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Istituite le giornate del ricordo

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PALERMO 
– Ogni anno, l’11 marzo, si ricorderà ufficialmente la grande eruzione dell’Etna del 1669: lo ha deciso l’Assemblea regionale siciliana, che oggi ha approvato la legge presentata dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Jose Marano, che prevede anche una serie di interventi per la valorizzazione dell’evento storico nel territorio etneo, anche in chiave turistica. 

“L’avvenimento di 353 anni fa – commenta la deputata 5 Stelle – ebbe un impatto gigantesco sul territorio: la copiosa colata lavica cancellò o devastò diversi centri etnei (Misterbianco, Mascalucia, Belpasso, San Pietro Clarenza, Nicolosi) e stravolse l’assetto di Catania, ricoprendo il fossato cinquecentesco del castello Ursino e il ponte levatoio che collegava il castello alla piazza d’arme. Intorno a questa pagina di storia, la legge prevede di realizzare percorsi turistici, mostre permanenti, eventi tematici, parchi culturali e anche la creazione di un museo all’aperto lungo il ‘percorso delle lave’ dal Castello Ursino ai Monti Rossi”. 

“La legge – aggiunge Marano – vuole essere un ulteriore pungolo volto a valorizzare l’enorme potenziale turistico dell’Etna: basti pensare che dopo il riconoscimento del vulcano come patrimonio Unesco i flussi turistici sono aumentati enormemente. Questo è il segno che se comunichiamo bene e se organizziamo percorsi e servizi adeguati riusciremo a far crescere il turismo e quindi l’economia e il territorio. Dopo la pandemia, l’approvazione di questa legge è un viatico per ripartire e per tornare a creare lavoro. Ringrazio tutti i sindaci, le associazioni e gli appassionati che hanno contribuito alla stesura di questa legge, ed in particolare la Fondazione Monasterium Album di Misterbianco con la quale è nato il progetto”, conclude Marano, che sottolinea infine come “per una fortunata casualità, la legge sia stata approvata il 30 marzo, lo stesso giorno in cui 353 anni fa, durante la disastrosa eruzione, la lava era già arrivata nella mia Misterbianco. Leggo questa coincidenza come un  meraviglioso regalo alla nostra comunità che è legatissima al sito di Campanarazzu, anch’esso inserito nella legge”.

Messina avrà la sua Giornata della memoria per il terremoto del 1908. Oggi pomeriggio, i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana hanno approvato il disegno di legge presentato dal parlamentare del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca.
“Sono particolarmente contento ed orgoglioso per questo traguardo raggiunto – ha spiegato De Luca – e ringrazio i colleghi dell’Ars per aver contribuito con il loro appoggio. Non nascondo che avrei voluto condividere questa grande gioia con Franz Riccobono, ma il covid non ce lo ha consentito. Come ho avuto modo dire nel mio intervento finale, per onorare il ricordo e le battaglie sostenute dal nostro illustre concittadino scomparso recentemente, mi impegnerò affinché si realizzi presto una mostra permanente dedicata al terremoto nel nostro Museo, magari in una sezione le cui mura siano a lui dedicate. Lavorare per il recupero della nostra identità sarà il miglior modo per rendere il giusto riconoscimento a uno studioso che ben conosceva e rappresentava la messinesità” – ha concluso De Luca. 

Con l’approvazione della norma, ogni 28 dicembre la Regione Siciliana avrà il compito di promuovere, anche mediante la concessione del proprio patrocinio, l’organizzazione di cerimonie ed altre iniziative nonché di momenti di riflessione ed approfondimento sia nelle scuole di ogni ordine e grado sia nelle sedi istituzionali. Il Museo regionale di Messina si farà promotore di iniziative finalizzate ad una maggiore valorizzazione del ricordo del terremoto del 1908, in raccordo con l’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana.

In occasione della Giornata della Memoria sarà inoltre promossa anche la rievocazione della storia di grande solidarietà culturale internazionale che ha contraddistinto il soccorso ai superstiti nei giorni immediatamente successivi all’evento.

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Il Cdm delibera lo stato di emergenza per la siccità in Sicilia per 1 anno e stanzia 20 mln

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Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, come richiesto nei giorni scorsi dalla giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi. Alla riunione a Palazzo Chigi ha partecipato anche il presidente della Regione.

Il governo siciliano ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge.

Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata dal governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione.

Tra quelle di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre al revamping di una trentina di sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass.

Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio dei dissalatori di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di Trapani, operazioni che richiederanno tempi e procedure di gara più lunghe, non essendoci deroghe sostanziali in materia ambientale e di appalti sopra soglia comunitaria.

Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici negli uffici del Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino. I tavoli hanno individuato e selezionato gli interventi secondo priorità e poi procederanno al monitoraggio delle fasi realizzative. Inoltre, diverse riunioni sono già state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.

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Pubblicata la graduatoria del sostegno all’editoria

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Paletmo – Pubblicata la graduatoria definitiva (aggiornate con delibera del Comitato Fondo Sicilia del 29/04/2024) della misura a sostegno dell’editoria messa in campo dal Governo della Regione e gestita dall’Irfis. Sono stati 107 i beneficiari (divisi in quattro categorie diverse) ammessi al contributo da 2.06 milioni di euro complessivo, 12 le domande escluse per mancanza di requisiti. 

In particolare l’Irfis prevede di erogare le risorse entro maggio. La parte più consistente va all’editoria online che si aggiudica contributi per 1,01 milioni divisi tra 45 soggetti diversi. All’editoria cartacea non quotidiana saranno assegnati 80.214 euro divise in 7 posizioni diverse. Alle Tv contributi per 708 mila euro per 29 posizioni e alle Radio 269 mila euro per 26 posizioni diverse. 

Qui la pagina della misura con la graduatoria: https://www.irfis.it/editoria-2024 

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Mazzarino, parte il progetto “Città Nido” per il sostegno al mondo dell’infanzia

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Mazzarino – Si terrà domani, martedì 7 maggio, alle ore 16 presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, a Mazzarino, la presentazione del progetto “Città Nido – Poli integrati per l’infanzia”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Quattro i comuni coinvolti: Mazzarino, Gela, Niscemi e Butera.

Con il progetto “Città Nido – Poli integrati per l’infanzia” s’intende rafforzare l’offerta territoriale dei servizi all’infanzia attraverso la realizzazione e il potenziamento, presso tutti i comuni del Distretto Socio-Sanitario D9, di nuovi spazi dedicati ai più piccoli: dei veri e proprio poli integrati, luoghi di snodo tra istituzioni educative, famiglie, associazioni, servizi sociali.

La strategia complessiva dell’intervento prevede la rifunzionalizzazione di spazi pubblici per l’attivazione di nuovi servizi all’infanzia, pensati in un’ottica di sostenibilità economica e sociale futura grazie al coinvolgimento del terzo settore.

I dettagli relativi alle associazioni partner e agli interventi che verranno eseguiti nei territori saranno resi noti nel corso della presentazione

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