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Orlando: “La Sicilia diventerà bellissima lo stesso se sapremo sconfiggere le bruttezze”

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Il Covid, la magistratura, il tritacarne mediatico, il caso Razza: su questi temi pubblichiamo le riflessioni del commissario gelese di Diventerà bellissima avv.Michele Orlando: “Il Covid colpisce anche diversamente- esordisce Orlando-Il caso recente dell’ Assessore Razza e dei dirigenti del suo assessorato non può non essere visto collegato  all’attuale epidemia che tutti stiamo vivendo. Il senso di tale relazione è da se, laddove, oltre alla conta dei morti, degli ammalati gravi e della moltitudine di contagiati, stiamo vivendo nell’ affanno delle strutture ospedaliere, dei presidi improvvisati per accertare i contagi, oggi per somministrare i vaccini, per non dire come addolorarsi sul disastro economico stimato in ogni settore”  
“Fra tanto sopra menzionato, la pandemia ha dispoticamente fatto vacillare, tentennare tanti altri settori non solo come la scuola e la pubblica amministrazione, ma il sistema politico, soprattutto di chi chiamato a governare e prendere decisioni, impreparato ad un evento non preannunciato e nuovo per ogni coevo anche attempato. Per quanto ognuno dei protagonisti più in alto in carica e meno abbiano mostrato un volto ed espresse dichiarazioni speranzose, tutti hanno traballato nel pensare e disporre, legati ad una scienza anche lei confusa dalla non percezione del nemico da scoprire e combattere.
In tale confusione o addirittura caos, quali scelte esercitate dai responsabili si devono giudicare errori conseguenti, oppure negligenze, indolenze e soprattutto quali fattispecie di illegittimità o addirittura di reati possono essere contestati ai singoli responsabili”.
“Però, solo quest’ultimi nel quadro del caos richiamato, assumono una rilevanza che dalla prima notizia denotano un segno che squarcia gli implicati ed il complesso di relazioni a cui sono legati. Le ipotesi di reato nel nostro sistema penale hanno una forza che imprimono condanna ancor prima che gli implicati non solo conoscano gli addebiti, ma pronunzino un minimo di difesa.
Proprio i dirigenti dell’assessorato alla sanita siciliana, lo stesso Assessore, i primi con misure cautelari, il secondo con l’avviso di garanzia e con la conseguente volontaria dimissione dalla carica, hanno immediatamente pagato gravemente per quei fatti di cui ancora non si conosce se appartengono alla natura di reità, oppure si devono reputare come  effetto circoscritto, ma rivelatore di quel caos generalizzato conseguente alla gestione della pandemia”
I fatti riportati nelle intercettazioni fra Razza e la Di Liberti, oltre ad essere stati dichiarati degni di considerazione penale, sono diventati anzitutto “ sistema Sicilia nella gestione della pandemia “; conseguentemente  alimento pastoso quanto vile per gli oppositori al sistema politico a cui Razza appartiene e solo per restringerlo, al governo Musumeci .
Mi limito solamente alla maligna redazione del tg 2 di mercoledì sera che dopo il servizio sulla Lombardia in cui si metteva in evidenza la pregiudizievole posizione del governatore di centro destra, cambiava pagina svoltando sul sistema Sicilia e facendo campeggiare l’intervista al procuratore aggiunto di Trapani che, incompetente territorialmente, avendo avviato comunque le indagini e chiesti i provvedimenti cautelari, affermava di avere scoperchiato qualcosa di clamoroso, ma confermava l’esclusione del Presidente Musumeci; anzi precisava  che Razza e i suoi dirigenti avevano agito all’ insaputa di Musumeci e per danneggiarlo.
Premesso che le conversazioni fra Razza e la Di Liberti, mi sembra di aver compreso,  esaminano la soluzione di come sistemare dei dati sulla epidemia o non pervenuti o pervenuti in ritardo e non in prosieguo fra loro, non so quante procure in Italia siano intervenute nei rispettivi territori per individuare ipotesi di reato nel caos generalizzato sui dati della pandemia di qualsiasi genere.  A Trapani è intervenuta o perché e’ una Procura operosa, oppure perché qualcuno, sicuramente non amico di Razza, avrà scritto.
Ma la magistratura si rispetta, certamente; però, non mi è assolutamente simpatico e neanche stimabile un magistrato che fa illazioni sulla tv pubblica che un uomo come Razza, figlio di un generale dei carabinieri, avvocato formatosi nella scuola dello studio legale di Enzo Trantino a Catania, integerrimo professionista, politico illuminato e uomo di grandi virtù, venga accusato di avere agito, all’ insaputa di Musumeci, per danneggiarlo, quando il rapporto fra i due è minimale d’intensità sotto l’aspetto di reciproca fedeltà politica in un percorso in cui il presidente lo ha preso per mano da giovanissimo e lo ha portato ai vertici della politica; minimale perché è risaputo come il rapporto fra i due non sia solo politico, ma soprattutto di amabile paternità e filiazione.

Ho conosciuto e collaborato con Letizia Di Liberto, persona meravigliosa, dirigente capace ed integerrima, chiamata da decenni a ricoprire incarichi di fiducia e di responsabilità. Non aggiungo altro. 
La Sicilia diventerà bellissima lo stesso, se sapremo sconfiggere le bruttezze.

Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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I consiglieri di opposizione contro il movimento del sindaco: “ci provocano perché temono l’azione comune”

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Il gruppo di opposizione non ci sta ad incassare la critica del movimento del sindaco e la sanità continua ad essere causa di scontro.

“Puntuale come un orologio svizzero- dicono i consiglieri di opposizione-o arriva la difesa d’ufficio per l’on Di Paola, ma non dai 5 stelle (ci poteva stare) ma dai civici!
Viene accusata una opposizione che si era dichiarata apertamente a sostegno delle iniziative che, tutti insieme, si sarebbe deciso di avviare, senza bandiere politiche, senza proclami e populismi vari.È stato molto apprezzato l’intervento di Miguel Donegani, aperto e sinceramente teso all’avvio di un dialogo costruttivo con il governo regionale. Si ribadisce la non condivisione di chi, in questa fase, cerca lo scontro e non la costruzione di percorsi condivisi e condivisibili.I civici, oggi, dimostrano, con la loro dichiarazione, di temere le capacità di dialogo con il governo regionale, dell’opposizione. E allora cercano a tutti i costi di provocarci, per allontanarci dalla eventuale azione comune su cui ci eravamo gia resi disponibili, mostrandoci, a loro parere, agli occhi dei gelesi, in una veste che loro stanno cercando di cucirci addosso ma che non ci appartiene.
Si chiedono dove eravamo noi, consiglieri di opposizione? Ma hanno chiesto all’onorevole.Di Paola, vice Presidente dell’Assemblea Regionale, dove fosse stato lui in questi anni? A parte cercare soldi per feste e festicciole per spartire prebende ad amici, quale è stata la sua attività sul tema sanitario? Piuttosto che chiedere ai consiglieri di opposizione, perché non chiede al loro presidente della commissione consiliare sanità, esponente di “una buona idea” quali risultati ha ottenuto in questo anno?Perché non chiedono a se stessi cosa hanno fatto quando erano consiglieri di maggioranza (e non di opposizione) con la giunta Greco e con vice Sindaco il nostro attuale Sindaco?Per cui, cari colleghi dalle idee fulminanti, oltre che buone, vi invitiamo a riflettere, ad abbassare ancora una volta i toni, per il bene della salute dei gelesiNoi saremo ancora disposti al dialogo, ad intraprendere azioni serie e condivise che non portino bandiere politiche e scontri di alcun genere.La salute non può essere tema di campagne elettorali!”.

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Per l’on.Mancuso la rimodulazione della rete ospedaliera è un’opportunità per rafforzare la sanità territoriale

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La nuova rete ospedaliera in provincia di Caltanissetta non rappresenta una sottrazione, ma un’opportunità concreta per rafforzare e modernizzare il nostro sistema sanitario. Un’occasione per rendere la sanità pubblica più efficiente e più vicina ai cittadini, in particolare nelle aree interne e periferiche» – dichiara l’onorevole Michele Mancuso deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.

In questi mesi, grazie all’azione dell’Assessorato regionale alla Salute e della VI Commissione dell’ARS, è stato avviato un confronto strutturato con i vertici delle Aziende Sanitarie Provinciali per superare le principali criticità. Tra le priorità affrontate con urgenza – continua – vi è stata la carenza di personale nei Pronto Soccorso di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, così come in reparti fondamentali come l’ortopedia di Gela. L’ASP ha già attivato e concluso concorsi in diverse specialità mediche e sta ultimando il processo di stabilizzazione di infermieri e operatori socio-sanitari, assicurando continuità assistenziale e stabilità occupazionale.

La riorganizzazione si integra con la riforma territoriale del DM 77/2022, già attuata nella nostra provincia con la realizzazione di quattro Centrali Operative Territoriali, la ristrutturazione in corso degli Ospedali di Comunità, e con il rafforzamento della telemedicina e dell’assistenza domiciliare. A ciò si aggiungono importanti investimenti per l’ammodernamento tecnologico: nuove TAC, mammografi, ecografi, risonanze magnetiche, tre acceleratori lineari per le radioterapie a Gela e San Cataldo e l’introduzione della cartella clinica elettronica integrata con il Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale – sottolinea l’onorevole Mancuso.

Grande attenzione – aggiunge – sarà dedicata al consolidamento delle eccellenze presenti sul territorio, a cominciare dalla breast unit dell’ospedale di Gela guidata con competenza dal dottor Di Martino, centro di riferimento nel trattamento del tumore alla mammella. Così come sarà essenziale tutelare la cardiologia e l’urologia, già potenziata con l’assunzione di sette nuovi medici, oltre all’endocrinochirurgia di Caltanissetta e Mussomeli e all’ortopedia di Mussomeli, che rappresenta un presidio di assoluto rilievo.

Rispetto alle preoccupazioni espresse da alcuni amministratori locali, Mancuso invita a non alimentare allarmismi: «La proposta di rimodulazione prevede sì una razionalizzazione, ma anche un potenziamento in settori strategici come neurologia, neurochirurgia e chirurgie specialistiche. E, soprattutto, mantiene attivi e funzionali i presidi di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, dove sono previsti nuovi posti letto per lungodegenza e riabilitazione, e modelli misti tra medicina interna e piccola chirurgia programmata, necessari a ridurre le liste d’attesa» – evidenzia il parlamentare regionale.

Un plauso va anche al dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica, Salvatore Iacolino, che ha mostrato grande disponibilità all’ascolto e alla collaborazione con i territori. Sono certo – prosegue – che l’Assessorato regionale alla Salute saprà recepire e valorizzare le proposte che emergeranno dalla conferenza dei sindaci, garantendo la salvaguardia delle attività ospedaliere essenziali per le comunità locali.

In questa fase delicata e strategica – conclude l’onorevole di Forza Italia Michele Mancuso – auspico una piena e leale collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, a partire dagli enti locali, dalle aziende sanitarie e dalla Regione. L’obiettivo comune deve essere quello di garantire servizi sanitari efficienti, accessibili e di qualità per tutte le comunità della provincia. La salute è un diritto fondamentale e la sanità rappresenta una delle principali sfide del nostro tempo: per questo serve un impegno condiviso, responsabile e privo di divisioni. Solo attraverso il dialogo e la cooperazione sarà possibile costruire una rete ospedaliera moderna e funzionale, realmente vicina ai bisogni dei cittadini e capace di rispondere con efficacia alle esigenze del territorio.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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