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Al Museo dei relitti greci visita degli operatori della casa di produzione del documentario “Shipwrecks of Sicily” per la regia di Martin Scorsese

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Un’altra prospettiva per Gela. La sua immagine greca è destinata a varcare i confini dell’Italia, come 2700 anni fa. Non solo i servizi televisivi di network e giornalisti free lance.

Al Museo dei relitti greci, cosi come è stato ribattezzato, qualche girno fa, previa autorizzazione del Direttore Donatella Giunta, c’e’ stata la visita degli operatori della casa di produzione del documentario “Shipwrecks of Sicily” per la regia di Martin Scorsese. Eccoli nella foto con il rappresentante della Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta, arch Filippo Ciancimino e i professionisti dipendenti del Parco Archeologico dott.ri Salvatore Burgio e Antonino Ristagno.

Un’estate italiana della quale il regista ottantunenne si sarebbe mostrato entusiasta e “grato alla Sicilia e ai siciliani per l’accoglienza che mi hanno riservato, ancora una volta“. “Questo progetto non sarebbe stato possibile senza l’incredibile aiuto dei siciliani, e siamo commossi dal cuore e dall’accoglienza di questa gente“, sono state le parole di Scorsese, convinto di poter “svelare qualcosa di sconosciuto al pubblico” con il suo progetto sugli antichi relitti greci e romani.

Un progetto coprodotto dall’assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana, da “Sikelia Productions” dello stesso Scorsese, da Sunk Costs Producions, Chad A. Verdi e LBI Entertainment, e basato sulla ricerca della Briggs, professoressa statunitense e ricercatrice presso la Cranfield University in Inghilterra specializzata in archeologia terrestre e subacquea e nella ricostruzione delle storie marinaresche del mondo antico. E per il quale il regista ha recentemente visitato dei tesori da includere nel doc – che potrebbe uscire il prossimo anno, a maggio – insieme agli esperti subacquei della Soprintendenza del Mare, con i quali ha collaborato sull’Isola di Ustica

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Rendiconto 2024: per l’approvazione la Regione commissaria 15 Comuni nisseni e il Libero Consorzio

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Sono 176 i Comuni siciliani commissariati dalla Regione perché non hanno ancora approvato il rendiconto di gestione per l’anno 2024. Un dato ancora alto ma comunque in calo del 25,42% rispetto allo scorso anno, quando i Comuni oggetto di questo provvedimento, con la stessa motivazione, furono 236. Per l’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, la riduzione rappresenta «il segnale di una crescente attenzione e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, pur nella consapevolezza che il percorso verso la piena regolarità richiede un impegno continuo. L’andamento è incoraggiante e riflette l’efficacia delle nostre azioni di vigilanza e l’impegno prodigato nel dialogo costante con le amministrazioni locali».

I Comuni commissariati sono 26 nella provincia di Agrigento, 15 a Caltanissetta, 28 a Catania, 10 a Enna, 40 a Messina, 34 a Palermo, 3 a Ragusa, 7 a Siracusa e 13 a Trapani. Commissariati anche i Liberi consorzi di Caltanissetta ed Enna e le Città Metropolitane di Catania, Messina e Palermo.

L’assessore Messina ha firmato i decreti che nominano i commissari ad acta per i Comuni inadempienti. Si tratta di funzionari, provenienti dal servizio ispettivo del dipartimento delle Autonomie locali, che avranno il compito di verificare la persistenza dell’inottemperanza e, successivamente, di agire con la massima celerità per assicurare l’approvazione degli strumenti finanziari. La loro azione è sostitutiva delle funzioni degli organismi inadempienti e continuerà fino all’approvazione finale da parte dei rispettivi consigli comunali.

«Il rendiconto di gestione è uno strumento essenziale – sottolinea l’assessore – Non è solo un obbligo normativo, ma la base per la verifica e la trasparenza dell’azione amministrativa di ogni Comune. La legge fissa scadenze precise proprio per garantire la massima chiarezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Il commissariamento è un intervento sostitutivo necessario della Regione, adottato come ultima ratio, dopo aver esaurito ogni tentativo di sollecito. Il nostro obiettivo è garantire la regolarità contabile e la tutela degli interessi dei cittadini, supportando gli enti nel rispetto delle norme e in un’ottica di miglioramento continuo».

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Perrotta e Mulè sostituiscono pennone e bandiera a piazza Martiri

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Giorni fa, alla stele delle Medaglie d’Oro in Piazza Martiri delle Libertà a Gela, è stato sostituito il pennone con uno più lungo di 6 metri; oltre a ciò è stata anche posizionata una bandiera più grande. L’iniziativa è di Emanuele Perrotta e del prof Nuccio Mulè.


“Adesso spetta al Comune di Gela – dice il prof.Mulè- rimettere a posto il monumento con la sostituzione di diverse lastre di marmo, la riproposizione delle scritte dei nominativi delle Medaglie d’Oro e la pulizia della piazzetta compreso il taglio della parte alta degli alberi ivi piantumati. E se fosse possibile anche la targa, in particolare la M puntata da completare con la scritta “Martiri”, ad evitare che venga letta diversamente”

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Italia nostra su incendi:”serve una maggiore consapevolezza ambientale”

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Italia Nostra Sicilia, con il presidente regionale Leandro Jannj, interviene sugli incendi di ieri in varie riserve siciliane e sottolinea ancora una volta la necessità di provvedimenti seri, rigorosi, l’applicazione delle norme e l’uso di strumenti nuovi ed efficaci.

Bruciano dunque le Riserve naturali della Sughereta di Niscemi, dello Zingaro, di Monte Capodarso e Valle dell’Imera, di Monte Cofano, di Cava Grande del Cassibile e tante altre. Va a fuoco il nostro prezioso patrimonio paesaggistico, naturalistico e di biodiversità e si spengono, amaramente, le speranze per una Sicilia diversa.Oltre alle consuete, inascoltate richieste su un maggiore presidio e controllo dei territori, su sanzioni e pene più severe, Italia Nostra Sicilia sottolinea l’importanza di qualificare il settore forestale e superare l’assenza di pianificazione e programmazione, rendendo obbligatoria la redazione dei piani di gestione forestale. Riteniamo necessaria anche una maggiore presenza dei Carabinieri Forestali in Sicilia”.

“Ed è importante, fondamentale, una maggiore consapevolezza ambientale, e dunque un maggiore controllo pubblico, sociale sul fenomeno dei roghi e sul riscaldamento globale. Pertanto, è necessario avviare un’ampia campagna formativa e informativa, attivando collaborazioni con le associazioni di volontariato, con i cittadini, con chi vive e opera sul territorio”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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