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Dall'Italia e dal Mondo

Overture d’eccellenza per la Targa Florio Classica

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Palermo – Overture d’eccellenza per la Targa Florio Classica 2024 atto decisivo del Campionato Italiano Grandi Eventi di regolarità per auto storiche e moderne e Ferrari Tribute to Targa Florio. Dopo l’acclamatissima cerimonia di partenza di giovedì sera da Piazza Verdi a Palermo, nella giornata di venerdì le oltre 230 automobili in gara hanno acceso i motori per affrontare la prima tappa, sulle strade delle Saline nel Trapanese, dove gli equipaggi hanno esaltato il numeroso pubblico già preparato ad accogliere le straordinarie vetture e salutare con affetto ogni singolo passaggio.

Un numero record di iscritti che testimonia il sempre maggiore interesse internazionale che la gara riveste tra gli appassionati di tutto il mondo. Di particolare suggestione sono stati i passaggi a Campobello di Mazara, patria della Regolarità per opera del dottor Nino Buffa, colui che introdusse la disciplina della Regolarità ed ovviamente a Marsala, agli stabilimenti Florio e alle famigerate Saline. Ferrari, Maserati, Porsche, Mercedes e ancora Alfa Romeo, Lancia, Bugatti e Jaguar sono alcune delle case automobilistiche presenti con i loro modelli dal grande fascino in questi giorni in Sicilia. Particolare interesse ha destato la Mercedes Benz 2 – Litre, arrivata in Sicilia in occasione del  centenario della prima vittoria di Mercedes-Benz nella Targa Florio avvenuta nel 1924 che viene guidata in questi giorni da Marcus Breitschwerdt e Gaetano Derosa. 

Prima tappa nel segno dei regolaristi di Campobello di Mazara, ovvero Francesco e Giuseppe Di Pietra su Fiat 508C, Mario Passanante e Alessandro Molgora, ancora su 508C, Angelo Accardo e Filippo Becchina su 508C e ancora Nino Margiotta e Salvatore Cusumano, Giovanni Moceri e Valeria Dicembre su Lancia Aprilia. Faranno certamente la voce grossa Massimo Bisi e Claudio Cattivelli su Porsche 356 A, Massimo Zanasi e Corrado Corneliani. 

Dopo la spettacolare cerimonia di partenza avvenuta in piazza Verdi a Palermo, oggi gli equipaggi si sono confrontati con il cronometro sui 424 km “Sulle strade delle Saline” nel Trapanese dopo aver attraversato Alcamo, Salaparuta, Gibellina ed il Cretto di Burri, Partanna, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo e Marsala. Dopo la pausa pranzo alle Cantine Florio la carovana ha proseguito verso Trapani, Erice, Castellammare per far rientro a Palermo al quartier generale allestito al Marina Yachting. Una giornata esaltante che ha affascinato i partecipanti non solo per la bellezza dei paesaggi, come le Saline di Marsala. 

“Una tappa – ha spiegato il presidente di Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani – che ci ha dato la possibilità di vivere territori bellissimi, ricchi di storia e cultura come Campobello di Mazara, patria dei regolaristi. Bisogna rendere omaggio a questa terra che ha formato tantissimi esperti della specialità. La 12 ore entra a pieno diritto nella storia della Regolarità italiana”. 

Tra le rosse del Ferrari Tribute To Targa Florio, subito a loro agio Fabrizio Macario e Giovanna Di Costanzo su Ferrari 488 Pista del Ferrari Club Italia, Celestino e Oreste Sangiovanni su Ferrari Roma della Franciacorta Motori, Daniele Consonni ed Eric Grippo su Ferrari 812 GTS. Tra le splendide vetture del gruppo Legend, inizio interessante per i ferraristi Vincenzo Ferrari e l’attore americano Erik Haugen, uno degli interpreti del film Ferrari del regista Michael Mann. Haugen è tornato in Sicilia alla Targa Florio Classica per raccogliere documenti e testimonianze in vista del suo documentario su Tazio Nuvolari, Enzo Ferrari ed Achille Varzi. A proposito di celebrità, completano la prima Carlo Cracco, in gara con Ezio Ronzoni su una Mercedes 300 SL e l’attore e modello Mariano Di Vaio in coppia con la moglie Eleonora Brunacci su Porsche 911 Carrera 4 964. 

Domani alle 8.30 torneranno ad accendersi i motori per la seconda tappa “Sul Circuito delle Madonie”, che si svilupperà su un percorso che ricalca i 3 circuiti storici della Targa Florio di velocità, ovvero il Piccolo, il Medio ed il Grande di una lunghezza totale di 324,77 km. Al termine della due giorni, gli equipaggi avranno percorso un totale di 684,88 km scandite da 104 Prove Cronometrate, 10 prove di Media, 6 controlli orari e 6 Controlli a Timbro che significano 7 ore sulle strade del “Mito”. 

Il Programma in dettaglio della seconda tappa di sabato 12 ottobre: 

Ore 8.30 Partenza da Porto di Palermo, ore 9.58 Scillato, ore 10.30 Calcarelli, pasticceria Di Gangi, ore 10.50 Geraci Siculo, ore 11.25 Castelbuono, ore 12.16 Collesano, ore 13.54 Floriopoli, ore 15.51 Termini Imerese, ore 17.30 rientro al Porto di Palermo. 

Nella giornata di domenica 13 ottobre è in programma il Trofeo Monreale, prova facoltativa che darà ai concorrenti di poter guidare le proprie straordinarie vetture fino a San Martino delle Scale con arrivo alle ore 9.20 dove è prevista una serie di prove di media, fino all’arrivo a Monreale, sede del monumentale Duomo, edificato per iniziativa del re normanno Guglielmo II tra gli anni Settanta e Ottanta del XII secolo e oggi patrimonio dell’Unesco. Le vetture arriveranno alle ore 9.34 e da lì affronteranno 6 prove di Media. 

Alle 10.06 infine è previsto l’arrivo della prima vettura al Molo Trapezoidale Marina Yachting di Palermo dove è previsto il pranzo finale e la cerimonia di premiazione. 

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Entra in vigore oggi la “Legge Brambilla” sui reati contro gli animali

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Roma – Entra in vigore oggi la “Legge Brambilla” sui reati contro gli animali, la prima riforma organica del titolo IX bis del Codice penale, attesa da oltre vent’anni. La portata storica del testo è innanzitutto nella sua rivoluzione culturale con un ribaltamento di prospettiva: gli animali diventano finalmente il soggetto giuridico tutelato in via diretta dalla legge, in quanto esseri senzienti, portatori di diritti, e non si tutela più “il sentimento dell’uomo per gli animali”.

E sono esseri senzienti tutelati dalla legge tutti gli animali: d ‘affezione, da reddito, selvatici, esotici, tutti indipendentemente dal fatto che abbiano o non abbiano un proprietario. L’importanza della “legge Brambilla” sta poi nel chiudere finalmente con la stagiome dell’impunitá per chi commette reati a danno degli animali: la normativa innalza tutte le pene (in particolare per l’uccisione e il maltrattamento), introduce anche un sistema di pesanti sanzioni pecuniarie sempre abbinate alla pena detentiva, prevede aggravanti generiche, introduce a livello nazionale il divieto di tenere il cane alla catena e tante altre importanti disposizioni.

Esulta l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente di LEIDAA e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente, autrice del provvedimento: “E’ il traguardo di una vita”.
“Da quattro legislature – afferma la deputata di Nm – porto avanti questa battaglia di civiltà, con tutto il mio impegno in nome di tutti gli indifesi e dei milioni di italiani che amano gli animali.

È stato molto difficile arrivare al risultato in quanto ho avuto grande opposizione dei partiti di minoranza e dei vari soggetti portatori di interessi. Ma avevo promesso giustizia agli ultimi tra gli ultimi, ai tanti animali seviziati e uccisi da mani scellerate. Sono orgogliosa di aver mantenuto la promessa. Oggi la legge Brambilla entra in vigore e produrrà i suoi effetti, deterrente e repressivo. Affidiamo alla magistratura strumenti più efficaci e adeguati per punire i responsabili di fatti particolarmente gravi, reati gravi in sé, per il disvalore etico che manifestano, e perché la violenza contro gli animali spesso anticipa e  prepara quella sulle persone.

Il cane Angelo torturato a morte nel Cosentino, il cane Aron bruciato a Palermo, il gatto Leone scuoiato vivo nel Salernitano, il gatto Green ucciso a botte in Veneto sono solo i casi più eclatanti, quelli che i media riportano o per la loro efferatezza o perché avvenuti sotto gli occhi di tutti e che, d’ora in poi, sarà più facile sanzionare come meritano. Ricordo infine che i reati contro gli animali, vittime mute, sono procedibili d’ufficio, non appena le autorità ne acquisiscano notizia, o perché sorprendono in flagrante chi li commette o in qualsiasi altro modo. Allora bisogna segnalare, segnalare, segnalare.

Grazie alla sensibilità e al civismo degli italiani, questi reati saranno puniti più che nel passato. E grazie alla “legge Brambilla” saranno puniti più severamente. Sono felice ed orgogliosa di aver regalato all’Italia che ama gli animali questa grande vittoria”.

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Vacanze, Conflavoro: “In Sicilia attesi 4,4 milioni di turisti italiani

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“Il Centro Studi Conflavoro stima per l’estate italiana 268 milioni di presenze, in aumento del 2,1% rispetto al 2024 e in linea con i livelli precedenti alla pandemia. La spesa complessiva toccherà quota 71,8 miliardi di euro (+12,3%), spinta da un turismo che cambia volto orientandosi verso maggiore qualità e sostenibilità.

Non è più solo una questione di mare o città d’arte perché si cercano autenticità, esperienze personalizzate, territori da scoprire. I borghi stanno diventando il simbolo di questo nuovo modello: sostenibile, diffuso, integrato nelle comunità locali. È lì che dobbiamo investire”, dichiara Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro.

Secondo l’indagine del Centro Studi di Conflavoro, diretto da Sandro Susini, i turisti italiani saranno 30 milioni (48,4%), mentre 35,5 milioni (51,6%) saranno stranieri, disposti a spendere di più (59,3% dei 71,8 miliardi) complici anche i pernottamenti più lunghi (media di 8,5 notti contro le 7,3 degli italiani).

I 71,8 miliardi di spesa saranno correlati alla propensione verso vacanze premium, con richieste maggiori di camere di categoria superiore (+18,3%), esperienze gastronomiche (+22,7%) e servizi personalizzati come guide e tour privati (+27,5%), ma anche l’aumento generalizzato dei costi avrà la sua rilevanza, in particolare per l’alloggio (+5,8%), la ristorazione (+4,3%) e i trasporti (+6,2).

Secondo Conflavoro, il 72,3% degli italiani rimarrà in Italia. Le regioni più visitate saranno Puglia (15,8%), Sicilia (14,7%), Toscana (13,2%), Sardegna (11,8%) e Campania (9,3%), con Liguria, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige appaiate (8% circa di presenze). Tra le mete estere, predilette le tradizionali Spagna (22,3%), Grecia (18,7%), Croazia (12,5%), Francia (9,8%) e Portogallo (7,3%), ma cresceranno i viaggi di lungo raggio: rispetto al 2024, forte incremento per Giappone (+18,7%), USA (+15,3%) e Thailandia (+14,2%).

Dal punto di vista demografico, ogni età avrà precise preferenze: la fascia 18-30 anni (22,3% del totale) sceglierà Riviera Romagnola, isole maggiori, città d’arte; la fascia 31-45 anni (28,7%), Riviera Adriatica, Toscana e Puglia; la fascia 46-60 anni (26,4%), Toscana, Umbria, Sicilia e Costiera Amalfitana; infine, gli over 60 (22,6%) opteranno per località termali, laghi del Nord e zone balneari tranquille.

Tra le tendenze più significative registrate dal Centro Studi di Conflavoro, emerge poi il boom del turismo nei borghi e nelle aree rurali, con un incremento del 22,5% rispetto al 2024. Le motivazioni principali di questa scelta risiedono certamente nella volontà di allontanarsi dal clima torrido (38,5%), ma anche nel desiderio di riscoprire il patrimonio culturale (32,7%) e nell’interesse per un turismo sostenibile (28,8%). In crescita borghi meno noti come Pitigliano, Sovana e Sorano (Toscana, +28,3%), Bevagna e Montefalco (Umbria, +24,7%), Offida e Moresco (Marche, +31,2%), Pacentro e Scanno (Abruzzo, +27,8%), fino a Venosa e Guardia Perticara (Basilicata, +29,5%) ed Erice e Castelmola (Sicilia, +25,7%). Emergono, infine, sempre più forti, anche i “distretti di borghi” come Val d’Orcia, Monti Sibillini e Cinque Terre, con tassi di crescita oltre il 30%.

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Lorefice: “Italia svenduta, a stelle e strisce…”

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“Il Governo si erge a paladino dell’indipendenza dagli Usa per giustificare il piano di riarmo, ma poi nei fatti sta svendendo pezzi dell’economia italiana proprio a fondi americani. – Lo ha affermato in una nota il Senatore M5S Pietro Lorefice, Segretario di Presidenza del Senato.

” Dopo aver ceduto nel 2024 il 2,8% di Eni a investitori vari, nel 2025 si sono perfezionate la cessione del 30% di Enilive al fondo americano Kkr e la cessione del 20% di Plenitude al fondo americano Ares. Un altro 10% di Plenitude, poco prima, era stato ceduto al fondo svizzero EIP.

Più che una politica industriale, una liquidazione. In queste svendite di metà mandato, è finita anche la Sicilia, in particolare Gela, dove non senza travagli e difficoltà è stata riconvertita l’ex raffineria Eni in una bioraffineria. Ma anche questo impianto, controllato da Enilive, ora è di fatto sotto la presa incisiva di un fondo estero.

Gela è uno dei pochi esempi reali di riconversione industriale nel Sud, eppure è stata trascinata senza scrupoli nel tritacarne della finanza speculativa internazionale, senza garanzie per lavoratori e territorio.

L’ennesimo colpo basso a un Sud che merita investimenti, non di essere venduto al miglior offerente.  Ma è chiaro a tutti: noi siamo il Movimento 5 stelle, loro ormai stelle e strisce”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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