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Cronaca

Comiso: la Polizia esegue due arresti su ordine dell’Autorità Giudiziaria

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Comiso – A Comiso, nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di Polizia hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa, due soggetti sottoposti al regime degli arresti domiciliari che più volte hanno violato gli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria.

L’attività di prevenzione e controllo del territorio effettuata dai poliziotti, quotidianamente eseguita anche con controlli ai soggetti sottoposti alle misure di prevenzione personale e a quelle restrittive della libertà personale imposti dall’Autorità Giudiziaria, ha consentito di accertare diverse violazioni da parte di due soggetti, un italiano di 43 anni, con precedenti di polizia contro il patrimonio e stalking ed un cittadino extracomunitario di 37 anni con precedenti di polizia per furto.

Il primo soggetto, che si trovava agli arresti domiciliari presso una casa di cura per problemi di salute, si era reso protagonista di aggressioni nei confronti degli altri ospiti. I fatti sono stati accertati dai poliziotti del Commissariato di Comiso intervenuti presso la struttura a seguito delle richieste di aiuto dei gestori.

Lo straniero invece si era allontanato dal proprio domicilio in più occasioni, senza alcuna autorizzazione del Giudice ed era stato rintracciato dagli agenti della volante mentre girovagava per la città. Nei confronti di entrambi i soggetti, che sono stati denunciati in stato di libertà per evasione dal Commissariato di Comiso, l’Autorità Giudiziaria ha emesso i relativi ordini di carcerazione, in quanto misura ritenuta più efficace e tradotti presso la casa circondariale di Ragusa.

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Cronaca

Sicilia nel dolore per i cinque operai morti a Casteldaccia

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Palermo – E’ una pioggia di messaggi di cordoglio e dolore per i cinque operai morti, uno dopo l’altro a Casteldaccia in provincia di Palermo. I deputati regionali del Movimento 5 Stelle esprimono sgomento e profondo cordoglio per la tragica scomparsa degli operai morti sul lavoro a Casteldaccia (PA). “Si tratta di un bilancio insopportabile per un Paese che vede troppi padri e madri di famiglia morire sul lavoro. Il precariato, l’età pensionabile sempre più tarda, salari più bassi d’Europa, equipaggiamenti spesso insufficienti, se non scadenti, sono fattori che espongono i lavoratori a rischi insopportabili. Quanto accaduto a Casteldaccia è l’ennesima vergogna per l’Italia. Siamo vicini ai familiari delle vittime” – concludono.

“L’incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un’emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all’incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermitano.

Giovanni Azzara

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Cronaca

Cinque morti sul lavoro. Grave un sesto operaio

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Casteldaccia – Gravissimo incidente sul lavoro a Casteldaccia. Cinque operai sono morti a causa di delle esalazioni respirate questa mattina in via Nazionale mentre stavano eseguendo alcuni lavori all’interno di una vasca di sollevamento delle acque reflue che si trova vicino a una cantina vinicola. Un sesto operaio è stato estratto dai vigili del fuoco, già privo di sensi, e portato con l’elicottero al Policlinico dov’è arrivato intubato e in condizioni critiche. Illeso invece un settimo lavoratore che è stato medicato sul posto dai sanitari.

Sono morti uno dietro l’altro calandosi in un tombino dell’impianto fognario. E’ questa la prima ricostruzione della strage sul lavoro. Dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sono calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l’allarme. Quattro vittime sono operai di un’azienda di Partinico, tra di loro figurerebbe anche il titolare della ditta; il quinto è un lavoratore interinale.

Alcuni parenti dei cinque operai morti sono arrivati nel luogo della tragedia sul lavoro. 

“Se fossero state prese tutte le precauzioni del caso tutto questo non sarebbe successo”. Lo ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo Girolamo Bentivoglio Fiandra a proposito dell’incidente sul lavoro di Casteldaccia costato la vita a cinque operai. Bentivoglio ha confermato che a uccidere le vittime sono state esalazioni di idrogeno solforato e ha escluso che ci sia stato un crollo all’interno delle fognature. “Nella vasca la concentrazione dell’ idrogeno solforato, gas che si forma dalla fermentazione dei liquami, era 10 volte superiore ai limiti massimi”, ha aggiunto Bentivoglio che ha spiegato che l’allarme, dato alle 13.48 al numero unico del pronto intervento, è stato girato al 118 e poi ai vigili del fuoco che in un quarto d’ora hanno mandato sul posto quattro squadre di cui una di volontari. “Il nostro personale è intervenuto immediatamente – ha spiegato il comandante – e ha recuperato prima le vittime che erano nella vasca e poi i tre che erano adagiati sulla soletta”

Questi i nomi delle cinque vittime della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia: Epifanio Alsazia, 71 anni, il contitolare della ditta Quadrifoglio; Giuseppe Miraglia 47 anni, Roberto Raneri, di 51 anni, Ignazio Giordano, di 57 anni e Giuseppe La Barbera.

Domani sciopero generale di 4 ore e di 8 ore degli edili nella provincia di Palermo. Lo ha annunciato Piero Ceraulo, segretario degli edili della Cgil di Palermo che insieme ad altri dirigenti sindacali è a Casteldaccia dove sono morti 5 operai. È previsto un presidio davanti la Prefettura alle 9.

Lo sciopero generale di 4 ore, a inizio turno, è stato proclamato dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, e dalle sigle del settore chimici, acqua ed energia Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita a New York, ha espresso il suo cordoglio per la grave tragedia. “Auspico che sia fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente. Ma l’ennesima inaccettabile strage sul lavoro – a pochi giorni dal 1 maggio – deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte”.

“Sconvolge la notizia degli operai coinvolti nel tragico incidente avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano. Alle famiglie delle vittime il mio profondo cordoglio, unitamente al sentimento di vicinanza verso il lavoratore che si trova attualmente nel reparto di Rianimazione all’ospedale Policlinico di Palermo. Sia fatta piena luce su questa tragedia”. Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni .

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Cronaca

Piombano nella Cattedrale di Piazza Armerina e creano disordine

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Piazza Armerina- Non si spengono i riflettori sulla chiesa Armerina. Le troupe giornalistiche di grandi network ne hanno fatto una vera e propria crociata, così come qualche inviato locale. Da quando si è diffusa la notizia del sacerdote accusato e condannato per pedofilia nei confronti di un minorenne… è una notizia continua. Il tutto mentre la politica è infestata di scandali e i curricula pregni di indagini approdano presso le commissioni di vigilanza in vista delle elezioni da Sud a nord. Ma questa è un’altra storia.

Ed ecco la notizia: un agguato in piena regola – è stato definito da chi ha assistito alla vicenda – organizzato con cura di ogni dettaglio nella Cattedrale affollata di fedeli per il raduno diocesano dei ragazzi che assistono il sacerdote durante la messa.

Erano le 18.00 quando il Vescovo Rosario Gisana stava celebrando la funzione religiosa. Secondo le testimonianze dei presenti, due inviati della troupe di giornalisti, mimetizzati tra i bambini, entrati con fare claudicante e dichiarandosi donatori di generi alimentari per conto di un pastificio del trapanese, avrebbero improvvisamente indirizzato frasi ad alta voce e grida di protesta contro il primo pastore della chiesa Piazzese, interrompendo la celebrazione che procedeva tranquilla.

Qualcuno ha tentato di fermarli e riportarli all’esterno della basilica mentre nel caos generale scatenatosi il vescovo ha trovato riparo in sagrestia, accompagnato da molti tra i presenti. L’episodio ha creato panico, tra i bambini con gli inviati della trasmissione che, con la collaborazione di altre persone sulla piazza Cattedrale, hanno provato a chiedere informazioni e disturbare i giovanissimi partecipanti al raduno.

Altri testimoni hanno riferito che uno degli uomini entrato in Cattedrale pare abbia tentato di entrare con fare violento in sagrestia e nell’ufficio parrocchiale, dove il vescovo si è rifugiato per un quarto d’ora, in attesa del sopraggiungere di una pattuglia di carabinieri, che ha proceduto alla loro identificazione e controllo.

L’ ultimo episodio che ne segue un altro avvenuto nel giorno della festa della Patrona il 3 maggio, all’ora di pranzo sotto casa del Vicario della diocesi mons. Rivoli, fa pensare – sostengono i fedeli – ad una persecuzione nei confronti del vescovo, della diocesi e della città di Piazza Armerina che si stringe attorno al Pastore di fronte al quale non staranno a guardare.

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