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Cronaca

Controlli della movida nella fascia costiera e nei centri storici

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Ragusa – Il Questore di Ragusa dr. Vincenzo Trombadore ha disposto controlli nelle località balneari della fascia costiera e presso i centri storici dove già comincia a trasferirsi parte della movida estiva, che sono stati svolti in modalità interforze con l’impiego di pattuglie della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e con la collaborazione delle Polizie Locali.

Hanno operato la notte tra sabato e domenica per prevenire e reprimere le condotte illecite che incidono sulla sicurezza e sull’ordine pubblico e prevenire il fenomeno delle risse.

Sono stati effettuati controlli a persone e veicoli, con interventi di polizia amministrativa presso i locali di intrattenimento pubblico per verificare che le serate danzanti fossero state regolarmente autorizzate dalla Questura e per accertare le segnalazioni dei cittadini residenti nelle adiacenze di quei locali pubblici che lamentano il disturbo della quiete per la diffusione di musica ad alto volume o fino a tarda notte.

In relazione ai controlli interforze effettuati nelle scorse settimane, gli ulteriori accertamenti effettuati dal Commissariato di Comiso hanno determinato la contestazione di un illecito amministrativo nei confronti dell’organizzatore di una serata danzante in un locale nel Comune di Santa Croce Camerina che si era svolta in assenza della licenza prevista dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Nei confronti del trasgressore il Questore Trombadore ha emesso un’ordinanza di cessazione dell’attività di trattenimenti danzanti abusivamente esercitata in assenza del previsto titolo di Polizia.

Complessivamente sono state identificate 330 persone, controllati 150 veicoli ed elevate diverse contravvenzioni al codice della strada.

Inoltre, nel corso della settimana la Questura ha emesso un provvedimento di sospensione di 5 giorni della licenza di Ps per trattenimenti danzanti ad un locale in territorio di Santa Croce Camerina.

Il provvedimento sanzionatorio è scaturito all’esito degli accertamenti condotti dal personale della Polizia di Stato a seguito di un’aggressione subita da un giovane all’interno di una delle piste da ballo del locale. I controlli nel territorio ibleo continueranno nelle prossime settimane ed interesseranno tutti i comuni della provincia iblea.

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Cronaca

Di Stefano alle prese con l’opposizione silenziosa del Pd

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Dove sta la vera opposizione al sindaco Di Stefano? Nella sua maggioranza. Perché l’opposizione consiliare, senza una linea direttrice comune, non usa toni e contenuti virulenti nel commentare la prima relazione annuale del sindaco.

Di fatto neanche l’avversario diretto al secondo turno, Grazia Cosentino, è stata durissima. Ha parlato di “troppe promesse fatte in campagna elettorale e di tanti ritardi accumulati”. Altra contestazione( l’ha fatta Gabriele Pellegrino) è quella della continuità di Di Stefano con l’amministrazione Greco di cui prende i meriti e mai i demeriti. Ma Di Stefano farà bene a preoccuparsi non delle critiche soft dell’opposizione ma dei segnali che gli arrivano dai Dem: le assenze del capogruppo a sedute importanti,l’uscita dall’aula del dott.Orlando prima che il sindaco finisse la sua relazione(troveranno un motivo plausibile per giustificare l’assenza ma serve a poco.Lo sanno tutti che Orlando è ipercritico). , sono il sintomo di un partito inquieto. Che non vuole attendere oltre per vedere riconosciuto il suo peso elettorale. Sono passate le provinciali,è passato il contratto della Ghelas e Di Stefano fa lo gnorri.Il Pd non sembra intenzionato ad aspettare quel bilancio stabilmente riequilibrato che non arriva mai. Gli assessori Fava e Di Cristina fanno da pompieri. Ma quando l’acqua finisce restano le fiamme. Ieri il sindaco ha incassato i complimenti di M5s e dei Civici e per il Pd suo alleato maggiore si è dovuto accontentare di quelli del suo assessore e vicesindaco Giuseppe Fava che è pure consigliere comunale e non si è voluto dimettere perchè evidentemente non si fida dei suoi. Il sindaco va avanti ma nella sua maggioranza c’è un tarlo.E non è quello del dubbio.

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Cronaca

Comune e Bioraffineria Enilive di Gela firmano l’atto finale per Macchitella Lab

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 Dopo una serie  di passaggi burocratici e amministrativi ci sono le firme sul protocollo finale che blocca il fondo da 620mila euro con cui si completeranno le attività di avviamento di Macchitella Lab.

Sono somme che saranno messe nella disponibilità  dal Comune per coprire i costi relativi all’acquisto degli arredi interni e attrezzature informatiche (260.000 mila euro) e assistenza tecnica, selezione di esperti per lo start up (360.000 mila euro).

Il management della Bioraffineria, nella fattispecie l’Amministratore Delegato dalla Bioraffineria Enilive di Gela Luca Alburno, ha firmato il protocollo e di rimando lo stesso ha fatto il Sindaco Terenziano di Stefano.

Per la consegna formale della chiavi dell’ex Casa Albergo occorrerà attendere qualche giorno ma l’obiettivo è quello di rendere funzionale la struttura subito dopo l’estate.

Negli obiettivi iniziali del progetto il Comune si è prefissato di creare uno spazio polifunzionale di aggregazione aperto ai giovani che possa fungere da incubatore di impresa attraverso formazione, coworking, aggiornamenti tecnologici, consulenze e corsi universitari.

Il progetto vede la partecipazione non solo del Comune e di Eni, con il supporto della Fondazione Enrico Mattei,  Sicindustria e l’università Kore di Enna, che coordinerà i corsi universitari. Particolare soddisfazione è stata espressa dal  Sindaco Di Stefano che ha posto in cima alle sue priorità la nascita di Macchitella Lab come  polo per la formazione e un hub destinato alle startup innovative. E’ stato raggiunto un traguardo importante grazie al contributo  e alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, Eni e i partner tecnici a sottolineare l’impegno nel supportare lo sviluppo della comunità locale attraverso progetti di questo tipo.

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Cronaca

Nella commissione c’erano politici: il Tar annulla il concorso dell’Asp di Agrigento

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Nel 2022 l’Asp di Agrigento ha bandito un concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di diversi posti vacanti nell’ambito di distinti profili professionali, tra cui n. 7 posti di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, cat. D.

All’esito della prima prova scritta relativa al suddetto concorso, l’ASP di Agrigento rendeva pubblico l’elenco dei candidati non ammessi alle successive prove.

A fronte di ciò, alcuni dei candidati risultati non idonei alla prova scritta, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto, hanno proposto un ricorso volto ad ottenere l’annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti posti in essere dalla Commissione di concorso. Con il ricorso, gli avv.ti Rubino Impiduglia e Gatto hanno rilevato come, nel caso di specie, un Commissario – il dott. Nobile –  prima di essere nominato quale componente della Commissione esaminatrice, era stato eletto Consigliere Comunale di Ravanusa; ed ancora hanno dedotto che il Presidente della Commissione  – Dott. Trigona – successivamente a tale nomina era stato nominato Assessore nel Comune di Licata.   

Gli avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto hanno rilevato come, nel caso di specie, tali soggetti non avrebbero potuto svolgere, contemporaneamente, entrambe le predette funzioni, ovvero quella di commissari d’esame e di politici, sicchè, avrebbe dovuto considerarsi palese l’illegittimità della composizione della Commissione esaminatrice e, conseguentemente, si sarebbero dovuti ritenere manifestatamente illegittimi tutti gli atti posti in essere dalla stessa. 

Con ordinanza del 06.09.2024, condividendo le tesi difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto, il TAR ha sospeso gli atti della proceduraCon successiva sentenza del 1° luglio 2025, il TAR ha annullato gli atti del sopra citato concorso, rilevando che i ruoli “politici ricoperti da due dei tre commissari della procedura selettiva di cui si discute non consentono di escludere che la titolarità della loro carica politica, svolta in costanza dello svolgimento del concorso, possa aver interferito con il regolare svolgimento della procedura, pregiudicando le garanzie di imparzialità necessarie a garantire il rispetto della par condicio tra i partecipanti, considerato anche il ristretto numero dei commissari e il limitato ambito territoriale dell’ASP di Agrigento”. 

Tenuto conto della possibile sussistenza di profili di danno erariale a seguito dell’annullamento della suddetta procedura (e sua successiva riedizione), il TAR ha disposto la trasmissione della sentenza alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo. Inoltre, il TAR ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento per le opportune valutazioniInfine, il TAR ha condannato Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento al pagamento delle spese di N. 00991/2024 che liquida complessivamente in curo 3.000 (tremila/00), oltre accessori di legge e restituzione del contributo unificato.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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