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CNA su incendi:”subito un protocollo di emergenza”

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La Sicilia brucia ancora. Gli incendi che in queste ore stanno devastando tante zone dell’Isola stanno distruggendo non solo l’ambiente, ma anche l’economia, il lavoro e l’immagine internazionale della nostra regione. Un problema annoso, che si ripete ogni estate, e rispetto al quale la politica continua a dimostrarsi incapace di trovare soluzioni strutturali.  

“Non possiamo più assistere inerti a questa catastrofe annunciata – dichiarano il presidente della CNA Sicilia, Filippo Scivoli, e il segretario, Piero Giglione. I roghi stanno mandando in fumo ettari di boschi, coltivazioni e attività produttive, con danni incalcolabili per l’ecosistema e per l’economia dei territori colpiti. Chiediamo con urgenza l’attivazione di un protocollo di emergenza regionale che coinvolga tutti gli attori istituzionali, le forze dell’ordine, i volontari e le associazioni di categoria per prevenire e contrastare con efficacia questa piaga”.  

La CNA Sicilia sottolinea come gli incendi rappresentino un duplice attacco al futuro della regione: da un lato, distruggono la biodiversità e il patrimonio naturalistico, dall’altro, danneggiano gravemente le imprese agricole, artigiane e turistiche, già in difficoltà dopo le crisi degli ultimi anni. “Ogni ettaro divorato dalle fiamme – proseguono Scivoli e Giglione – significa meno posti di lavoro, meno reddito per le famiglie e un ulteriore colpo alla reputazione della Sicilia, che rischia di essere associata all’immagine di un territorio insicuro e abbandonato a se stesso”.

Per questo, la CNA Sicilia avanza proposte concrete: potenziamento delle squadre antincendio con mezzi e risorse adeguati, anche attraverso fondi europei; piano di sorveglianza integrato con tecnologie avanzate per individuare i focolai in tempo reale; sanzioni severe per chi appicca il fuoco e bonifiche immediate delle aree colpite; sostegno economico per le imprese danneggiate, con procedure burocratiche semplificate.  

“Non possiamo permettere – concludono i rappresentanti della CNA – che il futuro della nostra terra venga compromesso dalla miopia e dall’inefficienza. Chiediamo alle istituzioni regionali e nazionali di assumersi finalmente le proprie responsabilità e di agire subito, prima che sia troppo tardi”.

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Rendiconto 2024: per l’approvazione la Regione commissaria 15 Comuni nisseni e il Libero Consorzio

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Sono 176 i Comuni siciliani commissariati dalla Regione perché non hanno ancora approvato il rendiconto di gestione per l’anno 2024. Un dato ancora alto ma comunque in calo del 25,42% rispetto allo scorso anno, quando i Comuni oggetto di questo provvedimento, con la stessa motivazione, furono 236. Per l’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, la riduzione rappresenta «il segnale di una crescente attenzione e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, pur nella consapevolezza che il percorso verso la piena regolarità richiede un impegno continuo. L’andamento è incoraggiante e riflette l’efficacia delle nostre azioni di vigilanza e l’impegno prodigato nel dialogo costante con le amministrazioni locali».

I Comuni commissariati sono 26 nella provincia di Agrigento, 15 a Caltanissetta, 28 a Catania, 10 a Enna, 40 a Messina, 34 a Palermo, 3 a Ragusa, 7 a Siracusa e 13 a Trapani. Commissariati anche i Liberi consorzi di Caltanissetta ed Enna e le Città Metropolitane di Catania, Messina e Palermo.

L’assessore Messina ha firmato i decreti che nominano i commissari ad acta per i Comuni inadempienti. Si tratta di funzionari, provenienti dal servizio ispettivo del dipartimento delle Autonomie locali, che avranno il compito di verificare la persistenza dell’inottemperanza e, successivamente, di agire con la massima celerità per assicurare l’approvazione degli strumenti finanziari. La loro azione è sostitutiva delle funzioni degli organismi inadempienti e continuerà fino all’approvazione finale da parte dei rispettivi consigli comunali.

«Il rendiconto di gestione è uno strumento essenziale – sottolinea l’assessore – Non è solo un obbligo normativo, ma la base per la verifica e la trasparenza dell’azione amministrativa di ogni Comune. La legge fissa scadenze precise proprio per garantire la massima chiarezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Il commissariamento è un intervento sostitutivo necessario della Regione, adottato come ultima ratio, dopo aver esaurito ogni tentativo di sollecito. Il nostro obiettivo è garantire la regolarità contabile e la tutela degli interessi dei cittadini, supportando gli enti nel rispetto delle norme e in un’ottica di miglioramento continuo».

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Perrotta e Mulè sostituiscono pennone e bandiera a piazza Martiri

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Giorni fa, alla stele delle Medaglie d’Oro in Piazza Martiri delle Libertà a Gela, è stato sostituito il pennone con uno più lungo di 6 metri; oltre a ciò è stata anche posizionata una bandiera più grande. L’iniziativa è di Emanuele Perrotta e del prof Nuccio Mulè.


“Adesso spetta al Comune di Gela – dice il prof.Mulè- rimettere a posto il monumento con la sostituzione di diverse lastre di marmo, la riproposizione delle scritte dei nominativi delle Medaglie d’Oro e la pulizia della piazzetta compreso il taglio della parte alta degli alberi ivi piantumati. E se fosse possibile anche la targa, in particolare la M puntata da completare con la scritta “Martiri”, ad evitare che venga letta diversamente”

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Italia nostra su incendi:”serve una maggiore consapevolezza ambientale”

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Italia Nostra Sicilia, con il presidente regionale Leandro Jannj, interviene sugli incendi di ieri in varie riserve siciliane e sottolinea ancora una volta la necessità di provvedimenti seri, rigorosi, l’applicazione delle norme e l’uso di strumenti nuovi ed efficaci.

Bruciano dunque le Riserve naturali della Sughereta di Niscemi, dello Zingaro, di Monte Capodarso e Valle dell’Imera, di Monte Cofano, di Cava Grande del Cassibile e tante altre. Va a fuoco il nostro prezioso patrimonio paesaggistico, naturalistico e di biodiversità e si spengono, amaramente, le speranze per una Sicilia diversa.Oltre alle consuete, inascoltate richieste su un maggiore presidio e controllo dei territori, su sanzioni e pene più severe, Italia Nostra Sicilia sottolinea l’importanza di qualificare il settore forestale e superare l’assenza di pianificazione e programmazione, rendendo obbligatoria la redazione dei piani di gestione forestale. Riteniamo necessaria anche una maggiore presenza dei Carabinieri Forestali in Sicilia”.

“Ed è importante, fondamentale, una maggiore consapevolezza ambientale, e dunque un maggiore controllo pubblico, sociale sul fenomeno dei roghi e sul riscaldamento globale. Pertanto, è necessario avviare un’ampia campagna formativa e informativa, attivando collaborazioni con le associazioni di volontariato, con i cittadini, con chi vive e opera sul territorio”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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