abitudinari truffatori su internet, svolgendo un’intensa attività di informazione, soprattutto nei confronti di anziani e soggetti fragili. Ha partecipato, nell’ambito di un piano generale concordato dalla Questura con l’Ufficio scolastico provinciale, a numerosissimi incontri nelle scuole sullo spinoso tema del Cyberbullismo; ben 19 gli istituti scolastici della provincia visitati con il coinvolgimento di circa 2500 studenti.

La Polizia Stradale, Sezione di Caltanissetta e Distaccamento di Gela, grazie all’impiego di 21023 pattuglie di cui 321 in ambito autostradale e 1781 sulla viabilità ordinaria, ha elevato 7929 contestazioni e decurtato 12152 punti patente; ha denunciato 54 persone; ben 8500 sono stati i controlli con etilometro e precursore per scongiurare le  “stragi del sabato sera”, nel corso di specifici servizi cui ha concorso il locale Ufficio Sanitario provinciale della Questura. Rilevati 207 incidenti di cui 8 mortali. Anche al fine di diffondere la cultura della legalità tra i giovani per il rispetto delle norme di comportamento alla guida, nell’ambito della prevenzione e della riduzione dell’incidentalità mortale, gli operatori della Polizia Stradale non hanno lesinato gli incontri con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia.

La Polizia Ferroviaria, presente alla Stazione centrale di Caltanissetta e operante lungo tutta la tratta ferroviaria che interessa la provincia, ha eseguito 194 pattugliamenti e scorte sui treni, identificando complessivamente 2520 persone, denunciandone 9 per comportamenti non consoni alle norme, assicurando così la tutela dei passeggeri in ambiti in cui non può essere trascurata la percezione di sicurezza degli utenti.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Incendio in contrada Farello

Pubblicato

il

Primi tepori di un’estate alle porte e primi incendi, dietro l’angolo. Il primo della stagione è divampato stamattina in zona Farello, come si vede nella foto di copertina.

Succede quando il caldo si fa sentire e basta una piccola scintilla per provocare l’incendio, quando le erbe selvatiche abbondano.

E a Gela abbondano eccome…. Nella via Licata per esempio, nel tratto che porta a Macchitella, e’ un’esplosione di natura selvaggia, per usare un’espressione poetica…. Sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme.

“Bisogna realizzare i controfuoco – dice il rappresentante del comitato ‘Gela che cambia’ – altrimenti l’estate che sta per arrivare sarà in fuovo continuo. Potrebbero partire incendi a catena .
Inoltre si devasta la natura tutta la fauna: Lumache, lucertole, uccelli.

Ancora sottolineo che bisognerebbe che prima dei pompieri dovrebbero arrivare i Carabinieri o la Polizia per cercare di vedere se c’è ancora qualche piromane sul posto…”.

Continua a leggere

Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

Pubblicato

il

Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere

Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

Pubblicato

il

Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità