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“Sindaco, vuoi la città più pulita? Perché non attivi i Puc?”

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Alla commissione sanità che lamentava la scarsa igiene e pulizia della città il sindaco Lucio Greco ha detto che  non c’ è soluzione perché soldi per i servizi aggiuntivi alla Tekra non se ne possono dare e la Ghelas non ha personale. Bisogna aspettare il nuovo servizio dei rifiuti.

Ma il presidente della stessa commissione, l”indipendente Saro Trainito con un’interrogazione depositata ieri gli chiede per quale motivo il Comune non ha attivato i Puc cioè i progetti utili alla collettività che darebbero al Comune la possibilità di impiegare per otto ore al giorno nella pulizia della città e nelle manutenzioni i percettori del reddito minimo di inserimento.

 “In città sono oltre 1.000 le persone che percepiscono il reddito minimo d’inserimento senza lavorare – dice consigliere indipendente- non capisco perché il Comune si priva della possibilità di avere squadre di intervento per rendere più pulita e decorosa la città nelle more che di affidi il nuovo appalto”.

In coda all’interrogazione il consigliere scrive che si rivolge al sindaco perché in città non c’è la Giunta municipale e non sa a chi rivolgersi per affrontare la soluzione dei vari problemi della città. Un post it dunque su un crisi che si sta trascinando troppo a lungo.

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Cucina

Luce nel piatto: “Carpaccio di tonno, agrumi e ponzu per un’eleganza estiva”

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Se volete fare i fighi con i vostri ospiti con una ricetta semplice, dal grande impatto estetico e dal gusto super piacevole vi consiglio una delle mie molteplici versioni di crudo di tonno. Premessa doverosa: per mangiare il tonno crudo ci serve un pesce che sia stato abbattuto freschissimo, per non correre inutili rischi per la salute.

Affettate sottilmente il vostro tonno a carpaccio e disponetelo in un piatto. Pelate a vivo delle arance e mettete a scaricare l’effetto lacrimogeno di una cipolla rossa lasciandola in ammollo in una salamoia preparata con acqua, aceto e sale, per una buona mezz’ora. Componete sul carpaccio la vostra insalata di arance con gli spicchi dell’agrume, le fettine sottili di cipolla marinata, delle olive taggiasche e delle foglioline di prezzemolo. Condite il tutto con olio evo, sale e pepe nero. E fin qui il vostro carpaccio non fa una grinza.

Ma non abbiamo finito, accompagniamo il carpaccio con della salsa ponzu, per conferire un sapore più esotico e ricercato. Vi servirà una tazzina di mirin, una tazzina di succo di limone e arancia assieme, due tazzine di salsa di soia, un cucchiaio di zucchero ed una grattugiata di scorza degli stessi agrumi. Si realizza così: portate a bollore il mirin, fate evaporare la parte alcolica e sciogliete lo zucchero. Aggiungete la soia e fuori dal fuoco gli agrumi. Mescolate e fate raffreddare. Così avrete messo nel piatto la tradizione locale dell’insalata di arance e un tocco giapponese del tonno in salsa ponzu. Un bel mix di culture. Adoro le contaminazioni culturali in cucina. E voi?

Chef Totò Catania

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Pepe (F.I.) fa il mea culpa e auspica pace e una guida competente per il partito gelese

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Scontro interno in Forza Italia: interviene anche il commissario cittadino Enzo Pepe che non si preoccupa delle divergenze di vedute su alcune questioni politiche che riguardano la città. Le rituene normali. Anzi la vivacità del dibattito all’interno di un partito é sinonimo di democrazia e pluralismo.

“Naturalmente tutto questo dovrebbe rimanere nel chiuso delle mura del partito stesso, fare passare messaggi di divisioni non giova alla causa politica”- puntualizza il dott.Pepe.

“Forza Italia alle scorse elezioni comunali ha dimostrato di essere la prima forza politica, grazie al fatto che abbiamo candidato persone di esperienza e competenza, anche se c’é stata una grande competizione tra i vari candidati,si è risolto tutto con il massimo rispetto tra loro.
In qualche modo, anch’io faccio il mea culpa, probabilmente non dedico il tempo necessario al partito, per poter fare confrontare le varie anime del partito.
La prossima settimana faremo un incontro con il coordinatore provinciale on Michele Mancuso”- aggiunge.


“Io per i miei molteplici impegni professionali,al prossimo congresso cittadino non mi candido alla segreteria del partito. Auspicherei che venisse candidato un uomo di esperienza, che abbia competenza amministrativa e che dedichi il tempo necessario al partito affinché si continui ad essere la prima forza politica a Gela.”- conclude.

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L’on.Mancuso lancia l’ultimatum agli azzurri gelesi:”è vietato il fuoco amico.Chi non ci sta,vada via”

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“Ora basta.Vietato il fuoco amico e chi non ci sta può andare via.Invito tutti a cambiare atteggiamento perché queste continue contrapposizioni, queste inutili beghe rischiano di non rendere attrattivo un partito come Forza Italia che in provincia di Caltanissetta vanta percentuali da record e continua a crescere. Anche a Gela deve esserci una classe dirigente responsabile, attiva ed inclusiva.Basta con gli scontri”: il coordinatore provinciale di Forza Italia Michele Mancuso si è stufato di vedere il partito gelese alle prese con lo scontro verbale a distanza tra il consigliere Antonino Biundo da una parte e i dirigenti Gnoffo e Cirignotta dall’altra.

Aveva raccomandato ai litiganti toni bassi in attesa del congresso cittadino. Ma nulla da fare.Continuano a scontrarsi. E il deputato dice stop.”Forza Italia sta ottenendo risultati da record. Ha conquistato la guida della Provincia, cosa che è un bene pure per Gela- dice il deputato- e i forzisti gelesi che fanno? Litigano per nulla.Nella mia carriera politica ho avuto tanti nemici interni ed esterno oltre che tanti amici.Ma mai mi sono scagliato così contro i miei nemici.Mai ho usato il fuoco amico. Ho combattuto con le armi del dialogo interno, composto e mai dannoso per il partito. Mi aspetto lo stesso dalla mia classe dirigente”.

“Gela per me è prioritaria e importante- aggiunge- con il commissario cittadino organizzerò un incontro per prepararci serenamente al congresso.Ma chi vuole stare in questo partito deve essere accogliente, deve saper rispettare chi la pensa diversamente, deve saper dialogare e ascoltare. Troverò una soluzione a questa situazione ma da oggi chi continua con questo atteggiamento deve sapere che può andare via perché non ha i requisiti per stare in un partito che ha tanti obiettivi importanti ancora da raggiungere e impegni presi con gli elettori da rispettare.Non c’è spazio e tempo per lo scontro interno. Nel partito gelese vecchi dirigenti e nuovi arrivi devono trovare nell’azionec politica le ragioni dello stare insieme”

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