Di passi in avanti il Gela ne ha fatti diversi in questa stagione. Il primo quando ha dovuto rimettersi in corsa per il primo posto dopo un inizio di campionato con risultati altalenanti, non in linea con le aspettative. Il secondo quando ha dovuto ricreare entusiasmo ed energie nuove in vista dei playoff. Adesso manca l’ultimo, quello decisivo.

Perché il Gela questa finale dei playoff di Eccellenza la voleva e l’ha ottenuta con pieno merito, dopo essersi qualificata come prima squadra in Italia ai playoff nazionali della categoria. Ha superato il Venafro in semifinale in scioltezza, adesso si gioca sui 180 minuti la promozione in Serie D nel doppio confronto contro il Canosa. Domani alle 16:30 allo stadio San Sabino la gara di andata.

I biancazzurri sono partiti ieri per questa lunga trasferta e oggi pomeriggio effettueranno la seduta di rifinitura ad Andria. Mister Gaspare Cacciola ha tutti i suoi effettivi a disposizione, compreso Arcidiacono tenuto precauzionalmente a riposo per un guaio muscolare nella gara di Venafro. Non ci sarà soltanto il terzo portiere Bottino per un problema al polso. Per il resto squadra al gran completo.

L’entusiasmo è grande ma c’è altrettanto grande consapevolezza dell’importanza della gara, che sarà fondamentale soprattutto in vista del ritorno in programma al “Presti”. A Canosa ci saranno, come sempre, tanti tifosi gelesi a sostenere Gambuzza e compagni. Ma se ne prevedono tanti anche al maxischermo allestito dal Comune a Macchitella, dove sarà possibile seguire la sfida e unirsi ai cuori biancazzurri che battono all’unisono per realizzare un “sogno”.

Il momento è arrivato. Ed è quello decisivo. Domani alle 18 l’Albert Nuova Città di Gela scenderà in campo nella finale d’andata dei playoff di Serie C femminile alla palestra “Pitagora”, nella tana della Smile Original Kondor. Un incrocio che si ripropone tra due formazioni che si sono già sfidate nella regular season: le etnee sono arrivate seconde a dieci punti dalle gelesi, che hanno vinto entrambe le sfide al tie-break.

«È una squadra che conosciamo bene, l’abbiamo affrontata due volte – dice coach Massimo Bonaccorso – ma sono state due partite molto tirate ed equilibrate, siamo stati messi in difficoltà. Lo scorso anno l’Original Kondor ha disputato i playoff e quest’anno ci sta riprovando. Le finali sono partite a parte, non c’entrano niente col campionato, si azzerano tutti i valori».

Dopo la bellissima vittoria in rimonta nella semifinale contro Palermo, c’è grande fiducia e consapevolezza dei propri mezzi in casa giallorossa. Vincere non sarà facile, ma vorrebbe dire indirizzare sui binari giusti il doppio confronto.

«Sarà il primo tempo di una sfida che si concluderà poi il 15 giugno, la partita in sé non decide nulla ma è chiaro che indirizzerà in termini di valore percentuale l’esito conclusivo. Sarà importante fare bene e portare a casa un risultato positivo, ci siamo preparati bene e contiamo di mostrarlo in campo. Anche domani avremo tanto pubblico al nostro fianco e sappiamo che sono le ultime due battaglie: speriamo – conclude Bonaccorso – di vincere la “guerra”».

Sarà un lungo viaggio quello che il Gela effettuerà per raggiungere Canosa di Puglia, dove domenica allo stadio San Sabino si giocherà la sfida contro i padroni di casa del Canosa che vale l’andata della finale nazionale dei playoff di Eccellenza. Domani la partenza dei biancazzurri, poi sabato la rifinitura in modo tale da smaltire le tossine del lungo percorso in pullman.

Sarà di fatto lo stesso copione della trasferta di Venafro. Quella in terra pugliese è l’ultima gara esterna di una lunga stagione ormai cominciata quasi un anno fa, finalmente vicina al proprio epilogo. E la squadra di mister Gaspare Cacciola vuole “mettere le mani” sull’obiettivo dichiarato già la scorsa estate.

Mancano gli ultimi due sforzi: il primo, quello di domenica, è fondamentale per indirizzare il doppio confronto sui binari giusti in vista del ritorno. Che il Gela giocherà a casa propria. Sarà importante l’approccio, i gelesi troveranno un ambiente caldo al San Sabino ma non mancheranno i sostenitori del “Delfino” biancazzurro.