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Politica

Proteste contro il sistema sanitario

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Palermo – “La manifestazione di oggi di CGIL Sicilia e Partito Democratico mostra sensibilità al tema dell’inefficienza del sistema sanitario in Sicilia ed alla necessità del suo potenziamento.

È assolutamente necessario stare dalla parte dei cittadini che ogni giorno subiscono ritardi e disservizi. Anche per questa ragione abbiamo invitato gli stessi soggetti e le rappresentanze politiche alternative alle destre di Schifani e Meloni, alla grande manifestazione ‘Sanità X tutti’ che stiamo organizzando a Palermo per il 15 giugno. Ci aspettiamo una massiccia partecipazione da parte della cittadinanza e di tutti quei soggetti che a vario titolo ritengono inderogabile un totale cambio di passo sulla gestione sanità nella nostra regione”. 

Lo dichiara il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente dell’ARS Nuccio Di Paola, a proposito della grande manifestazione denominata “Sanità X tutti” in programma a Palermo il 15 giugno.

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Flash news

Pepe (F.I.) fa il mea culpa e auspica pace e una guida competente per il partito gelese

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Scontro interno in Forza Italia: interviene anche il commissario cittadino Enzo Pepe che non si preoccupa delle divergenze di vedute su alcune questioni politiche che riguardano la città. Le rituene normali. Anzi la vivacità del dibattito all’interno di un partito é sinonimo di democrazia e pluralismo.

“Naturalmente tutto questo dovrebbe rimanere nel chiuso delle mura del partito stesso, fare passare messaggi di divisioni non giova alla causa politica”- puntualizza il dott.Pepe.

“Forza Italia alle scorse elezioni comunali ha dimostrato di essere la prima forza politica, grazie al fatto che abbiamo candidato persone di esperienza e competenza, anche se c’é stata una grande competizione tra i vari candidati,si è risolto tutto con il massimo rispetto tra loro.
In qualche modo, anch’io faccio il mea culpa, probabilmente non dedico il tempo necessario al partito, per poter fare confrontare le varie anime del partito.
La prossima settimana faremo un incontro con il coordinatore provinciale on Michele Mancuso”- aggiunge.


“Io per i miei molteplici impegni professionali,al prossimo congresso cittadino non mi candido alla segreteria del partito. Auspicherei che venisse candidato un uomo di esperienza, che abbia competenza amministrativa e che dedichi il tempo necessario al partito affinché si continui ad essere la prima forza politica a Gela.”- conclude.

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L’on.Mancuso lancia l’ultimatum agli azzurri gelesi:”è vietato il fuoco amico.Chi non ci sta,vada via”

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“Ora basta.Vietato il fuoco amico e chi non ci sta può andare via.Invito tutti a cambiare atteggiamento perché queste continue contrapposizioni, queste inutili beghe rischiano di non rendere attrattivo un partito come Forza Italia che in provincia di Caltanissetta vanta percentuali da record e continua a crescere. Anche a Gela deve esserci una classe dirigente responsabile, attiva ed inclusiva.Basta con gli scontri”: il coordinatore provinciale di Forza Italia Michele Mancuso si è stufato di vedere il partito gelese alle prese con lo scontro verbale a distanza tra il consigliere Antonino Biundo da una parte e i dirigenti Gnoffo e Cirignotta dall’altra.

Aveva raccomandato ai litiganti toni bassi in attesa del congresso cittadino. Ma nulla da fare.Continuano a scontrarsi. E il deputato dice stop.”Forza Italia sta ottenendo risultati da record. Ha conquistato la guida della Provincia, cosa che è un bene pure per Gela- dice il deputato- e i forzisti gelesi che fanno? Litigano per nulla.Nella mia carriera politica ho avuto tanti nemici interni ed esterno oltre che tanti amici.Ma mai mi sono scagliato così contro i miei nemici.Mai ho usato il fuoco amico. Ho combattuto con le armi del dialogo interno, composto e mai dannoso per il partito. Mi aspetto lo stesso dalla mia classe dirigente”.

“Gela per me è prioritaria e importante- aggiunge- con il commissario cittadino organizzerò un incontro per prepararci serenamente al congresso.Ma chi vuole stare in questo partito deve essere accogliente, deve saper rispettare chi la pensa diversamente, deve saper dialogare e ascoltare. Troverò una soluzione a questa situazione ma da oggi chi continua con questo atteggiamento deve sapere che può andare via perché non ha i requisiti per stare in un partito che ha tanti obiettivi importanti ancora da raggiungere e impegni presi con gli elettori da rispettare.Non c’è spazio e tempo per lo scontro interno. Nel partito gelese vecchi dirigenti e nuovi arrivi devono trovare nell’azionec politica le ragioni dello stare insieme”

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Il congresso carbonaro del PD gelese che decide di non decidere

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Un congresso cittadino così in sordina non si è mai visto nella storia del PD. Nessun comunicato per renderlo noto alla città, nessun invito agli organi di informazione.Silenzio assoluto. Per certi versi imbarazzante.

Al tavolo della presidenza, nella sede del partito, l’ex assessore Viviana Altamore che ha aderito da qualche mese dopo la fine della sua esperienza nel governo Di Stefano. Un assaggio di un’eventuale candidatura alle Regionali spostando Peppe Di Cristina alle Nazionali con la garanzia dell’ex ministro De Micheli? È tutto in divenire.

Al congresso carbonaro riferiscono che non c’erano i consiglieri Gaetano Orlando, Lorena Alabiso e Maria Grazia Fasciana cioè mezzo gruppo consiliare. Assenze pesanti. Così come sarà sembrata pesante la presenza dell’ex segretario ed oggi amministratore della Ghelas Guido Siragusa.È noto a tutti che nel gruppo consiliare c’è chi reclama le sue dimissioni per fare spazio ad un amministratore gradito a chi oggi è al timone del partito.

Un congresso senza storia, gattopardesco un cui si è deciso di affidare il timone al commissario l’ex deputato Giuseppe Arancio con la consapevolezza che potrà svolgere l’incarico per pochi mesi. Ancora un sacrificio per il partito è stato chiesto all’ex deputato. Presidente è la giovane Francesca Miano seconda dei non eletti in consiglio. Fino a pochi giorni fa doveva essere Giovanni Ferro il segretario dell’unità e della pace. Ma l’esito del congresso ha dimostrato che sono venute meno quelle condizioni e i Dem hanno scelto la soluzione dei gattopardi. Un congresso farsa che la dice lunga sul fatto che nel partito sotto il tappeto ci sono quintali di polvere.

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