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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Morta la pittrice Andreina Bertelli

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Si è spenta a Formigine, in provincia di Modena, all’età di novant’anni, la grande pittrice Andreina Bertelli. Le sue spoglie saranno tumulate nel cimitero di Mazzarino dove riposano quelle del compianto marito Italo Zoda. Figura di rilievo nel panorama artistico italiano era nota anche nella nostra città fin dagli anni ’60. La pittrice ha avuto contatti con Dacia Maraini, Edith Bruck , Adele Cambria, Renato Guttuso, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Filippo Siciliano, Pino Caldarella, Pino Tuccio, Antonio Occhipinti, Totò Marino e tanti altri.

Andreina Bertelli è nata a Legnano (Mi) nel 1933. Il suo primo quadro è del 1945 e ha firmato i suoi lavori con il cognome della madre. Molteplici le esperienze lavorative e formative: in fabbrica tessile a 14 anni, disegnatrice di stoffe, studentessa-lavoratrice pendolare tra Legnano e Milano, nell’immediato dopoguerra (nel 1950) frequenta la Scuola di nudo al Liceo Artistico di Brera. Nel 1954 sposa il pittore di Mazzarino Italo Zoda e assieme si trasferiscono a Gela dove insegnano arte nelle scuole superiori e dove è nata la figlia Gea. Nel 1965 si trasferiscono a Roma dove rimangono 21 anni e dopo a Formigine, in provincia di Modena.

Io sono stato alunno di Italo Zoda che in quegli anni è stato eletto consigliere comunale comunista di Gela e ho condiviso con la coppia una serie di iniziative artistico-culturali. Negli anni ’70 ho allestito una grande personale di pittura della pittrice nella Galleria d’Arte “Lo Sperone” in via Pisa a Gela che allora dirigevo, e da quella splendida iniziativa sue opere sono state esposte in diverse manifestazioni culturali a Gela e in Sicilia, in particolare nella manifestazione artistico culturale “Sperone Arte” che per oltre un ventennio ha avuto luogo nella caratteristica Via Pisa, in occasione della festa della Patrona Maria SS. D’Alemanna. Oltre che pittrice Andreina Bertelli è stata una grande esperta di incisioni. Nella sua vita ha prodotto oltre trecento lastre di varie dimensioni che ne hanno fatto conoscere e apprezzare il valore di artista/incisore. Tra le sue mostre la “Collezione Tridenti Pozzi” (1951); il libro d’artista “Dalla Memoria un gioco”, la cartella d’artista “Le poetesse cinesi” (Ad Isthmum). Nel 1996, il Comune di Cavezzo (Mo) le dedica un’ampia personale sull’opera incisa. Nel 1997 il Comune di Formigine allestisce per lei una grande personale nel castello della città. Nel 2000 espone “Figure nel mio studio” nelle sale della Provincia di Modena. I Comuni di Formigine, Modena e Gela scelgono un suo lavoro per il manifesto dell’8 marzo.

Emanuele Zuppardo

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Il Popolo della Famiglia accoglie con gratitudine e gioia papa Leone XIV

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del segretario nazionale del Popolo della Famiglia Nicola Di Matteo

Roma – In illo uno unum_ …. questo il motto che ispira il pontificato del Papa di Maria” dichiara Nicola Di Matteo, Segretario Nazionale e Presidente pro tempore del Popolo della Famiglia – Noi, militanti dell’unico partito che si ispira esplicitamente alla Dottrina sociale della Chiesa, non possiamo che essere colmi di gratitudine allo Spirito Santo e alla Chiesa che ci donano un papa che già nel nome sceglie di collocarsi nella scia di Leone I e Leone XIII, i più significativi pontefici che, con questo nome, sono stati baluardi della spiritualità ma anche molto attenti alle esigenze della materialità”.

“La piazza gremita – prosegue Di Matteo- ha recitato con il suo papa la preghiera baluardo della nostra fede. Sottolineare il ruolo di Maria, nella straordinaria coincidenza della celebrazione della Madonna di Pompei che rimanda al 7 ottobre, commemorazione della vittoria di Lepanto, non può che rinfrancarci e commuoverci. Maria è con noi, si prende cura di noi, Lei cui nel maggio del 2016 ci siamo affidati nella Sua cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Non poteva esserci inizio migliore per un pontificato che si apre richiamando al nostro inquieto presente la promessa di pace che Gesù Risorto spalanca ai Suoi discepoli, intimoriti e confusi. Promessa che siamo pronti ad onorare proseguendo la Santa Battaglia per la quale invochiamo anche la protezione di San Michele Arcangelo, della cui prima apparizione ieri ricorreva l’anniversario.

Il PdF è pronto a seguire papa Leone XIV che nel suo stemma ha voluto richiamare la devozione a Maria ma anche al Sacro Cuore di Gesù. Questi fortissimi riferimenti devozionali, uniti all’appello ad una unità portatrice di pace, poggiano saldamente sulla difesa della Vita che papa Leone, già da cardinale, ha ripetutamente ribadito.Dal concepimento alla fine naturale, schierato dalla parte dei più debili, anziani, disabili, malati accanto ai migranti, certamente, ma partendo dai più prossimi. Su questi principi poggia il servizio di ciascun militante del PdF. Alla Vergine e al Santo Padre affidiamo nuovamente il nostro operato pronti ad essere missionari in politica e nella vita”.

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La Federazione Italiana Exallievi di Don Bosco saluta Papa Leone XIV

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 Riceviamo e pubblichiamo una nota dalla Federazione Italiana Exallievi di Don Bosco

“La Federazione Italiana Exallievi di Don Bosco, con gioia e gratitudine saluta l’elezione al soglio pontificio dell’amatissimo cardinale Robert Francis Prevost.Fedeli all’insegnamento di Don Bosco, cui quotidianamente chiediamo di insegnarci “ad amare l’Eucaristia, Maria Ausiliatrice e il Papa”, assicuriamo al 267° successore di Pietro il nostro affetto, la nostra dedizione e la nostra preghiera.

Ricordiamo quel 16 ottobre 1978 in cui papa Giovanni Paolo II ci coinvolse con l’umiltà di richiedere aiuto (“…se sbaglio mi corrigerete”) e ricordiamo quel 13 marzo 2013 in cui l’Exallievo divenuto papa Francesco si presentò con la familiarità e la cordialità di un semplice ma significativo “buonasera”.Ricorderemo questo 8 maggio 2025 in cui papa Leone XIV, quasi proseguendo l’ultimo intervento del suo predecessore nella domenica di Pasqua, ha salutato la Chiesa con le stesse parole che Gesù rivolse agli apostoli dopo la resurrezione: “La pace sia con voi!”.Grazie, vicario di Cristo, che ci assicuri il tuo impegno per la pace di cui ha tanto bisogno questo mondo martoriato da tante, troppe guerre.

Grazie, santità, che con la scelta del nome ci hai assicurato di avere a cuore le questioni sociali di questo mondo, tanto care alla Famiglia salesiana.Grazie, sommo pontefice, per avere ribadito, sin dall’inizio del Tuo mandato, che “Dio vi ama tutti” e che, partendo da questa certezza, possiamo impegnarci per realizzare i nostri sogni, tanto cari a noi, figli di un santo sognatore.Duc in altum.”

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“Una farsa la procedura per scegliere il direttore artistico”

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Dai dirigenti provinciali di Forza Italia, Nadia Gnoffo e Vincenzo Cirignotta, riceviamo e pubblichiamo

Con verbale n. 1 del 6 maggio 2025, è stato concluso lo scrutinio delle manifestazioni di interesse strumentali alla ricerca di un professionista al quale conferire l’incarico di Direttore Artistico di interventi e programmi di promozione turistica, sportiva e culturale, da svolgersi entro l’anno 2025.All’esito dell’istruttoria curata dal segretario generale, e’ stata ritenuta più convincente e confacente alla complessità e varietà degli eventi culturali e di svago che il Comune di Gela vorrebbe organizzare nell’anno 2025, con il contributo erogato dalla Regione Siciliana, la manifestazione di interesse a firma del Sig. Francesco Barone. Senza entrare nel merito delle capacità del soggetto scrutinato, è evidente che la procedura di selezione messa in atto dall’amministrazione comunale è stata una farsa, considerato che la scelta ricaduta sul professionista incaricato era già nota in città, come documentata da materiale fotografico diffuso sui social. Suggeriamo all’amministrazione Di Stefano di evitare la destinazione di risorse umane, in un momento così delicato per il nostro ente, per seguire inutili procedure di selezione preconfezionate, messe in campo solo ed esclusivamente per effettuare una comparazione fittizia dei curricula dei partecipanti. Il modus operandi non ci meraviglia nemmeno. Cosa ci si poteva aspettare da un’amministrazione comunale che in piena campagna elettorale, a ridosso delle elezioni provinciali, decide di affidare un incarico tecnico di 104 mila euro ad un consigliere comunale appartenente ad un movimento politico civico con cui qualche giorno prima aveva sancito un accordo elettorale per sostenere il sindaco Di Stefano alla Presidenza del Libero Consorzio di Caltanissetta?

Invitiamo l’amministrazione Di Stefano a cambiare rotta, sforzandosi, se ci riesce, a gestire la res pubblica seguendo importanti principi, ricavabili direttamente dalla Costituzione, quali il principio di legalità, del buon andamento e dell’imparzialità della pubblica amministrazione.

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