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Cronaca

Caltanissetta, cinquantenne arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia.

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La moglie ha tentato in tutti i modi di mettere fine alle violenze subite. Nonostante l’ammonimento del Questore, l’uomo ha tenuto un comportamento ancora più violento.

La Squadra Mobile ha tratto in arresto un nisseno cinquantenne in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura della Repubblica, per il reato di maltrattamenti in famiglia. Dopo un matrimonio durato venticinque anni, la moglie non ha potuto fare a meno di mettere fine alla relazione. Una volta espressa la volontà di separarsi dal marito, infatti, per la donna ha avuto inizio un vero e proprio calvario che spesso è culminato in azioni violente. La donna negli ultimi anni era stata costretta a subire minacce, insulti e percosse da parte del marito, con il quale voleva interrompere la relazione. L’escalation di violenze subite ha raggiunto l’apice alla fine del mese di agosto quando la donna, disperata, si è rivolta alla Divisione Anticrimine della Questura di Caltanissetta dove è stata sentita da personale specializzato della Polizia di Stato. Dopo la segnalazione della donna, il marito è stato convocato in Questura e ammonito con provvedimento del Questore a desistere dal continuare a vessare la moglie e a tenere un comportamento consono e rispettoso delle leggi. Nonostante l’ammonimento, il comportamento dell’indagato è diventato sempre più aggressivo con minacce inaudite rivolte all’indirizzo della coniuge che ha denunciato i fatti alla Squadra Mobile. Di seguito alle indagini, il Pubblico Ministero, lette le testimonianze e la denuncia della vittima, ha richiesto al Gip la misura cautelare. Ieri i poliziotti hanno condotto l’uomo in carcere a disposizione dell’A.G.

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Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Cronaca

Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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