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Cronaca

Addio a Raffaella Carrà

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Raffaella Carrà è morta all’età di 78 anni. “Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Con queste parole Sergio Japino ha dato il triste annuncio unendosi al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

Provare a definire Raffaella Carrà è davvero difficile. Perché questa artista poliedrica ha fatto davvero tutto. Cantante, ballerina, attrice, signora della tv, facendo del sorriso il suo biglietto da visita.

Il suo caschetto biondo è diventato un vero e proprio simbolo, sensualità naturale, caparbietà, massima professionalità. Sono questi gli ingredienti che hanno fatto della Carrà un personaggio unico e inimitabile. Capace di reinventarsi, con coraggio e curiosità, ma anche di commuoversi ed empatizzare con il pubblico, Raffaella è riuscita a tenere testa a mostri sacri della tv come Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Paolo Panelli e Alighiero Noschese.

E a giocare alla pari con una star del calibro di Mina (nell’indimenticabile “Milleluci”) non solo grazie al Tuca Tuca o ai costumi attillati e candidamente sexy indossati mentre si scatenava nella hit “Rumore” o intonava “Come è bello far l’amore da Trieste in giù”. La Carra è quella che ancheggia e volteggia sorridente ma sensuale in “Canzonissima”, ma è anche quella che veste i panni di Maga Maghella e duetta teneramente con Topo Gigio, o che si immedesima con la gente comune in “Carramba”.

GLI INIZI – Raffaella Maria Roberta Pelloni, questo il suo nome all’anagrafe, era nata a Bologna il 18 giugno 1943 ed è cresciuta in Romagna. Cresce seguendo il Musichiere, imparando a memoria titoli e ritornelli. A otto anni lascia la Romagna per frequentare l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, quella di Jia Ruskaia. Ha 14 anni quando la Ruskaia le dice che ha le caviglie troppo piccole e che andando avanti così, forse a 28 anni avrebbe potuto fare la coreografa. Raffaella fugge via e decide di tentare la via del cinema e si iscrive al Centro sperimentale di cinematografia.

Nel 1960 conquista una piccola parte ne “La lunga notte del ’43” di Florestano Vancini. Tre anni dopo gira “I Compagni” e poi “Celestina” con Carlo Lizzani. Quindi l’esperienza americana. Con Frank Sinatra recita in “Il
colonnello Von Ryan”. ”Venni scelta tra un sacco di attrici famose che avrebbero voluto recitare accanto a Frank. Era un gran signore, ma non conoscevo le sue canzoni. Andavo al juke-box e mettevo i Beatles. Era perplesso”, aveva ricordato. Hollywood non la fa impazzire. 

Viene scelta per affiancare in Rai Nino Ferrer nel programma “Io, Agata e tu”. Sconosciuta ai più, ha il coraggio di chiedere: ”Datemi tre minuti solo per me. Anche padre Rotondi ha tre minuti solo per lui. Perché a me no?”. Siamo nel 1969. Da lì la sua inarrestabile ascesa.

FAMOSA ANCHE LONTANO DALL’ITALIA –  La Carrà è famosissima non solo in Italia ma anche in Spagna, ed era stata celebrata a novembre 2020 anche dal Guardian, che l’ha definita “un’icona culturale che ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano e ha insegnato all’Europa la gioia del sesso”. “Quando la Svezia aveva gli Abba, l’Italia aveva la Carrà, che ha venduto milioni di dischi in tutta Europa” continuava il quotidiano britannico, precisando che, a livello vocale, negli stessi anni in Italia c’erano interpreti nettamente superiori, come Mina, Milva, Patty Pravo e Giuni Russo. “Ma la Carrà le ha superate tutte”. Raffaella aveva risposto ringraziando: “Le donne italiane hanno grande simpatia per me perché non sono una mangiauomini. Si può avere sex appeal insieme a dolcezza e ironia, non bisogna per forza essere Rita Hayworth”. fonte tgcom

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Cronaca

Torna maggio l’appuntamento con “Birrifici Aperti Unionbirrai”

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Rqgusa – Torna sabato 10 maggio l’appuntamento con “Birrifici Aperti Unionbirrai”, la giornata nazionale promossa da Unionbirrai, associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti, per avvicinare il pubblico al mondo della birra artigianale italiana. 

“Noi apriamo le porte, tu porta la sete” è il motto dell’iniziativa che permetterà a curiosi e appassionati di entrare nei birrifici locali per conoscere da vicino i processi produttivi, partecipare a visite guidate, degustazioni e incontri diretti con i birrai, scoprendo così storie, materie prime e segreti dietro ogni bottiglia. Protagonista anche la Sicilia con il Birrificio Onei a Ragusa, il Birricio Tarì a Modica (RG) e Kottabos a Rocca di Caprileone (ME).

“L’obiettivo della manifestazione – spiega Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai – è valorizzare la birra artigianale italiana, creando un ponte diretto tra produttori e consumatori. Vogliamo replicare con successo quanto avvenuto già con vino e olio, aprendo le porte dei nostri birrifici e mostrando al pubblico l’impegno, la qualità e soprattutto la passione che rendono la nostra birra artigianale un prodotto sempre più apprezzato a livello internazionale”.Sul sito dedicato www.birrificiapertiunionbirrai.it sarà possibile consultare l’elenco completo dei 50 birrifici partecipanti e scegliere tra i numerosi appuntamenti previsti in ben 14 regioni italiane.

La manifestazione rappresenta anche un’opportunità concreta per promuovere il territorio e creare sinergie locali, con benefici per i piccoli produttori, per le realtà turistiche e per i consumatori, sempre più consapevoli e alla ricerca di esperienze autentiche.“Crediamo fermamente che i piccoli birrifici artigianali possano diventare mete turistiche e parte integrante di itinerari enogastronomici – conclude Ferraris –. Per questo, anche a livello normativo, siamo impegnati affinché nascano ufficialmente le Strade della Birra, sul modello di quanto già fatto con successo dal mondo del vino e delle cantine”.

L’appuntamento con Birrifici Aperti Unionbirrai è fissato per il prossimo sabato 10 maggio: un’occasione unica per vivere una giornata immersiva e conviviale nel cuore della birra artigianale italiana.

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Torna il patentino digitale al liceo Vittorini

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E’ tornato stamane fra i banchi di scuola del  Liceo TRED “Elio Vittorini” di Gela il corso per il rilascio del patentino digitale promosso dal CORECOM Sicilia – Comitato Regionale per le Comunicazioni, con il patrocinio dell’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Protagonisti questa volta sono gli alunni della prima classe che stanno animando l’articolato percorso di formazione della durata di 14  ore  finalizzato all’acquisizione di utili strumenti conoscitivi per navigare in rete e usare le piattaforme social secondo responsabilità e consapevolezza.

Sette gli incontri in programma che oltre ai docenti dello stesso Liceo coinvolgeranno anche giornalisti, avvocati, investigatori e animatori digitali che svilupperanno diverse tematiche tra le quali la tutela della web reputation, i meccanismi di funzionamento delle piattaforme algoritmiche, la lotta alla disinformazione e all’hate speech, il contrasto al cyberbullismo e gli illeciti digitali. Il corso si concluderà martedì 20 maggio con la consegna dei patentini digitali.

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Francesco Barone è il direttore artistico dei grandi eventi di Gela

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Il nome si sussurrava negli ambienti gelesi . Oggi è ufficiale. La delibera è stata pubblicata sul sito del Comune di Gela. Francesco Barone è il direttore artistico dei grandi eventi di Gela. Gestirà 300 mila euro per la promozione e l’ immagine del territorio .

Alla manifestazione di interesse si sono presentate 11 persone. Molti non hanno prodotto documentazione completa. Alla fine dell’istruttoria l’amministrazione comunale ha ritenuto più convincente e confacente alla complessità e varietà degli eventi culturali e di svago che il Comune di Gela vorrebbe realizzare grazie al contributo ottenuto dall’Assessorato Regionale del TURISMO, dello Sport e dello Spettacolo con D.S.S. n. 498/S6 del 03.03.2025, la Manifestazione di interesse, Francesco Barone. Il verbale, oltre che all’Albo on line, verrà pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Gela. Francesco Barone, verra’ convocato per un colloquio conoscitivo anche al fine di avere conferma circa l’accettazione dell’incarico. Il Disciplinare di incarico e assunzione dell’impegno di spesa, verra’ redatto attraverso Determinazione dirigenziale.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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