Seguici su:

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

“Nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra salute e lavoro o morire sul lavoro”

Pubblicato

il

No caro Sindaco non è una questioni di voti e non cambiamo idea.
“Il Lavoro” deve essere l’ossessione del Partito Democratico e di tutte le forze politiche e sociali che noi vorranno condideressero il Progetto e l’idea di Gela centro di attrazione turistica e di una impresa sana e sostenibile, per le sue straordinarie bellezze naturali che vanno valorizzate e incentivate. Il Lavoro soprattutto nei nostri territori perché nessuno deve restare indietro, ma non possiamo più accettare compromessi e soprattutto ultimatum “o così o non ci sarà occupazione”, poiché è falso fare queste affermazioni.

Noi non vogliamo più stuprare le bellezze naturali che ci circondano sarebbe una violenza inaccettabile.
Non cambiamo idea perché non ci convincono coloro che cambiano idea.

Non siamo contrari all’ inceneritore sul piano ideologico e pragmatico ma non capiamo perché ancora una volta debba essere a Gela che è già stata scippata dalle destre del governo regionale, derubata degli incentivi, di somme che avrebbero potuto dare una direzione di sviluppo diversa, nel rispetto della sua vocazione naturale e che noi riteniamo la migliore possibile poiché giusta e in equilibrio con il nostro patrimonio paesaggistico.
Questa area della Sicilia non può pagare un prezzo di impatto ambientale devastante.

Questa è una zona ad alto rischio ambientale, non esiste una viabilità adeguata e, quindi, non ci sono le condizioni per rendere meno impattante, nemmeno, il traffico veicolare.
Questo territorio ha già dato. Basta.
Non ci convincono le opinioni di parte e non riusciamo a capire perché si debba scegliere proprio Gela se dispone di un impianto di discarica che offre l’opportunità di uno smaltimento per tutto il suo territorio.
Non ci rassegniamo all’idea che a Gela si debbano bruciare i rifiuti di altri.
Condivido la riflessione di un caro amico:

“Nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra salute e lavoro o addirittura morire sul lavoro.
Il lavoro è la base della nostra Carta Costituzionale ma in Italia tra lavoro che manca e lavoro sottopagato sembra che nessuno se lo ricordi.
LAVORO ma anche SALUTE PER TUTTI! “
Non è per un pugno di voti e speriamo che nessuno svenda questo territorio per un pugno di posti di lavoro.

Peppe Di Cristina

Flash news

Mostra itinerante su Paolo Orsi non fa tappa a Gela

Pubblicato

il

Dal circolo gelese del Pli, riceviamo e

La notizia della inaugurazione della mostra itinerante in memoria di Paolo Orsi,induce sconcerto nell’ambiente culturale gelese, dimostrando ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, che non sono solo le somme per gli eventi( 300 mila euro) deliberati da una scellerata scelta del governo regionale  a guida centrodestra,  a determinare la cultura nella nostra citta.

E’ di ieri la notizia che si rendera’ onore ad un illustre “figlio” di Gela, a cui e’ anche dedicata una via nella nostra Citta’, al palazzo Moncada di Caltanissetta una mostra itinerante nel novantesimo anniversario della morte dell’eminente archeologo che, grazie al suo indefesso lavoro organizzativo e di studio, portò alla luce millenarie scoperte archeologiche.

Siamo stati indotti dal coordinatore della nostra sezione dott. Incardona, a prendere visione di una pubblicazione di quasi 900 pagine nella disponibilità della biblioteca personale del Preside Argento, dal titolo ” Gela – Scavi dal 1900-1905″ ad opera proprio di Paolo Orsi, per valutare l’immenso studio dell’Illustre Archeologo riguardante la nostra Citta’.

Venire a sapere che la mostra itinerante ” Paolo Orsi da Akragas a Zancle” toccherà cittadine come Misterbianco,Giarre e Riposto, Lentini e Carlentini, Mazzarino Randazzo etc….. ma anche grossi centri come Messina,Ragusa, Catania, Enna  e Siracusa ad esclusione di Gela, pone una serie di interrogativi e sulla politica di un’ mministrazione sicuramente mediocre  e di una  scelta di qualche mese fa, di un direttore artistico che probabilmente si occupera’ di pane e balletti vari.Ci affidiamo alla benevolenza dell’assessore alla cultura della nostra città e in aggiunta anche all’assessore agli eventi, per protestare con veemenza per  la scelta dell’associazione ” SiciliAntica”.

La considerazione che si ha della nostra città deriva dal tutto chiuso che riguarda i siti archeologici, dalla proibizione ai rappresentanti dei quartieri, di potere prendere visione e contezza dello stato dei lavori dei due musei da parte di una soprintendenza sicuramente non amica della nostra città, dalla data indeterminata dell’apertura degli stessi.

Abbiano i nostri amministratori un moto di orgoglio e richiedano con urgenza un incontro all’assessore regionale alla cultura per evitare che vengano ancora presi in giro su un argomento vitale per la nostra economia.Altro Roylates e Fua

Continua a leggere

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Estate senza mare per i disabili: il caso diventa nazionale

Pubblicato

il

Roma – Anche quest’anno, estate senza mare per i disabili di Gela. E interviene il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, sulla inaccessibilità delle spiagge di Gela per le persone con disabilità.

Esprime in una nota la sua preoccupazione per una condizione che, oltre a compromettere l’inclusione, rappresenta una grave violazione del diritto alla partecipazione piena alla vita sociale e ricreativa.Non è più tollerabile che il principio di pari opportunità, sancito dalla nostra Costituzione e da normative internazionali vincolanti, venga vanificato da ritardi burocratici, inadempienze amministrative o inerzie logistiche.

“Il caso di Gela, emblema di una prassi purtroppo non isolata nel nostro Paese, ci interroga su una questione centrale – scrive il presidente Tomano Pesavento – quanto vale, nel concreto, la dignità di ogni cittadino?Che un diritto così elementare come l’accesso al mare debba ancora oggi scontrarsi con barriere fisiche e amministrative, nonostante la disponibilità di fondi e strutture già pronte all’installazione, è un segnale di allarme.

A rendere ancora più amara la situazione è la consapevolezza che l’intervento necessario – l’apposizione di passerelle già presenti nei depositi comunali – non richieda né sforzi straordinari né risorse aggiuntive, ma solo la volontà politica e amministrativa di procedere in tempi certi.Nel ribadire la necessità di garantire la piena accessibilità degli spazi pubblici, il Coordinamento richiama il valore educativo dell’inclusione, non come gesto formale ma come espressione concreta di cittadinanza. Non si tratta di “agevolazioni”, ma del riconoscimento pieno dei diritti umani fondamentali.

Ogni giorno senza accessibilità è un giorno in cui viene negata l’eguaglianza sostanziale, che costituisce l’asse portante di una democrazia compiuta.Pertanto, si chiede con urgenza:al Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, di rimuovere ogni ostacolo autorizzativo che ritardi l’intervento;al Comune di Gela e agli enti operativi competenti, di attivarsi immediatamente per il completamento dei percorsi accessibili;alle istituzioni scolastiche e culturali del territorio, di fare della promozione dei diritti un terreno concreto di educazione civica e sociale.

Il mare, come ogni bene comune, non può e non deve essere privilegio di pochi. L’estate non può iniziare davvero, se parte della cittadinanza è costretta a restarne spettatrice”.

Continua a leggere

Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

“Non si importino prodotti provenienti da Israele”

Pubblicato

il

Dal capogruppo del M5s Francesco Castellana riceviamo e pubblichiamo

Dopo la protesta di piazza occorre mettere in campo azioni concrete.
Dopo le bandiere della protesta necessitano piccole azioni quotidiane, con lo scopo rivoluzionario della concreta dimostranza.
A che serve gridare con un megafono se poi ricadiamo in una normalità stagnante?
A che serve presidiare luoghi sensibili per poi tornare alle quotidiane abitudini egoistiche e distaccate?
Come se l’attuale crisi planetarie non ci riguardasse da vicino.

E invece siamo così tanto prossimi e vicini allo stato di emergenza bellicista – vedi il Muos di Niscemi – da imporci una consapevole presa di posizione contro il delirio nichilista della guerra disumana

E allora cerchiamo di intervenire, nel nostro piccolo quotidiano, contro l’elemento fondamentale che fa ruotare il sistema capitalistico dell’emergenza e cioè i rapporti commerciali.

Chiedo infatti alle grandi realtà locali imprenditoriali di interrompere ogni rapporto commerciale con gli operatori economici Israeliani.

Chiedo a Bioraffineria di Gela e alle ditte dell’indotto di non importare e utilizzare prodotti aziendali provenienti da Israele.
Chiedo alla grande distribuzione alimentare locale di non vendere più prodotti alimentari provenienti da Israele e di distribuire, tra i tanti prodotti, la Gaza Cola i cui proventi ricavati sono destinati al sostegno di progetti umanitari, tra cui la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama nel nord di Gaza

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità