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E’ lite istituzionale fra sindacati e Asp

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Caltanissetta  – La Segreteria Provinciale del settore sanità contro la direzione dell’Asp, denuncia una violazione delle relazioni sindacali, che dovrebbero essere improntante al “dialogo costruttivo e  trasparente”, ma che nella realtà si sono concretizzati in un tentativo unilaterale di disciplina degli istituti contrattuali e una mortificazione delle parti sociali e dei dirigenti sindacali.

Questi i fatti.

La Direzione Aziendale ha convocato il tavolo di contrattazione – per la discussione del Contratto Integrativo Decentrato  – per la data del 13 aprile.

La RSU ed i Dirigenti Sindacali della UIL FPL – in tal sede – hanno richiesto la trattazione dei singoli punti ed hanno richiesto l’inserimento, nel contratto integrativo decentrato, della disciplina di alcuni istituti: ad esempio il Bonus Covid, l’indennità di maneggio valori, i buoni pasto per i turnisti, il regolamento degli incarichi di funzione, il regolamento di mobilità interna ed altro ancora, ritenendo la proposta dell’Amministrazione insufficiente ed incompleta, e chiedendo la continuazione della delegazione trattante.

Per tutta risposta la Direzione Aziendale ha detto che tali istituti sarebbero stati disciplinati nel futuro entro il 31 luglio dell’anno in corso.

Una sola sigla sindacale firmava il contratto, senza batter ciglio ed in estrema solitudine.

Chi vuole fare il sindacato giallo e vuole firmare tutto ciò che gli viene sottoposto faccia pure e si assuma la responsabilità davanti ai lavoratori che rappresenta, noi operiamo in maniera diversa.

Non solo,  la Direzione Aziendale, dopo aver mortificato un nostro dirigente sindacale, ha abbandonato il tavolo della contrattazione.

Sembrerebbe quasi che il messaggio della Direzione sia questo:  “ o si firma il contratto redatto da noi o niente!!”. Ci auguriamo che sia stata una impressione.

E’ evidente che la UIL FPL non può condividere in alcun modo l’approccio tenuto dall’Azienda.

Abbiamo sempre cercato il dialogo costruttivo, ma così facendo l’ASP vuole uno scontro frontale  con le Organizzazioni Sindacali.

Persone perbene sì, fessi no. Per tempo ed in maniera chiara avevamo mandato le nostre proposte di integrazione del contratto Integrativo decentrato, ma sono rimaste lettera morta! Poiché ci si presenta al tavolo sindacale con una proposta immodificabile senza tener contro dei contributi delle OSS.

Come si può pretendere un dialogo costruttivo e trasparente, come prevede il contratto nazionale, se alle legittime richieste delle parti sociali si risponde negativamente ed anche in malo modo?

Come si può aver rispetto dei lavoratori dell’ASP se poi il tavolo sindacale si manda a gambe all’aria e come conseguenza diretta non si riconoscono gli istituti contrattuali? 

Non è con gli atti di forza che si raggiungono gli obiettivi, né tanto meno con l’abbandono dei tavoli di contrattazione, ma con un lavoro incessante di mediazione, seppur stancante, ma nel pieno rispetto delle norme contrattuali e, prima di tutto, nel rispetto delle persone e della loro dignità.

Pertanto, con la presente si richiede la convocazione urgente, ed entro 7 giorni dalla presente, del tavolo negoziale con i punti all’ordine del giorno rappresentati dalle OSS e per la prosecuzione della trattativa del contratto integrativo decentrato.

Noi il dialogo lo cerchiamo e lo cercheremo sempre, a condizione che vi sia il rispetto dei ruoli e delle persone, viceversa ed in caso contrario, la UIL FPL dovrà attivare le procedure di stato di agitazione con interruzione  delle relazioni sindacali e la proclamazione di uno sciopero, con espressa riserva della comunicazione agli organi competenti.

  La Segreteria Provinciale                               Il Segretario Generale UlL FPL

I Componenti della RSUB uttigè                                        F.To Massimiliano Centorbi

Di fede 

Piazza

Veneziano

Polito

Salanitro

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Attualità

Al via il Conclave, cardinali riuniti per scegliere il successore di Papa Francesco: tra loro anche due siciliani

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“Extra omnes”, fuori tutti. Si chiude la porta della Cappella Sistina ed inizia il Conclave. Si riuniscono proprio questo pomeriggio i 133 cardinali elettori che dovranno scegliere il successore di Papa Francesco alla guida della Chiesa. Già oggi il primo scrutinio con l’attesa fumata che dovrebbe arrivare intorno alle 19. Questa mattina, il decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ha celebrato alla basilica di San Pietro la messa “Pro Eligendo Romano Pontifice”.

Da domani previste quattro votazioni al giorno, due al mattino e due nel pomeriggio. Il “favorito” della vigilia, secondo vaticanisti e bookmakers, sarebbe il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin: ma le sorprese, proprio come accadde nel 2013 con l’elezione di Papa Bergoglio, sono sempre dietro l’angolo.

Sono due i cardinali siciliani presenti in Conclave. Si tratta di Baldassarre Reina, vescovo ausiliare di Roma, originario di San Giovanni Gemini (Agrigento), e di Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, nato a Messina. 

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Pianificata in Prefettura la campagna di prevenzione per gli incendi boschivi

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Nella mattinata del 6 maggio, nella Sala della Protezione civile del Palazzo del Governo, il Prefetto Chiara Armenia ha presieduto la prima riunione per la pianificazione delle attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia in vista dell’approssimarsi della stagione estiva.

Oltre ai Sindaci dei Comuni della provincia di Caltanissetta – in collegamento da remoto – hanno presenziato ai lavori il Questore di Caltanissetta, D.ssa Pinuccia Albertina Agnello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Alessandro Mucci, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Stefano Gesuelli,  il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Salvatore Cantale, il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, Ing. Salvatore Bonsangue, il Comandante dell’82° centro SAR di Trapani dell’Aeronautica Militare, Maggiore Nicolò Nicolosi,  il referente del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta e i referenti del Dipartimento regionale della Protezione civile.

In apertura, il Prefetto ha illustrato come le sinergie messe in campo negli anni passati abbiano consentito di  raggiungere buoni risultati sull’intero territorio provinciale sottolineando che, anche per l’anno in corso, si renda necessario conferire un ulteriore e rinnovato impulso all’attività antincendio sotto il profilo della prevenzione con il coinvolgimento attivo e coordinato di tutti i soggetti interessati.

In particolare, nell’anticipare le direttive che saranno impartite attraverso un’ apposita circolare che diramata ai Sindaci, il Prefetto ha richiamato la puntuale attenzione degli Amministratori locali sull’esigenza di avviare a stretto giro le operazioni di pulizia della vegetazione dei cigli stradali, di parchi, ville, nonché la pulizia della vegetazione prossima ad aree boscate ed a quelle strategiche, come ospedali o residenze per anziani e, più in generale, di tutte le fasce perimetrali delle zone urbane e degli insediamenti industriali, al fine di adottare tutti gli interventi necessari a prevenire il rischio di incendi di interfaccia che espongono a pericolo la pubblica e privata incolumità.

Inoltre, il Prefetto ha sottolineato l’esigenza di provvedere alla manutenzione dei punti di approvvigionamento idrico e ha sollecitato le amministrazioni locali a procedere con l’aggiornamento dei Piani Comunali di protezione civile, raccomandando la tempestività e la prontezza nell’attivazione delle proprie strutture nei giorni di maggiore allerta.

Analogo invito è stato rivolto al Libero consorzio comunale e all’ANAS, in qualità di Enti proprietari delle rete viaria, rispettivamente provinciale e statale, affinché ciascuno per le proprie competenze provvedano alla pulizia delle ripe adiacenti le carreggiate. 

Nel corso dell’incontro, il Prefetto, unitamente al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e del Dirigente della Forestale, ha, altresì, auspicato il rafforzamento delle attività di controllo da parte di tutte le forze in campo per garantire il rispetto delle norme di comportamento indefettibili per ridurre al minimo il rischio incendi e ha invitato gli Amministratori locali ad avviare, anche attraverso i canali social, un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini perché siano parte attiva del sistema di contrasto agli incendi, segnalando tempestivamente qualunque tipo di focolaio al numero unico per le emergenze (112).

Sempre nell’ottica di potenziare l’azione preventiva,  è stato poi  raccomandato ai Sindaci di assicurare, nei giorni di allerta per elevata pericolosità, una particolare vigilanza, mediante un adeguato pattugliamento nelle zone maggiormente critiche ed esposte a rischio incendio, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che possono fornire un valido contributo in termini di immediato avvistamento con conseguenti effetti favorevoli connessi alla rapidità di intervento.

Infine, al fine di ulteriormente rafforzare la strategia di intervento a carattere preventivo sull’intero territorio provinciale, è stata programmata per la prossima settimana una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla partecipazione dei Vigili del fuoco e della Forestale, per una mappatura delle aree maggiormente esposte al rischio e su cui concentrare l’azione di vigilanza e controllo interforze nei giorni di allerta rossa e arancione.

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Prosegue la campagna “I cantieri della transizione ecologica” di Legambiente

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Produrre energia pulita non basta: è fondamentale conservarla in modo efficiente per ridurre gli sprechi, garantire la sicurezza e l’equilibrio del sistema elettrico, e coprire i consumi nei momenti di picco. La sinergia tra rinnovabili e sistemi di accumulo è quindi cruciale. Un’esigenza ancora più evidente in Sicilia, dove – secondo l’ultimo rapporto Scacco Matto alle Rinnovabili di Legambiente – è stato raggiunto solo il 17% dell’obiettivo al 2030 di nuova potenza rinnovabile fissato dal Decreto Aree Idonee.

In questo contesto, investire nell’accumulo non è solo strategico ma essenziale per rendere sostenibile la crescita delle fonti verdi. Proprio su questi temi si concentra la XXXI tappa della campagna “I cantieri della transizione ecologica” di Legambiente che, in collaborazione con ANEV, ha fatto oggi tappa a Vicari, in provincia di Palermo. 

Qui, ERG sta realizzando – grazie al know-how tecnologico di NHOA Energy – il suo primo impianto BESS (Battery Energy Storage System), a supporto del parco eolico del Gruppo da 37,5 MW, situato a poca distanza dal più recente impianto di Roccapalumba, con una capacità di 47 MW. L’integrazione del sistema di accumulo dà vita a un polo energetico strategico per il Sud Italia e rappresenta uno dei primi esempi di sistemi ibridi di accumulo utility-scale realizzati nel Paese, offrendo un modello concreto di integrazione tra produzione e stoccaggio da fonte rinnovabile.

Una volta completato, entro il terzo trimestre di quest’anno, il sistema BESS di Vicari sarà in grado di mettere a disposizione una potenza di 12,5 MW e una capacità nominale di accumulo pari a 50 MWh, con una quantità di energia stoccata e reimmessa in rete stimata in 19,4 GWh all’anno, sufficiente per coprire il fabbisogno annuale di circa 7.000 famiglie italiane. Il sistema è basato su tecnologia Li-Ion LFP (a ioni di litio) ed è composto da 138 moduli (battery racks) da circa 400 kWh ciascuno, in grado di garantire elevata affidabilità ed efficienza nelle operazioni di carico e scarico dell’energia.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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