“Questa vigliacca tendenza atta alla distruzione e al deturpamento delle nostre bellezze ambientali e archeologiche fa male al cuore dei siciliani e alla Sicilia stessa. Siamo oltre il vandalismo, siamo davanti ad una perversione maniacale e grossolana, siamo davanti ad una spregiudicata ignoranza, un’ignoranza criminale. E, tutto ciò che è criminogeno, va condannato”. Lo dichiara il commissario regionale della Democrazia Cristiana nuova, Salvatore Cuffaro all’indomani dello sfregio alla Scala dei Turchi di Realmonte da parte di ignoti che hanno versato vernice e polvere rossa sulla marna bianca, imbrattando il bene candidato a divenire Patrimonio dell’Umanità Unesco. “Ritengo che queste ferite inflitte ai siciliani e alla nostra Terra siano bestemmia per tutti quei luoghi accarezzati dalla mano di Dio – prosegue -. La nostra scogliera di marna bianca mostrata “sanguinante” fa soffrire”. “Spero che le autorità competenti facciano alla svelta il loro lavoro trovando i responsabili di questo scempio e che ci si mobiliti prontamente al ripristino di un bene naturalistico e paesaggistico capace di appagare l’animo, divenendo – conclude – oggetto di meritata e degna contemplazione da parte di visitatori di tutto il mondo”.
Si sono autotassati, abbellendo tutta l’area con decorazioni, fiori, piante. Alcuni di loro, compresi dei bambini, si sono anche vestiti con costumi tipici del periodo greco. Ieri al quartiere Borgo, in occasione dell’inaugurazione del museo all’aperto di via Di Bartolo, i residenti hanno vissuta un’autentica giornata di festa.
Per loro, il sito rappresenta la rinascita di un luogo che per troppo tempo è stato abbandonato. «lI Borgo ritrova la sua dignità ed un’identità che si era persa – dice Paolo Giannone, residente e cittadino attivo che in questi anni ha seguito passo dopo passo i lavori -. Ci auguriamo che adesso si mantenga la cultura del bello».
Molto vicina ai cittadini del quartiere anche la community di Gela inside, presente ieri con Maria Grazia Incardona: «Speriamo in un effetto domino contagioso, il primo tassello per dare il via allo sviluppo della città». E stato un giorno di festa quello di ieri, all’insegna dell’inaugurazione di un importante sito culturale. La speranza è che per viverne un altro non debbano passare anni.
Un farmacista gelese ha visto dimezzare i suoi incassi a causa dei lavori in corso in viale Indipendenza . Si tratta della realizzazione di una rotinda finanziata con il Pnrr che rientra in un progetto di collegamento tra i porti di Gela e Licata.
I lavori in corso sono diventati un incubo per il dott.Angelo Salafia titolare della farmacia di via Argolide perchè da quando è stata chiusa la strada al transito veicolar i clienti non vanno più in quella farmacia. e il volume degli incassi della farmacia.
Per garantire l’accesso dei clienti alla farmacia che, lo ricordiamo, svolge un servizio pubblico e va tutelata, la soluzione scelta è stata quella di mettere in collegamento le aree attigue di due palazzine vicine alla farmacia smussato qualche angolo di marciapiedi e creando così una corsia di accesso alla sola farmacia.
“Lo hanno fatto ma non si sono preoccupati di mettere la giusta segnaletica – continua il farmacista Salafia- ma con la strada principale chiusa a monte la gente non viene lo stesso. La mia proposta è di consentire il transito veicolare a senso unico dato che lo spazio sul viale c’è. È l’unico modo per far sì che la gente passando si fermi e entri in farmacia. Ho chiesto più volte questo ma niente da fare. Oggi l’unico dato certo è che nella mia farmacia entrano solo i clienti fedeli che vivono nel quartiere. Tutti gli altri no e ho visto calare pesantemente il mio volume d’affari ad un livello insoportabile”. Ogni giorno il farmacista vede sempre meno clienti mentre di fronte lavorano solo 2 operai. E se , come si suppone, questi lavori dureranno fino ad ottobre allora per la farmacia si prospetta la chiusura.
” Spero che si adotti la giusta soluzione perchè c’è. Ma sono costretto a dare mandato ai miei legali di agire a tutela dei miei interessi – sottolinea- qualcuno dovrà risarcire i danni economici e non solo che sto patendo”.
L’Urologia di Gela si pone ai vertici nazionali non solo in termini di mobilità attiva ma anche dal punto di vista strutturale con un reparto completamente nuovo ed un confort di eccellenza per i pazienti.
Dato ormai consolidato è il flusso di pazienti provenienti da altre regioni d’Italia che scelgono la Sicilia non solo per le belle vacanze estive ma anche per una qualità sanitaria in controtendenza. È il caso dell’Unità Operativa di Urologia diretta dal Dr. Sebastiano Condorelli che con la sua equipe ha messo in atto una tecnica denominata Rezum per il trattamento mini-mini invasivo dell’ipertrofia prostatica benigna. Tale tecnica trova indicazione in tutti quei soggetti, anche giovani, affetti da disturbi urinari di tipo ostruttivo. Quei sintomi che talvolta sottovalutiamo come un flusso urinario lento e gocciolante, urinare spesso la notte, inizio stentato alla minzione finanche al blocco urinario. Il successo di tale tecnica consiste innanzitutto nel selezionare bene i pazienti a cui è possibile applicarla e poi la velocità di esecuzione, il breve ricovero e soprattutto l’alta percentuale di mantenere la propria attività sessuale la rendono certamente una metodica fortemente attrattiva oltre che rivoluzionaria. Anche per coloro le cui condizioni cliniche non dovessero permettere l’indicazione alla tecnica Rezum, la Direzione Strategica dell’ASP di Caltanissetta diretta dal Dr. Salvatore Lucio Ficarra ha provveduto all’acquisto di un nuovo Laser a luce verde (Green light Laser) che permette il trattamento di prostate di grosse dimensioni utilizzando una vaporizzazione ad elevata energia.
Con oltre 500 casi eseguiti dal 2019 ad oggi l’Unità Operativa di Gela si pone ai vertici nazionali non solo in termini di offerta sanitaria ma anche in termini di accoglienza e confort per gli utenti di un territorio molto vasto e ad alta incidenza di patologie neoplastiche.
“Abbiamo voluto investire sulla buona sanità nell’interesse dei nostri cittadini affinché non debbano necessariamente prendere il primo volo per essere curati altrove” – sottolinea Ficarra – e aggiunge: “Essere curati bene con professionalità e dedizione significa anche offrire un soggiorno dignitoso per cui abbiamo provveduto ad una totale ristrutturazione del reparto dalla pavimentazione alle luci a led, dai servizi igienici alla sostituzione degli infissi con vetro camera ed in particolare dotando l’Unità Operativa di una nuova sala operatoria dedicata alla piccola e media chirurgia al fine dello smaltimento più veloce delle liste d’attesa. Inoltre per far fronte alla ormai insostenibile carenza di personale abbiamo appena espletato un concorso pubblico per la copertura di 7 posti di dirigenti medici urologi per l’intera ASP pronti ad essere assunti”.
“Esprimiamo sincera gratitudine verso la nostra Direzione Strategica per l’attenzione dimostrata” – dice Condorelli – “Sono orgoglioso che assieme ai miei collaboratori medici ed infermieri riusciamo a dare un contributo tangibile ai nostri pazienti per alleviare le loro sofferenze nonostante le infinite difficoltà che il nostro lavoro, per definizione, ci pone ogni santo giorno”.