Seguici su:

Dall'Italia e dal Mondo

Rapporto BenVivere: Pordenone al primo posto, Caltanissetta in coda

Pubblicato

il

Roma – Pordenone al primo posto, Caltanissetta tra le peggiori. Questo in sintesi quanto contenuto nella sesta edizione del Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle province italiane 2024, tema del numero speciale di ‘L’economia civile’, inserto di Avvenire, in uscita oggi e distribuito in occasione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, di Firenze. Bolzano perde lo scettro che deteneva da 5 anni.

 «I dati dal Rapporto BenVivere vanno inseriti in un quadro territoriale di ottimo livello dal punto di vista economico, dove vediamo però emergere le fatiche di mantenere tali standard di vita da parte di persone che non hanno alle spalle reti familiari di sostegno», è l’analisi di Liliana Di Fede, direttrice generale dell’Azienda Servizi Sociali di Bolzano (Assb), che individua il «problema più grande» nel costo degli affitti che schizzano così in alto da essere «spesso non più sostenibili per le giovani famiglie o per i pensionati».

Vale tanto più per gli universitari. Pochi giorni fa, all’inaugurazione di Ingegneria al Noi Techpark di Bolzano, si parlava di 500 euro per stanza. «Mi ha colpito che lo stesso direttore dell’ateneo Günther Math abbia denunciato il fatto che molti studenti e dottorandi, anche stranieri, rinunciano a studiare qui perché non trovano casa – osserva la giornalista free lance Simonetta Nardin, rientrata a Salorno dagli Usa in servizio al Fondo Monetario Internazionale – è un paradosso che l’Università sia attrattiva ma abbia lunghe liste d’attesa negli studentati. Così si costringono i neolaureati a rimanere all’estero, impoverendo il nostro territorio».

 A scendere dal podio è anche Prato, che cala di 8 posizioni.
    Il primato dunque passa a Pordenone (+1 posizione rispetto al 2023), al secondo posto Siena (+4), terza Milano (+1). Nella top 10 ci sono quattro nuovi ingressi: Trieste, quarta (+19); Rimini, settima (+23); Udine, ottava (+11); Parma, nona (+2). Ad uscirne, invece, sono le province di Bologna (-3), Prato (-8), Gorizia (-3) e Ancona (-11). A completare la top 10 Firenze (stabile al quinto posto) e Trento in sesta posizione (+1).

   Tra le province che nel 2024 hanno registrato un netto incremento rispetto allo scorso anno, guadagnando più di 15 posizioni, rientrano Isernia (+37, in 39esima posizione), Novara (+28, in 21esima), Venezia (+26, in 17esima), Benevento (+24, in 77esima), Ferrara (+24, in 30esima), Rimini (+23, in settima), Belluno (+22, in 22esima), Trieste (+19, in quarta), Vercelli (+18, in 47esima) e Teramo (+15, in 35esima).
    Ai piedi della classifica si collocano alcune delle province del Sud: Crotone e Reggio Calabria occupano rispettivamente l’ultimo e il penultimo posto. Taranto perde due posizioni rispetto al 2023 e scende al terzultimo gradino. Nella Flop 10 anche Caltanissetta (+1), Foggia (+3), Catania (-3) e Napoli (+3).

È soprattutto “dentro” le famiglie che peggiorano i dati Istat riferiti al 2022: tasso di natalità e di nuzialità, numero di figli. Come si spiega nella Provincia autonoma che “regala” con un assegno 200 euro al mese per ogni figlio fino a 3 anni di età senza differenze di reddito? «Il calo delle nascite anche qui è un fenomeno strutturale perché abbiamo sempre meno donne in età fertile e queste donne fanno anche meno figli» – premette Christa Ladurner, presidente dell’Alleanza per la Famiglia di Bolzano e dirigente provinciale al Forum prevenzione. Sottolinea anche lei l’accresciuto problema abitativo, viste le tante richieste da fuori provincia, ma non più a portata di giovani coppie. Dopo l’aumento dell’età pensionabile – lo riconoscono altri esperti del settore – vengono spesso a mancare i sistemi intrafamiliari, i nonni che accudiscono i nipoti. «Non sono i soldi che spingono a fare più figli in una giovane coppia», osserva Ladurner ritenendo decisivi proprio i fattori abitativi e lavorativi. Come va con la formula partita nel 1990 delle “Tagesmutter”, le signore che accudiscono i figli di altri nella loro casa. «Ne abbiamo ancora un buon numero, ben formate, ma non tutte sono operative – precisa Ladurner – il loro servizio non è costante nel tempo, perché spesso smettono quando cambia la loro condizione di vita». Le associazioni dell’Alleanza per la Famiglia chiedono più sostegni: soltanto il 30% delle richieste di servizi alla prima infanzia viene soddisfatto dai servizi pubblici. «Si tratta di rimontare uno storico ritardo – riconosce Liliana Di Fede, direttrice Assb – ma questi dati ci invitano a implementare ulteriormente i servizi alla prima infanzia con forti investimenti nei servizi di conciliazione, soprattutto a favore delle famiglie più giovani».

Se nel settore pubblico le mamme sono più tutelate, nel privato una donna su quattro in Alto Adige si trova a lasciare il lavoro dopo il primo figlio. «Il dato va letto con prudenza perché non sempre sono dimissione necessariamente forzate – avvisa la segreteria generale Cgil Cristina Masera – in Alto Adige non è difficile trovare lavoro e quindi talvolta ci si può “permettere” di licenziarsi nella fiducia di potersi reimmettere facilmente nel mercato del lavoro dopo che il bambino è cresciuto». Masera ricorda poi che fortunatamente in Alto Adige l’occupazione femminile presenta livelli più alti che nel resto del Paese quindi è anche più alta la domanda dei servizi all’infanzia. La sindacalista invita piuttosto a tenere alta la guardia rispetto «ad una generale diffidenza nei confronti dei lavoratori immigrati, dei quali le nostre industrie e i nostri alberghi hanno molto bisogno: rischia di “pesare” non solo sulla loro condizione abitativa ma anche sulla convivenza».

L’ ultimo segnale d’allarme del Rapporto 2024 viene dall’ambiente. «Non c’è dubbio che veicoli e polveri sottili siano eccessivi anche per una provincia come la nostra – commenta Helmuth Moroder, esperto di mobilità e consulente di Provincia e comuni altoatesini – però rispetto alle polveri siamo nella media nazionale e la concentrazione è fortemente condizionata dall’asse autostradale Bolzano-Bressanone, con traffico sempre intenso». E l’alto tasso di motorizzazione? «È reale purtroppo anche nei Comuni periferici – osserva Moroder – ma c’è l’anomalia che molte società di noleggio vengono a immatricolare i loro veicoli a Bolzano perché la tassazione risulta particolarmente vantaggiosa».

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dall'Italia e dal Mondo

Grande successo per la settima edizione del Naro Passion Day

Pubblicato

il

Naro ha ospitato la settima edizione del Naro Passion Day, il raduno nazionale dedicato alle Sacre Rappresentazioni della Passione di Cristo.
Un evento unico nel suo genere, che celebra una tradizione antica: a Naro, infatti, le Sacre Rappresentazioni si svolgono dal 1612, le più antiche di tutta la Sicilia.

Oltre 500 tra attori e componenti di diverse compagnie teatrali, provenienti da 17 città Siciliane e Calabresi, hanno dato vita a una giornata intensa, all’insegna della condivisione e della Passione.

La giornata è partita con l’accoglienza e la colazione, offerta nella sala dell’Arco Grande di Casa ContemplAttiva.
È seguita la celebrazione della messa nella chiesa di Sant’Agostino, presieduta da Padre Giovanni Salvia, ex cappellano militare a Sigonella e membro della compagnia “aPassioni” di Francavilla di Sicilia.

Dopo la funzione, uno straordinario pranzo comunitario sulla terrazza di Casa ContemplAttiva, preparato e offerto dai ContemplAttivi, ha esaltato lo spirito di gruppo e allegria che da sempre contraddistingue il Passion day.

Il momento centrale della giornata è stato lo spettacolo, iniziato alle 17 sotto il colonnato di Casa ContemplAttiva, trasformato in un grande teatro all’aperto.

Grande soddisfazione anche per la collaborazione con l’Università di Glasgow, rappresentata dalla professoressa Enza De Francisci, presente all’evento.

«Per noi ContemplAttivi il Passion Day è uno degli eventi più importanti delle nostre attività annuali, – ha dichiarato Massimiliano Arena, organizzatore e direttore artistico dei ContemplAttivi – perché crediamo che per la nostra amata Fulgentissima questo evento possa diventare un “Nuovo Mandorlo in Fiore”, vista l’unicità che ha a livello nazionale.»

Un ringraziamento particolare va all’Assemblea Regionale Siciliana e all’Onorevole Carmelo Pace, per il patrocinio che ha sostenuto e dato valore alla manifestazione.

Il Naro Passion Day si conferma così come uno degli appuntamenti più vivi e sentiti della cultura siciliana.

Continua a leggere

Dall'Italia e dal Mondo

Sicilia: Rimossi quasi 18mila chili di rifiuti dai volontari Plastic Free per l’Earth Day 2025

Pubblicato

il

Un’onda blu di oltre 10mila volontari ha attraversato l’Italia in occasione della 55ª edizione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra istituita dalle Nazioni Unite. Nonostante le minacce di maltempo e alcuni rinvii legati al lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, Plastic Free Onlus è riuscita a realizzare ben 208 appuntamenti, portando concretamente avanti il suo impegno nella tutela ambientale.

Durante lo scorso weekend, si sono svolti 53 passeggiate ecologiche, 9 raccolte mozziconi e 146 clean up su tutto il territorio nazionale. Il risultato: 102.424 chili di plastica e rifiuti sottratti all’ambiente grazie alla partecipazione attiva di 10.261 volontari. Anche la Sicilia è stata protagonista: rimossi 17.657 kg di plastica e rifiuti, grazie a 1.130 volontari che hanno preso parte ai 16 appuntamenti coordinati dal referente regionale Fabio Pipitone.“È stata un’edizione intensa, segnata dal dolore per la perdita del Santo Padre, i cui insegnamenti abbiamo voluto onorare con la nostra consueta concretezza.

La forza della nostra comunità ha nuovamente fatto la differenza, inviando un forte messaggio di sensibilizzazione in tutta Italia – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, l’associazione di volontariato impegnata nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica – Il nostro impegno continua quotidianamente sui territori, in Italia e negli altri 30 Paesi dove siamo presenti: animati da passione, energia e amore per il nostro Pianeta invitiamo tutti coloro che vogliono attivarsi per l’ambiente a partecipare alle nostre iniziative, iscrivendosi gratuitamente sul nostro sito www.plasticfreeonlus.it”.

Il tema dell’Earth Day 2025, “Il nostro potere, il nostro Pianeta”, ha ispirato una mobilitazione straordinaria per sensibilizzare sull’urgenza della crisi climatica, dello sfruttamento delle risorse naturali e sull’importanza delle energie alternative. Plastic Free, attiva dal 2019, ha organizzato più di 8.100 eventi di raccolta rifiuti, coinvolto oltre 260mila volontari, rimosso 4,5 milioni di chili di plastica e salvato centinaia di tartarughe marine. È presente anche nelle scuole con 3.700 incontri formativi e collabora attivamente con le amministrazioni locali, avendo firmato 483 protocolli d’intesa e premiato 122 Comuni Plastic Free.

Continua a leggere

Dall'Italia e dal Mondo

La Amerigo Vespucci torna a Porto Empedocle grazie a Capitale italiana della cultura 2025

Pubblicato

il

Agrigento – La nave dei sogni Amerigo Vespucci torna a Porto Empedocle grazie al fatto che Agrigento è Capitale italiana della cultura 2025.

La leggendaria nave getterà l’ancora a Porto Empedocle il prossimo 30 aprile e ci rimarrà per due giorni. Sul sito ufficiale per effettuare le prenotazioni è sparita la data del 30 aprile ed è solo disponibile quella del primo maggio. Ma se si vuole procedere con la prenotazione non risultano comunque posti disponibili a qualsiasi orario. Le visite a bordo avranno una durata di mezz’ora e si svolgeranno a gruppi.

L’Amerigo Vespucci si avvicina alla costa agrigentina ed è già tutto esaurito per salire a bordo della Amerigo Vespucci e sentirsi parte di una storia che è l’orgoglio della Marina militare italiana.

Un’iniziativa particolarmente gradita dal pubblico visto il “tutto esaurito” che si è verificato poco dopo l’attivazione delle prenotazioni on line.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità