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Cronaca

Denunciate 22 persone per i disordini allo stadio

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Caltanissetta – Incontri agonistici blindati in tutta Italia ed anche nel nisseno. Le tifoserie si danno battaglia in nome della squadra del cuore. Il Questore ha emesso 22 Daspo nei confronti di soggetti responsabili dei disordini avvenuti il 13 novembre scorso in occasione dell’incontro di calcio Nissa –Enna.

Tutti sono stati denunciati dalla Polizia di Stato. Il Questore ha annunciato “tolleranza zero contro i violenti”.

La Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Caltanissetta ha notificato provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive nei confronti di 22 persone, 13 nisseni – di cui uno minorenne – e 9 ennesi, di età compresa tra i diciassette e i quarantanove anni. Il 13 novembre scorso, in occasione dell’incontro di calcio ASD Nissa FC e Enna Calcio, travisati da caschi e passamontagna e armati con bastoni e oggetti contundenti, prima dell’inizio dell’incontro nei pressi dello stadio Palmintelli di Caltanissetta, si sono resi responsabili di condotte violente, rendendo la strada adiacente l’ingresso dello stadio teatro di accesi scontri. L’intervento delle Forze dell’Ordine, in servizio di ordine e sicurezza pubblica, nell’occorso riportò la situazione alla calma. Le indagini condotte dalla Digos, che ha visionato i filmati della Polizia Scientifica, hanno consentito di individuare alcuni degli autori dei disordini che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Caltanissetta. 14 delle persone colpite da Daspo non potranno recarsi allo stadio per i prossimi due anni; 8 di esse, invece, non potranno farlo per cinque anni essendo già stati colpiti da analogo provvedimento in passato. Per cinque soggetti colpiti da Daspo è stata disposta e convalidata dall’Autorità giudiziaria anche la prescrizione di presentarsi in Questura nei giorni di svolgimento delle gare. Alle persone colpite dal provvedimento, è vietato l’accesso, su tutto il territorio nazionale, agli stadi di calcio e nelle aree antistanti o limitrofi allo stesso. Sono 47 attualmente le persone sottoposte a Daspo nella provincia nissena.           

Il Questore Emanuele Ricifari nel corso della conferenza stampa tenuta oggi in Questura, in merito agli episodi di violenza posti in essere dalle tifoserie che hanno portato all’emissione di 22 nuovi Daspo, ha annunciato “tolleranza zero contro i violenti”.

“Attualmente in provincia ci sono 47 soggetti colpiti da Daspo e questi sono numeri da tifoserie di squadre di categorie superiori”.   

“In città si sono viste scene compatibili con quelle che abbiamo visto in questi giorni sui notiziari relative agli scontri che ci sono stati sulla A1. Questo dovrebbe far riflettere perché nel nostro caso questi scontri si sono verificati nel centro cittadino e anche qua abbiamo motivo di ritenere che fossero deliberatamente premeditati. Il mio messaggio è che da questo momento non tollererò nulla”

Cronaca

Nella commissione c’erano politici: il Tar annulla il concorso dell’Asp di Agrigento

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Nel 2022 l’Asp di Agrigento ha bandito un concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di diversi posti vacanti nell’ambito di distinti profili professionali, tra cui n. 7 posti di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, cat. D.

All’esito della prima prova scritta relativa al suddetto concorso, l’ASP di Agrigento rendeva pubblico l’elenco dei candidati non ammessi alle successive prove.

A fronte di ciò, alcuni dei candidati risultati non idonei alla prova scritta, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto, hanno proposto un ricorso volto ad ottenere l’annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti posti in essere dalla Commissione di concorso. Con il ricorso, gli avv.ti Rubino Impiduglia e Gatto hanno rilevato come, nel caso di specie, un Commissario – il dott. Nobile –  prima di essere nominato quale componente della Commissione esaminatrice, era stato eletto Consigliere Comunale di Ravanusa; ed ancora hanno dedotto che il Presidente della Commissione  – Dott. Trigona – successivamente a tale nomina era stato nominato Assessore nel Comune di Licata.   

Gli avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto hanno rilevato come, nel caso di specie, tali soggetti non avrebbero potuto svolgere, contemporaneamente, entrambe le predette funzioni, ovvero quella di commissari d’esame e di politici, sicchè, avrebbe dovuto considerarsi palese l’illegittimità della composizione della Commissione esaminatrice e, conseguentemente, si sarebbero dovuti ritenere manifestatamente illegittimi tutti gli atti posti in essere dalla stessa. 

Con ordinanza del 06.09.2024, condividendo le tesi difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto, il TAR ha sospeso gli atti della proceduraCon successiva sentenza del 1° luglio 2025, il TAR ha annullato gli atti del sopra citato concorso, rilevando che i ruoli “politici ricoperti da due dei tre commissari della procedura selettiva di cui si discute non consentono di escludere che la titolarità della loro carica politica, svolta in costanza dello svolgimento del concorso, possa aver interferito con il regolare svolgimento della procedura, pregiudicando le garanzie di imparzialità necessarie a garantire il rispetto della par condicio tra i partecipanti, considerato anche il ristretto numero dei commissari e il limitato ambito territoriale dell’ASP di Agrigento”. 

Tenuto conto della possibile sussistenza di profili di danno erariale a seguito dell’annullamento della suddetta procedura (e sua successiva riedizione), il TAR ha disposto la trasmissione della sentenza alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo. Inoltre, il TAR ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento per le opportune valutazioniInfine, il TAR ha condannato Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento al pagamento delle spese di N. 00991/2024 che liquida complessivamente in curo 3.000 (tremila/00), oltre accessori di legge e restituzione del contributo unificato.

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Cronaca

Sorveglianza speciale a Genova per affiliato a Cosa Nostra nissena

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La Direzione Investigativa Antimafia di Genova ha eseguito un decreto di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni nei confronti di un soggetto già condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Genova – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta della Procura Distrettuale e della Dia, con la collaborazione della Divisione Anticrimine della Questura.

L’uomo, attualmente agli arresti domiciliari, è considerato ancora oggi socialmente pericoloso. Sottoposto in passato anche alla confisca dei beni, vanta un lungo curriculum giudiziario a partire dagli anni ’90. Tra le condanne figurano il favoreggiamento continuato della prostituzione (1999) e, soprattutto, una pesante sentenza emessa nel 2004 per associazione mafiosa, riconducibile alla sua affiliazione alla cosca guidata da Salvatore Fiandaca, legata al boss Giuseppe “Piddu” Madonia, figura apicale di Cosa Nostra nella provincia di Caltanissetta.

Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe diretto una “decina” mafiosa nel capoluogo ligure, occupandosi di attività illecite come il gioco clandestino del lotto e del totocalcio, assieme ad altri affiliati originari della Sicilia.

A conferma della sua pericolosità, la Dia ricorda anche la recente condanna definitiva del marzo 2025 per reati commessi tra il 2012 e il 2017, tra cui interposizione fittizia di beni, favoreggiamento e falsità ideologica.

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Cronaca

Scontro con un’auto, parrucchiera gelese muore nel Ravennate

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Gela piange la scomparsa della parrucchiera Valentina Farruggia, vittima venerdì scorso di un incidente stradale che si è verificato lungo la strada che collega Lugo a Fusignano, nel Ravennate. 

Valentina era in sella allo scooter T-Max condotto dal marito, quando si è registrato lo scontro con una Chevrolet Spark guidata da una donna di 45 anni. Trasportata al trauma center dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena per la quarantaduenne gelese, che risiedeva a Fusignano,non c’è stato nulla da fare. I funerali si terranno oggi alle 16. 

foto Il Resto del Carlino

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