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Cronaca

Curvatura biomedica, studenti a lezione di primo soccorso

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Caltanissetta – Arresto cardiaco e sue possibili cause, massaggio cardiaco e manovra di Heimlich, queste alcune delle nozioni di primo soccorso illustrate agli studenti e studentesse che hanno scelto di frequentare i percorsi di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica” avviati nei licei di Caltanissetta. 

Gli studenti del Liceo Classico Linguistico Coreutico Artistico Audiovisivo e Multimediale Ruggero Settimo nel corso della mattinata, accompagnati dalle docenti Cettina Amico e Maria Presti e del Liceo Scientifico A. Volta nel primo pomeriggio, accompagnati dalle docenti Marina Miccichè, Luisa Asaro, Enza Nicosia, Alessandra Averna e Giusy Lima, hanno partecipato ad un incontro nella sala convegni dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta. A portare i suoi saluti il Presidente dell’OMCeO nisseno Giovanni D’Ippolito.

“Siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni con le scuole della provincia, il riscontro è stato positivo – ha ribadito – soprattutto dal punto di vista dell’orientamento, perché in effetti mentre alcuni ragazzi hanno confermato la propria scelta nel voler intraprendere la carriera universitaria in medicina, molti hanno potuto optare per altri percorsi più adatti alle proprie esigenze e passioni. Ringrazio dunque i presidi, i docenti e i referenti per l’Ordine dei sei licei in cui è presente il progetto”. Negli anni infatti, oltre ai due Licei nisseni, anche altri Istituti hanno attivato questi percorsi e cioè il Liceo Scientifico “Elio Vittorini” e il Liceo Classico “Eschilo” di Gela (referenti per l’OMCeO nisseno i consiglieri Giampaolo Alario e Rosario Caci), l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “C. M. Carafa” di Mazzarino e Riesi (referente per l’OMCEO di Caltanissetta il Vicepresidente Salvatore Pasqualetto) e a Mussomeli il Liceo Classico Virgilio (Referente la dottoressa Maria Amico). 

“Nei vari anni abbiamo assistito ad un incremento del numero dei ragazzi che si sono iscritti a questo corso biomedico per cui l’interesse c’è – ha esclamato la referente del Classico Maria Presti, che ha poi aggiunto – sicuramente c’è sempre una percentuale di ragazzi che abbandona il corso perché magari capisce che non riesce ad essere il suo obiettivo la medicina o il mondo scientifico però, come può vedere oggi è abbastanza numerosa l’aula, perché all’incirca sono una sessantina nei tre corsi”.  Presente il Consigliere dell’Ordine Roberto Leone che in prima persona ha curato lo sviluppo del progetto nelle due scuole di Caltanissetta essendo il referente per l’OMCeo provinciale.

“Abbiamo programmato un corso di elementi di primo soccorso per i ragazzi, in modo che essi sappiano come affrontare una situazione di emergenza – ha spiegato- e una situazione estremamente frequente e grave, che spesso porta alla morte del soggetto che viene colpito, appunto perché l’arresto cardiaco, che se non si interviene è mortale, è frequentissimo.  Addirittura una persona ogni otto minuti in Italia muore per arresto cardiaco, quindi parliamo di sessantacinquemila persone in Italia perdono la vita per arresto cardiaco”. L’appuntamento di fine anno è stato curato dagli anestesisti e rianimatori Giancarlo Foresta e Rita D’Ippolito, che hanno condiviso con gli studenti le proprie conoscenze sul campo per permettere loro di acquisire “le competenze per praticare un primo soccorso a mani nude, quello che potrebbe capitare in un campeggio, durante un’occasione qualsiasi di vacanza o nella vita normale e potrebbero, anzi no sicuramente – ha esclamato il dott. Foresta-  saranno in grado di aiutare e di dare il tempo all’infortunato che arrivino i soccorsi più avanzati e più competenti”. Le manovre sono state infine spiegate in modo pratico dall’infermiere professionale Valerio Frangiamone coadiuvato dagli istruttori di manovre salvavita Simone Ribellino, Vincenzo Mirto, Noemi Mantione e Marco Lacagnina.

Questo incontro rappresenta un valore aggiunto all’interno del percorso svolto dagli studenti, secondo la referente per il Liceo Scientifico Giusy Lima. I ragazzi “hanno imparato qualcosa di utile non soltanto come studenti ma anche come cittadini- ha commentato la docente ringraziando tutti i medici coinvolti, nonché il referente per l’Ordine e consigliere Roberto Leone e il Presidente Giovanni D’Ippolito – anche perché al di là del raggiungimento delle competenze contenutistiche della curvatura biomedica questo corso dovrebbe proprio sensibilizzare all’aiuto nei confronti dell’altro, ad aiutare tutti quelli che ci circondano, quindi stimolare anche competenze che vanno al di là delle semplici conoscenze e da investire nella società civile”.

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Cronaca

Ieri 380 roghi in Sicilia tra i più gravi a Niscemi e nel Trapanese

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Nella giornata di ieri sono stati registrati 380 eventi, grandi e piccoli, in quasi tutta l’Isola: i più gravi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta; nel Trapanese, dove i roghi hanno interessato le zone di Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo, Riserva naturale orientata dello Zingaro; a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; nell’Ennese; a Biancavilla, in provincia di Catania; e a Messina.

Gli interventi hanno coinvolto centinaia di mezzi a terra e migliaia di uomini, tra operai antincendio, vigili del fuoco e volontari. Sul fronte aereo sono stati impiegati 10 elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco, due velivoli pesanti della flotta nazionale, oltre ai due Canadair di base in Sicilia, affiancati per l’occasione da un terzo fatto arrivare dalla Calabria.

«Ho seguito in costante collegamento con il comandante del Corpo forestale regionale, Tea Di Trapani, e con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, a sua volta in contatto con il direttore regionale dei vigili del fuoco, l’evolversi degli incendi che hanno nuovamente colpito numerose zone della Sicilia, in queste ore di caldo estremo. Sono rimasto molto colpito dalle immagini della devastazione causata dalle fiamme in alcune località, come nel Trapanese, dove tante famiglie sono state costrette, per precauzione, a lasciare le loro case. A loro va la mia vicinanza. Allo stesso tempo, ringrazio quanti si sono prodigati prontamente per spegnere i roghi e per limitare i pericoli per la popolazione e i danni per l’ambiente. L’intero sistema antincendio  – Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e volontari – ha operato in maniera lodevole e coraggiosa e ad essi va la gratitudine mia e dei siciliani. I numeri danno la dimensione di quanto avvenuto nelle ultime ore, a causa della mano criminale di piromani senza scrupoli».

Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, in merito agli incendi che hanno colpito la Sicilia tra il 24 e la mattina di sabato 26 luglio, anche per la concomitanza di temperature estremamente alte e dei forti venti che hanno imperversato nelle aree più colpite. 

«La Regione – ha aggiunto Schifani – ha rafforzato l’apparato antincendio e l’impegno su questo fronte è massimo e costante. Basti pensare alla Sala operativa unificata regionale inaugurata lo scorso giugno a Palermo per coordinare le forze in campo e potenziare la vigilanza, anche grazie alle convenzioni stipulate con i Vigili del fuoco e alle centinaia di pattugliamenti fatti dai volontari. Anche diversi sindaci sono scesi in campo. Quella contro gli incendi è una lotta corale che coinvolge tutti e per la quale non ci possono essere speculazioni politiche. Per questo rivolgo un invito anche ai cittadini a segnalare per tempo ogni focolaio, ma anche qualsiasi atteggiamento sospetto perché intervenire tempestivamente può contribuire a ridurre rischi e danni per la popolazione».

«Quest’anno abbiamo ampliato la convenzione con i Vigili del fuoco così da avere un controllo più capillare del territorio e attivato la centrale unificata per coordinare tutte le forze in campo – spiega l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino – il nostro auspicio è quello di confidare anche nei cittadini affinché segnalino tempestivamente al numero di emergenza 1515 ogni principio di incendio e chi appicca il fuoco – e continua -. In Sicilia abbiamo delle bellezze naturali e un patrimonio ambientale inestimabile che dobbiamo proteggere con ogni mezzo, contro gli atti criminali di chi manda in fumo ettari di terreno causando danni paesaggistici e alla popolazione. Noi stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili, e ringrazio tutti per gli sforzi e la passione che mettono per evitare queste devastazioni e per difendere il nostro territorio».

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PeR: “Chi ha distrutto la Sughereta sono criminali e stragisti”

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Distrutta la riserva Naturale della Sughereta di Niscemi, che insieme alla riserva naturale orientata “Bosco di Santo Pietro” di Caltagirone costituisce l’unico residuo di quella che un tempo era la più grande sughereta della Sicilia centro-meridionale.

Un patrimonio di straordinario valore naturalistico ed ecologico. La portata delle fiamme e la loro durata dai primi rilievi escludono il fenomeno naturale, non è un incendio ma una tentata strage ambientale. 

Lo dichiara il laboratorio politico PeR in una nota: «Non chiamateli piromani ma criminali, assassini. La legge va cambiata. Ad oggi chi uccide animali, chi distrugge vegetazione riceve pene ridicole. Occorre equipararle alle tentate stragi, agli omicidi». PeR esprime vicinanza al sindaco e a tutta la città di Niscemi. «L’intervento della Regione e dello Stato deve essere immediato». 

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L’incendio alla Sughereta, Scuvera: “Attivare con urgenza un piano straordinario di ripristino” 

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«Con profonda amarezza e sdegno esprimo la mia vicinanza alle comunità colpite dal drammatico incendio che ha devastato una porzione significativa della Sughereta di Niscemi, patrimonio naturalistico e ambientale tra i più preziosi della nostra Sicilia»: lo dichiara l’on. Totò Scuvera, deputato regionale di FdI.

«Quanto accaduto non può essere archiviato come una semplice emergenza estiva – aggiunge -. È evidente il sospetto di un’azione criminale premeditata, e in tal senso chiedo con forza che le autorità competenti aprano immediatamente un’indagine per accertare le responsabilità e colpire con la massima severità gli eventuali responsabili».

Scuvera propone l’attivazione «con urgenza di un piano straordinario di ripristino e compensazione ambientale, che includa il rifinanziamento dei fondi regionali per la riforestazione e la rinaturalizzazione delle aree percorse dal fuoco; il riconoscimento dello stato di emergenza per il territorio di Niscemi, con sostegni immediati alle famiglie colpite.

«Come rappresentante istituzionale della Regione Siciliana, garantirò il massimo impegno per portare queste proposte all’attenzione del Governo regionale e dell’Assemblea, affinché non ci si limiti alla solidarietà, ma si dia seguito a provvedimenti concreti e tempestivi», conclude Scuvera.

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