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Il presidente regionale Trainito dice no alla Riforma delle Camere di Commercio siciliane

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La riforma delle Camere di Commercio siciliane non piace alla dirigenza regionale rappresentata d Presidente Francesco Trainito che chiama in causa il Presidente della Regione, il presidente dell’Ars ed la deputazione di fronte allo scioglimento della Camera di commercio sud est.

“Apprendiamo con grande preoccupazione -scrive Trainito – nel silenzio da parte dei vertici della Regione Siciliana, della scelta scellerata di scioglimento della Camera di
Commercio del Sud-Est, ovvero, del distacco delle CCIAA di Siracusa e Ragusa da quella di Catania ed associandole a quelle delle province di Caltanissetta,
Agrigento e Trapani. Una scelta, verosimilmente, non dovuta ad una “nuova
visione”, ma legata solo alle ambizioni di qualche deputato in cerca di visibilità e
potere. La nuova CCIAA, che vede accorpate le CCIAA di Trapani, Agrigento,
Caltanissetta, Ragusa e Siracusa, distanti non solo geograficamente, ma anche
dal punto di vista economico e sociale, in barba alle esigenze delle imprese
Siciliane, risulta incomprensibile
Ascom Sicilia prende le distanze dall’emendamento al decreto ‘Sostegni-bis’.
Le camere di commercio sono espressione del mondo imprenditoriale per il quale
rappresentano un reale punto di riferimento dei territori.
L’eventuale nuova Camera a cinque, consegnerebbe la sede legale dell’ente a
Trapani, distante 350 chilometri da Ragusa e da Siracusa, scontentando di fatto
tutti e cinque i territori.
Ci appelliamo, pertanto, al buon senso di quella parte politica che, lavorando
solo per gli interessi della Sicilia e dei siciliani, si faccia promotrice di un leale
confronto con le imprese, le associazioni datoriali e tutti gli attori principali della
vita economica delle imprese, per arrivare a una soluzione condivisa da tutto il
sistema imprenditoriale.

Siamo sconcertati dal sistema dei commissariamenti, utilizzato da coloro i
quali, non potendo democraticamente guidare le CCIAA, pensano di nominare i
commissari. Già il Governo Crocetta, in maniera sciagurata, aveva commissariato
le Province, il risultato è davanti gli occhi di tutti, “amici” a guidare gli enti e
servizi zero, basta vedere la situazione degli edifici scolasti e delle strade provinciali.
Qualunque decisione dovesse essere presa, pretendiamo, come si fa nel
sistema elettorale, che gli effetti si abbiano solo ed esclusivamente alla scadenza
naturale degli enti, diversamente dovremo pensare che ciò serve ad altro …
Saremo attenti a tutto quello che succederà nei prossimi giorni, denunciando qualunque attività sospetta, facendone memoria, per noi e per le
nostre imprese, per il momento in cui gli stessi soggetti verranno a cercarci in
campagna elettorale”.

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Attualità

La Giunta delibera 20 stalli di sosta a pagamento in piazza Calvario

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Venti stalli di sosta a pagamento a piazza Calvario. È stabilito in una delibera di Giunta approvata all’unanimità nei giorni scorsi.

Nell’accordo scritto tra la ditta Ecoparking e il Comune erano previsti 20 stalli al Lungomare che sono stati eliminati per consegnare gli stalli sempre al Lungomare alla Capitaneria di Porto.

Il sindaco ha individuato piazza Calvario come luogo per compensare la ditta con i 20 stalli che mancano al Lungomare.

In piazza Calvario la sosta costerà come al centro storico 1 euro l’ora, 3 euro mezza giornata, 6 euro al giorno e 30 euro l’abbonamento mensile.

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Oggi la festa dedicata a San Giuseppe lavoratore

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La Chiesa di Sant’Agostino in festa per la celebrazione della liturgia dedicata a San Giuseppe lavoratore. È in quella chiesa che se ne custodisce l’effige. Lì è stato celebrato il giubileo l’anno scorso.

Ecco il programma:

È il patrono dei Papà ma anche di falegnami, ebanisti e carpentieri. Si festeggia il 19 marzo ma Pio XII nel 1955 volle ricordare il patrono degli artigiani ed operai anche il 1 maggio, nel giorno della festa dei lavoratori. Nel Vangelo Gesù è chiamato il figlio del carpentiere e ricordare il Santo lavoratore in questo giorno significa per la Chuesa riconoscere la dignità del lavoro umano come dovere dell’uomo e prolungamento dell’opera del Creato.

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91),  Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91), Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

È il patrono dei papà ma anche di falegnami, ebanisti, carpentieri, senzatetto e persino dei Monti di Pietà e relativi prestiti su pegno. L’8 dicembre 1870, papa Pio IX lo ha proclamato Patrono della Chiesa universale. La festa solenne di San Giuseppe è il 19 marzo ma è molto festeggiato in campo liturgico e sociale anche il 1° maggio, festa del lavoro, quale patrono degli artigiani e degli operai, così proclamato da papa Pio XII. Giovanni XXIII gli affidò il Concilio Vaticano II mentre è uno dei Santi preferiti da papa Francesco che ha voluto inserire il suo nome nel Canone della messa.

Il suo culto ha raggiunto grande popolarità come dimostrano  anche le dichiarazioni di moltissime chiese relative alla presenza di sue reliquie. Nella chiesa di Notre-Dame di Parigi ci sarebbero gli anelli di fidanzamento, il suo e quello di Maria; Perugia possiederebbe il suo anello nuziale; nella chiesa parigina dei Foglianti si troverebbero i frammenti di una sua cintura. Ancora: ad Aquisgrana si espongono le fasce o calzari che avrebbero avvolto le sue gambe e i camaldolesi della chiesa di S. Maria degli Angeli in Firenze dichiarano di essere in possesso del suo bastone.

Il nome Giuseppe è di origine ebraica e sta a significare “Dio aggiunga”, estensivamente si può dire “aggiunto in famiglia”. Può essere che l’inizio sia avvenuto col nome del figlio di Giacobbe e Rachele, venduto per gelosia come schiavo dai fratelli. la sua popolarità è dovuto al fatto di essere stato il padre putativo di Gesù. Venerato in Oriente dal IV secolo e in Occidente poco prima dell’XI secolo, vale a dire da quando il suo culto cominciava a diffondersi tra i cristiani. Non vi è dubbio tuttavia che la fama di quel nome si rafforzò in Europa nell’Ottocento e nel Novecento.

San Giuseppe fu lo sposo di Maria, il capo della “Sacra famiglia” nella quale nacque per opera dello Spirito Santo, Gesù. E orientando la propria vita sulla traccia di alcuni sogni, nei quali gli angeli gli recavano i messaggi del Signore, incarnò un modello di paternità esemplare. Certamente non fu un assente. È vero, fu molto silenzioso, ma fino ai trent’anni della vita del Messia, fu sempre accanto al figlio con fede, obbedienza e disponibilità ad accettare i piani di Dio. Cominciò a scaldarlo nella povera culla della stalla, lo mise in salvo in Egitto quando fu necessario, si preoccupò nel cercarlo allorché dodicenne era “sparito’’ nel tempio, lo ebbe con sé nel lavoro di falegname, lo aiutò con Maria a crescere “in sapienza, età e grazia.

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Fondi Ue, al via selezione per 16 esperti di controllo

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Palermo – Servono 16 esperti per le attività di supporto ai controlli di secondo livello nell’ambito dei Programmi Fesr, Fse, Cte ed Eni dei cicli di Programmazione 2014-2020 e 2021-2027.

L’ufficio speciale Autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea della Regione Siciliana ha avviato la procedura per selezionarli.

Queste le figure professionali ricercate: un project manager nell’area controllo, undici assistenti senior nell’area controllo di cui un esperto statistico, due middle nell’area controllo e due junior nell’area controllo.

La scadenza del bando è fissata per il 10 maggio.

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