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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Morto Alberto Alessi, figlio di Giuseppe, primo presidente della Regione Sicilia

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E’ morto Alberto Alessi. Ne ha dato notizia il segretario nazionale di nuova Democrazia Cristiana dott. Angelo Sandri.
Improvvisamente oggi a Roma Alberto Alessi, è tornato alla Casa del Padre. Alberto Alessi, pubblicista e musicista , deputato siciliano al Parlamento Nazionale per la Democrazia Cristiana, è figlio di quel sen. Giuseppe Alessi, primo presidente storico della regione siciliana e padre dell’Autonomia Siciliana.
Alberto Alessi era figlio del deputato democristiano e primo presidente della Regione Sicilia Giuseppe Alessi, dove non a caso si è scelta la cittadina nissena che nell’ottobre 1943 un giovane avvocato, Giuseppe Alessi, nel suo studio legale di via Cavour 19 convocò la prima riunione di Cattolici Militanti i quali, dopo un lungo dibattito aderirono al progetto alessiano di costituire la D.C. Fu proprio il sen. Giuseppe Alessi a disegnare il simbolo e scrivere lo statuto che dopo mesi fu consegnato a De Gasperi.
Alberto Alessi ha percorso tutta la carriera politica nella Democrazia Cristiana, assieme al padre e quarantenne, alle elezioni del 1979 è stato eletto per la prima volta deputato nella VIII legislatura. In seguito è stato rieletto alle elezioni del 1987 e del 1992. Incarichi parlamentari :
VI Commissione (finanze e tesoro) Membro dal 14 gennaio 1982 all’11 luglio 1983
X Commissione (attività produttive, commercio e turismo) Membro dal 4 agosto 1987 al 25 ottobre 1990
Commissione parlamentare per il parere al governo sui testi unici concernenti la riforma tributaria Membro dal 28 aprile 1988 al 27 giugno 1989
II Commissione (giustizia) Membro dal 26 luglio 1989 al 2 agosto 1990
II Commissione (giustizia) Membro dal 9 giugno 1992 al 17 settembre 1992
III Commissione (affari esteri e comunitari) Membro dal 9 giugno 1992 al 29 luglio 1992 e dal 17 settembre 1992 al 14 aprile 1994
Sostenitore del pensiero di don Luigi Sturzo, si è distinto per l’impegno e l’approccio eclettico alla lotta politica. Ha scritto un libro su un nuovo importante e fondamentale testo per la storia e la cultura della Sicilia: “Verso un nuovo cambiamento umanesimo, il pensiero di Gioacchino Ventura”.


Come sempre, dietro a queste grandi e monumentali opere, c’é una grande personalità, un grande spessore culturale e politico. In questo caso c’è Alberto Alessi, un personaggio veramente innamorato della sua terra.
È stato un combattente libero e forte, sempre fedele ai valori democratico cristiani e popolari. Se ne va una straordinaria figura che ha contribuito in maniera decisiva alla storia della Democrazia Cristiana. Fu uomo buono e generoso che non si è mai sottratto a sostenere, anche con gesti personali, chi si trovava nel bisogno. Resta il ricordo della sua mente lucidissima e di una raffinata cultura spese al servizio del bene comune.
Apprezzato musicista compositore e giornalista pubblicista, ha saputo conciliare le due attività con proficui risultati.
Dopo l’apparente scioglimento della Democrazia Cristiana, alle elezioni del 1992, aderì al gruppo Partito Popolare e, nel 1994 aderì al Centro Cristiano Democratico. Ha collaborato con il Centro Studi per l’Impegno Politico dei Cattolici con sede a Bologna il cui scopo è la rinascita di una nuova Democrazia Cristiana, dove ha tentato di ricostruire il partito soprattutto in Sicilia nella terra natale di don Luigi Sturzo, proprio a Caltagirone.


Lorenzo Raniolo

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Flash news

Mostra itinerante su Paolo Orsi non fa tappa a Gela

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Dal circolo gelese del Pli, riceviamo e

La notizia della inaugurazione della mostra itinerante in memoria di Paolo Orsi,induce sconcerto nell’ambiente culturale gelese, dimostrando ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, che non sono solo le somme per gli eventi( 300 mila euro) deliberati da una scellerata scelta del governo regionale  a guida centrodestra,  a determinare la cultura nella nostra citta.

E’ di ieri la notizia che si rendera’ onore ad un illustre “figlio” di Gela, a cui e’ anche dedicata una via nella nostra Citta’, al palazzo Moncada di Caltanissetta una mostra itinerante nel novantesimo anniversario della morte dell’eminente archeologo che, grazie al suo indefesso lavoro organizzativo e di studio, portò alla luce millenarie scoperte archeologiche.

Siamo stati indotti dal coordinatore della nostra sezione dott. Incardona, a prendere visione di una pubblicazione di quasi 900 pagine nella disponibilità della biblioteca personale del Preside Argento, dal titolo ” Gela – Scavi dal 1900-1905″ ad opera proprio di Paolo Orsi, per valutare l’immenso studio dell’Illustre Archeologo riguardante la nostra Citta’.

Venire a sapere che la mostra itinerante ” Paolo Orsi da Akragas a Zancle” toccherà cittadine come Misterbianco,Giarre e Riposto, Lentini e Carlentini, Mazzarino Randazzo etc….. ma anche grossi centri come Messina,Ragusa, Catania, Enna  e Siracusa ad esclusione di Gela, pone una serie di interrogativi e sulla politica di un’ mministrazione sicuramente mediocre  e di una  scelta di qualche mese fa, di un direttore artistico che probabilmente si occupera’ di pane e balletti vari.Ci affidiamo alla benevolenza dell’assessore alla cultura della nostra città e in aggiunta anche all’assessore agli eventi, per protestare con veemenza per  la scelta dell’associazione ” SiciliAntica”.

La considerazione che si ha della nostra città deriva dal tutto chiuso che riguarda i siti archeologici, dalla proibizione ai rappresentanti dei quartieri, di potere prendere visione e contezza dello stato dei lavori dei due musei da parte di una soprintendenza sicuramente non amica della nostra città, dalla data indeterminata dell’apertura degli stessi.

Abbiano i nostri amministratori un moto di orgoglio e richiedano con urgenza un incontro all’assessore regionale alla cultura per evitare che vengano ancora presi in giro su un argomento vitale per la nostra economia.Altro Roylates e Fua

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Estate senza mare per i disabili: il caso diventa nazionale

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Roma – Anche quest’anno, estate senza mare per i disabili di Gela. E interviene il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, sulla inaccessibilità delle spiagge di Gela per le persone con disabilità.

Esprime in una nota la sua preoccupazione per una condizione che, oltre a compromettere l’inclusione, rappresenta una grave violazione del diritto alla partecipazione piena alla vita sociale e ricreativa.Non è più tollerabile che il principio di pari opportunità, sancito dalla nostra Costituzione e da normative internazionali vincolanti, venga vanificato da ritardi burocratici, inadempienze amministrative o inerzie logistiche.

“Il caso di Gela, emblema di una prassi purtroppo non isolata nel nostro Paese, ci interroga su una questione centrale – scrive il presidente Tomano Pesavento – quanto vale, nel concreto, la dignità di ogni cittadino?Che un diritto così elementare come l’accesso al mare debba ancora oggi scontrarsi con barriere fisiche e amministrative, nonostante la disponibilità di fondi e strutture già pronte all’installazione, è un segnale di allarme.

A rendere ancora più amara la situazione è la consapevolezza che l’intervento necessario – l’apposizione di passerelle già presenti nei depositi comunali – non richieda né sforzi straordinari né risorse aggiuntive, ma solo la volontà politica e amministrativa di procedere in tempi certi.Nel ribadire la necessità di garantire la piena accessibilità degli spazi pubblici, il Coordinamento richiama il valore educativo dell’inclusione, non come gesto formale ma come espressione concreta di cittadinanza. Non si tratta di “agevolazioni”, ma del riconoscimento pieno dei diritti umani fondamentali.

Ogni giorno senza accessibilità è un giorno in cui viene negata l’eguaglianza sostanziale, che costituisce l’asse portante di una democrazia compiuta.Pertanto, si chiede con urgenza:al Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, di rimuovere ogni ostacolo autorizzativo che ritardi l’intervento;al Comune di Gela e agli enti operativi competenti, di attivarsi immediatamente per il completamento dei percorsi accessibili;alle istituzioni scolastiche e culturali del territorio, di fare della promozione dei diritti un terreno concreto di educazione civica e sociale.

Il mare, come ogni bene comune, non può e non deve essere privilegio di pochi. L’estate non può iniziare davvero, se parte della cittadinanza è costretta a restarne spettatrice”.

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“Non si importino prodotti provenienti da Israele”

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Dal capogruppo del M5s Francesco Castellana riceviamo e pubblichiamo

Dopo la protesta di piazza occorre mettere in campo azioni concrete.
Dopo le bandiere della protesta necessitano piccole azioni quotidiane, con lo scopo rivoluzionario della concreta dimostranza.
A che serve gridare con un megafono se poi ricadiamo in una normalità stagnante?
A che serve presidiare luoghi sensibili per poi tornare alle quotidiane abitudini egoistiche e distaccate?
Come se l’attuale crisi planetarie non ci riguardasse da vicino.

E invece siamo così tanto prossimi e vicini allo stato di emergenza bellicista – vedi il Muos di Niscemi – da imporci una consapevole presa di posizione contro il delirio nichilista della guerra disumana

E allora cerchiamo di intervenire, nel nostro piccolo quotidiano, contro l’elemento fondamentale che fa ruotare il sistema capitalistico dell’emergenza e cioè i rapporti commerciali.

Chiedo infatti alle grandi realtà locali imprenditoriali di interrompere ogni rapporto commerciale con gli operatori economici Israeliani.

Chiedo a Bioraffineria di Gela e alle ditte dell’indotto di non importare e utilizzare prodotti aziendali provenienti da Israele.
Chiedo alla grande distribuzione alimentare locale di non vendere più prodotti alimentari provenienti da Israele e di distribuire, tra i tanti prodotti, la Gaza Cola i cui proventi ricavati sono destinati al sostegno di progetti umanitari, tra cui la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama nel nord di Gaza

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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