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Il giallo della proprietà del Castelluccio finisce in Senato

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Il Castelluccio è di proprietà pubblica o privata? Per risolvere il giallo il senatore del M5S Pietro Lorefice ha depositato il 22 dicembre un’interrogazione al Ministro della Cultura Sangiuliano a cui chiede un’ ispezione per fare luce sulla questione. Nel testo viene riassunta tutta la battaglia giudiziaria sulla proprietà del bene.Questa l’interrogazione del senatore Lorefice al ministro:

“Il castello svevo di Gela (Caltanissetta), detto “castelluccio”, è un importante sito culturale siciliano che si erge su una collina di gesso che domina la città di Gela e il mare antistante;

il sito è stato classificato dalla Soprintendenza per i beni culturali quale immobile di rilevante interesse storico: “esempio di edilizia fortificata risalente al periodo svevo, rappresenta una rara testimonianza dell’età medievale della storia di Gela e delle campagne circostanti in quanto elemento indispensabile di un sistema di fortificazioni che avevano consentito il controllo strategico della piana di Gela”;

a seguito dell’abbandono dei secoli scorsi e dei bombardamenti degli alleati nel 1943, nel 1988 il Governo regionale aveva avviato un cantiere di restauro al fine di mettere in sicurezza la struttura;

il 22 febbraio 1992 la società Finanziaria agricola industriale S.p.A. aveva citato in giudizio l’Assessorato regionale per il turismo e quello per i beni culturali per l’illegittima occupazione del sito, rivendicandone la proprietà;

il 7 aprile 1999 la causa era stata posta in decisione e, con sentenza non definitiva del 22 febbraio 2002, il Tribunale di Caltanissetta ha dichiarato il difetto di legittimazione passiva dell’Assessorato per i beni culturali, disponendone l’estromissione dal giudizio, mentre, in accoglimento della domanda della società, condannava l’Assessorato per il turismo al risarcimento del danno derivato dall’occupazione del castello e del fondo adiacente;

gli Assessorati coinvolti hanno fatto ricorso in appello contro la sentenza il 17 febbraio 2007 lamentando la mancanza della prova della legittimazione attiva della società Finanziaria agricola industriale ma la Corte d’appello di Caltanissetta, con sentenza n. 684 del 13 settembre 2010, ha rigettato il ricorso; tuttavia, la Regione Siciliana continua a rivendicare la proprietà del bene;

considerato che:

l’interrogante si è rivolto in data 9 agosto 2023 al Dipartimento regionale finanze e credito, servizio 6 demanio e patrimonio indisponibile, ricevendo in riscontro la nota prot. 48115 del 13 settembre nella quale il servizio ha risposto che dalla sentenza citata si evinceva che “il progetto di espropriazione del bene è stato promosso dall’Assessorato regionale del Turismo, tanto che lo stesso viene condannato al risarcimento dei danni in favore della proprietà per l’occupazione del Castello Svevo di Gela e dei terreni su cui insiste, non essendo intervenuto li provvedimento di espropriazione definitiva”;

successivamente, il 4 ottobre, l’interrogante si è rivolto all’Assessorato per il turismo chiedendo tutta la documentazione in possesso riguardo al “castelluccio” con particolare al titolo di proprietà. In aggiunta, al fine di facilitare la ricerca documentale e a seguito di una richiesta da parte della struttura regionale, l’interrogante ha inviato la sentenza citata al servizio 4 dell’Assessorato stesso, il quale in data 17 novembre ha riscontrato che “sulla base della documentazione integrativa trasmessa, il Servizio 4 ha non ha reperito, dall’archivio corrente, nessun Atto o documentazione riconducibile alla Sua richiesta” e per tale motivo ha inoltrato la richiesta al “Servizio Cooperazione interistituzionale per la Promozione del Territorio regionale e dello Sviluppo del Turismo, competente in materia” che, ad oggi, non ha riscontrato la richiesta;

in data 13 ottobre 2023 l’interrogante ha inviato analoga richiesta all’Assessorato per i beni culturali della Regione, il quale ha riscontrato in data 25 ottobre con nota prot. 6134 allegando la risposta del servizio demanio del Dipartimento delle finanze della Regione, che risultava essere la stessa ricevuta dall’interrogante nel settembre 2023. Da ultimo, in data 28 novembre, l’interrogante ha inviato richiesta di accesso agli atti alla Soprintendenza di Caltanissetta chiedendo copia di tutto il materiale relativo agli interventi fatti sul castelluccio di Gela dagli anni ‘80 ad oggi, richiesta rimasta ancora senza riscontro;

considerato infine che, nel caso in cui la proprietà del bene risultasse in capo alla società Finanziaria agricola industriale, la Regione sarebbe intervenuta con risorse pubbliche su un bene privato, seppure per garantirne la conservazione,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se non ritenga opportuno un approfondimento tecnico o un’attività ispettiva in modo da far luce su quanto esposto e appurare se il bene sia di proprietà pubblica o privata.

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Alla pinacoteca la presentazione di “Quello che so di te”, romanzo finalista al Premio Strega

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“Quello che so di te”, libro di Nadia Terranova finalista all’edizione 2025 del Premio Strega, presentato in città nel corso di un incontro tenutosi alla pinacoteca comunale. Un ritorno a Gela per l’autrice, che già nel 2022 era stata in città per presentare “Trema la notte”: anche in questo caso l’evento è stato promosso e organizzato dalla Libreria Orlando e presentato da Paola Greco, che ha dialogato con la scrittrice.

Un dialogo profondo e ricco di spunti interessanti per il numeroso pubblico presente: si è rivelata troppo piccola la pinacoteca di viale Mediterraneo, location resasi necessaria a causa del forte vento. In un primo momento, infatti, la presentazione era prevista al Belvedere.

«Per la seconda volta un mio romanzo è entrato nella cinquina finalista del premio Strega, un bellissimo passo – ha detto Nadia Terranova -. I libri si scrivono per ispirazione, chi scrive sa di andare incontro alla delusione, all’accettazione o all’entusiasmo dei lettori. Quando c’è entusiasmo ovviamente è bello, però devo confessare che la cosa più importante oggi è scrivere i libri che voglio scrivere. Scrivere un romanzo è un’arte e un impegno, significa stare in un territorio segreto per molto tempo finché la tua creatura non esce».

L’incontro è stato introdotto dalla prof. Lina Orlando ed è stato realizzato grazie al patrocinio dell’amministrazione (tramite l’assessorato alla cultura guidato da Peppe Di Cristina) e al sostegno di diversi sponsor privati. Le letture sono state a cura di Maria Carla Aldisio, musiche di Nuccia Scerra e Pietro Lo Chiano. Una presentazione molto apprezzata dai tanti presenti.

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L’abbraccio ideale di Gela e Saint Julien alle nozze di Letizia e Giovanni

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Le nozze di due giovani gelesi, Letizia Scicolone e Giovanni Bessio, sono state occasione per un gemellaggio ideale tra Gela e Saint Julien a Malta.

Letizia e Giovanni hanno scelto di celebrare le loro nozze nell’isola in cui si sono fatti la promessa di matrimonio durante una vacanza. Hanno organizzato con cura il loro giorno più bello coinvolgendo un folto numero di amici e parenti gelesi che si sono recati a Malta per festeggiare con loro, prima partecipando alla cerimonia religiosa celebrata da don Giuseppe Fausciana alla Chiesa di Santa Maria della Vittoria, poi al banchetto di nozze nella bellissima locazione del Westin Dragonara di Saint Julien.

La presenza di una nutrita comunità gelese e di maestranze siciliane impegnate nelle nozze non è passata inosservata a Saint Julien (la notizia si era diffusa già da qualche tempo durante i preparativi) e così il sindaco di Saint Julien Guido Dalli ha voluto essere presente e portare una testimonianza di affetto e gratitudine agli sposi e alla comunità gelese. Accompagnato dalla gelese Ivana Legname che da anni vive a Malta e cura i rapporti tra le due isole, il sindaco di Saint Julien, prima del banchetto nuziale, ha preso la parola per augurare una lunga vita felice agli sposi, parlando di Saint Julien e di Gela, delle cose in comune e ringraziando gli sposi per avere scelto la sua terra nel giorno del si. Ha poi consegnato un attestato di ringraziamento e omaggiato sposi e genitori della croce di Malta e del simbolo del municipio di Saint Julien. Guido Dalli ha partecipato per tutta la durata alla festa di nozze divertendosi insieme agli altri invitati, dialogando con loro ed apprezzando vari aspetti delle tradizioni siciliane e gelesi in particolare.

A Saint Julien lavorano vari gelesi.Tra gli invitati alle nozze come amico degli sposi c’era il giovane gelese Andrea Bellavia che ha portato a Malta la tradizione pasticcera e gastronomica della sua famiglia aprendo con la moglie un ristorante poco distante dal Westin Dragonara che è stato in questi giorni il luogo in cui gli invitati di Letizia e Giovanni si sono sentiti come in casa.

Una graditissima visita quella del sindaco Dalli che ha reso ancor più piacevole il giorno del si di Letizia e Giovanni, vissuto con allegria e gioia. Il sindaco verrà a visitare Gela in ottobre in occasione di un suo viaggio in Sicilia per un evento a Piazza Armerina a cui ha in programma di partecipare. Avrà così modo di conoscere la città di Letizia e Giovannj. Molto apprezzata dai partecipanti l’omelia di don Fausciana incentrata sulla bellezza del matrimonio cristiano. Agli sposi è giunta anche la benedizione di Papa Leone.

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Inaugurato il museo all’aperto di via Di Bartolo: rifiorisce un pezzo di storia nel cuore della città 

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E alla fine il sogno degli abitanti del quartiere Borgo è realtà: il museo all’aperto di via Di Bartolo prende ufficialmente vita. Questa mattina l’inaugurazione del sito, che rende fruibile al pubblico la necropoli di età arcaica rivenuta nel 2019 durante i lavori di posa della fibra ottica. Un piccolo cimitero dei bambini, con dieci sepolture ed il loro prezioso corredo funerario.

I lavori sono stati finanziati ed eseguiti dalla ditta Open fiber, questa mattina rappresentata da Clara Distefano (regional manager Sicilia e Calabria sud), che ha curato la musealizzazione del sito insieme alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Caltanissetta, guidata da Daniela Vullo. Progettista e direttore dei lavori l’arch. Paolo Marchisciana.

Presente al taglio del nastro anche l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato. Il sindaco Terenziano Di Stefano ha sottolineato come la città sia attraversata oggi da una «emozione incredibile, che si vede anche negli occhi dei nostri concittadini». 

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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