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Tutto pronto per la 109° Targa Florio

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Palermo – La 109ª edizione della Targa Florio si prepara al debutto con diverse novità, dall’8 al 10 maggio 2025. 

Presentata al Rettorato la partnership tra UNIPA, ACI Palermo e ACI Sport che si arricchisce con la “The Week of The Florio”, la settimana dal 5 al 10 maggio, in cui sono state programmate numerose iniziative collaterali, ed il nuovo quartier generale al Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo.Farà tappa a Palermo Sara Safe Factor, il progetto ACI dedicato alla sicurezza stradale, oltre ad incontri con gli studenti su vari argomenti di cultura, arte, storia, tecnica e gestione di eventi sportivi.

Un programma che rispecchia completamente lo spirito dell’evento Targa Florio, così come voluto dal suo ideatore Vincenzo Florio che ne organizzò la prima edizione nel 1906.I particolari e la comunione di intenti individuati dalla partnership tra UNIPA e Targa Florio, sono stati illustrati dal Magnifico Rettore Prof. Massimo Midiri, dal Presidente dell’AC Palermo dott. Angelo Pizzuto e dal Direttore Generale ACI Sport dott. Marco Rogano.Saranno 100 gli studenti volontari in campo impegnati dalle verifiche tecniche e sportive, alle partenze delle tappe, fino alla cerimonia di premiazione.

Un’occasione unica per immergersi nei retroscena della competizione, tra l’operato dei meccanici, le emozioni dei piloti e l’impegno degli organizzatori.Massimo Midiri, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo: -“Accogliere la Targa Florio all’interno del nostro Ateneo rappresenta un motivo di grande orgoglio. Non si tratta solo di un evento sportivo di rilievo internazionale, ma di un’opportunità culturale e formativa per tutta la nostra comunità accademica. La sinergia tra motori, storia e territorio crea un’occasione unica di valorizzazione delle eccellenze siciliane. 

La Targa Florio è un simbolo di identità, innovazione e passione. Valori che rispecchiano profondamente la missione del nostro Ateneo. Siamo felici di contribuire a questa grande festa della conoscenza e della memoria, aprendo le porte dell’università a un dialogo vivo con la città, la regione e il mondo”-.Angelo Pizzuto presidente Automobile Club Palermo: -“Collaboriamo con l’Università degli studi di Palermo da anni, ha sempre fornito una ospitalità non solo formale ma soprattutto sostanziale anche attraverso il coinvolgimento degli studenti. Oggi con la firma del protocollo di intesa istituzionalizziamo questo percorso, incentrato anche su formazione e sicurezza stradale, programmazione e pianificazione di eventi di ricerca di Targa Florio, per innalzarne il valore storico e culturale, avendo fatto vedere quanto la Sicilia ha di più bello da mostrare al mondo. Ampia panoramica ai ragazzi attraverso l’attrazione dello sport, puntiamo a formare gli utenti della strada del futuro”-. Marco Rogano direttore generale ACI Sport SpA: -“Per noi l’università è sempre stata un partner incredibile. Abbiamo portato all’università anche il rally, tipologia di gara che attribuisce la numerazione alla Targa Florio. Abbiamo legato all’aspetto sportivo un elemento culturale ed educativo e quindi occorre lavorare sui ragazzi, spiegare loro quale deve essere il comportamento corretto, in ogni prospettiva ed in particolare su quella della sicurezza della mobilità, che è prerogativa ACI. In Strada ed in Pista vincono le regole, recita lo slogan del progetto Sara Safe Factor.

La conoscenza e la condivisione sono fondamentali. La Targa Florio torna dentro Palermo, avremo la cerimonia di presentazione degli equipaggi in Piazza Verdi. La 109^ si prefigura come una edizione record in termini di partecipanti, avremo tutti i costruttori impegnati nel tricolore Rally, il debutto ufficiale del trofeo Lancia, Trofeo Toyota, trofeo Suzuki. Anche per le storiche ci aspettiamo grossi numeri con i piloti siciliani che hanno ben figurato in tutta Italia, c’è una gara di regolarità rally dove bisogna tenere una media. Per le vetture moderne c’è anche la Coppa Rally di 9^ Zona, tutte le gare sono valide per il Campionato Siciliano promosso dalla Delegazione ACI Sport Sicilia.

Ci sarà da divertirsi. Ancora una volta lo scenario delle Madonie farà brillare gli occhi ai tifosi siciliani”-.Il programma della “The Week of the Florio” si aprirà con l’intervento di Stefania Auci, autrice di fama internazionale, che offrirà una riflessione sulle grandi famiglie nella letteratura, con uno sguardo alle dinastie che hanno segnato la storia siciliana e non solo. A seguire, sarà presentato in anteprima il volume “Il liberty nella Sicilia dei Florio. La cultura architettonica siciliana tra Ottocento e Novecento nel mondo aristocratico e borghese”, scritto da Francesco Melia, dottorando Unipa e Gaetano Palazzolo, dottore di ricerca in Storia dell’Architettura. La presentazione ufficiale si terrà il 15 maggio al Salone del Libro di Torino. Sempre il 5 maggio si terrà la giornata di studi “I Florio e l’Architettura”, presso l’Aula Magna Margherita De Simone del Dipartimento di Architettura (Edificio 14), dalle 9:30 alle 13:30.Il 6 maggio il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali organizzerà il workshop “Dal tonno al Marsala per un’economia sostenibile”. All’incontro parteciperanno docenti esperti e importanti aziende siciliane dei settori alimentare e vinicolo, con il coinvolgimento dei corsi di studio in Scienze e Tecnologie Alimentari, Mediterranean Food Science and Technology, Viticoltura ed Enologia.

Tra le iniziative in programma, anche una suggestiva.

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Attualità

Il mese mariano al Santuario Maria Ss dell’Alemanna

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Si avvicina il mese di maggio e le parrocchie rendono omaggio a Maria, cui tradizionalmente, il mese è dedicato.

Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria

Stasera alle 21, al Santuario Maria Ss dell’Alemanna, sotto la guida di Don Rosario Sciacca, cominciano le celebrazioni.

Ecco il calendario degli eventi liturgici:

L’indicazione di maggio come mese di Maria lo dobbiamo però a un padre gesuita: Annibale Dionisi. Un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679 e morto nel 1754 dopo una vita, a detta dei confratelli, contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà, dalla dolcezza. Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma con lo pseudonimo di Mariano Partenio Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei. Tra le novità del testo l’invito a vivere, a praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa «per santificare quel luogo e regolare le nostre azioni come fatte sotto gli occhi purissimi della Santissima Vergine».In ogni caso lo schema da seguire, possiamo definirlo così, è semplice: preghiera (preferibilmente il Rosario) davanti all’immagine della Vergine, considerazione vale a dire meditazione sui misteri eterni, fioretto o ossequio, giaculatoria. Negli stessi anni, per lo sviluppo della devozione mariana sono importanti anche le testimonianze dell’altro gesuita padre Alfonso Muzzarelli che nel 1785 pubblica Il mese di Maria o sia di Maggio e di don Giuseppe Peligni.

Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria. L’invito a non trascurare la recita del Rosario soprattutto nel mese di maggio viene da lontano.Nell’Enciclica Ingruentium malorum del 1951, Pio XII scriveva: «È soprattutto in seno alla famiglia che Noi desideriamo che la consuetudine del santo Rosario sia ovunque diffusa, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cercherà di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorzio, non sarà ricondotta alle norme dell’Evangelo. Per ottenere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo Rosario in famiglia è un mezzo quanto mai efficace».

Anche il Magistero incoraggia questa devozione nata dal popolo. Nell’enciclica Mense Maio datata 29 aprile 1965, Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».Nessun fraintendimento però sul ruolo della Vergine nell’economia della salvezza, «giacché Maria – scrive ancora papa Montini – è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Anche papa Montini attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: «Non v’è dubbio – scriveva – che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita.

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L’Aias Ets coccola le mamme con le mani e con il cuore

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Un gesto semplice che parla d’affetto, collaborazione,inclusione: è un’iniziativa dedicata alle mamme in occasione della loro festa domenica 13 maggio.

L’Aias Ets ha organizzato la manifestazione “Con le mani, con il cuore”, un momento do coccole per le mamme a cura della maje up artist Deianira Dammaggio, la fotografa Maria Sciacca e i ragazzi del seminterrato.

Appuntamento il 13 maggio all’Aias dalle 9.30 alle 11 30 con le coccole alle mamme e un dolce break

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Attualità

Per i bimbi della “Romagnoli-Solito” tour in centro nei luoghi di “Ué – Eventi urbani”

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Le classi della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo “Romagnoli-Solito” in visita nei luoghi della street art del progetto “Ué – Eventi Urbani”, tra via Morello e via Pisa. Un momento di gioia, colore ed entusiasmo per i bimbi che hanno anche realizzato un’attività artistica all’insegna della creatività.

La scuola guidata dal dirigente Gianfranco Mancuso ha dunque promosso un’iniziativa di cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio, che ha avuto come protagonisti i piccoli alunni. Presenti e attente le maestre che hanno accompagnato e seguito i loro allievi: ad ideare l’iniziativa è stata l’insegnante Filippa Ciaramella.

«Felicissimi di aver mostrato ai bambini il “volto” e le opere di “Ué – Eventi urbani”, la loro gioia è contagiosa e anche per loro siamo all’opera nella rigenerazione culturale del centro storico», ha detto Roberto Collodoro direttore artistico di “Ué”. 

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