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Cronaca

Vendevano profumi di marche contraffatte: denunciati

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Modica – La Polizia ha denunciato due giovani palermitani sorpresi a vendere per strada profumi di note marche palesemente contraffatti.

Gli agenti delle Volanti del Commissariato di Modica, impegnati nel consueto servizio di controllo del territorio, nella mattinata di lunedì hanno notato due giovani a bordo di una Fiat 500 bianca aggirarsi per le vie del quartiere Sacro Cuore e poi scendere dalla vettura con un borsone a tracolla.

I due, infatti, stavano cercando dei possibili acquirenti di profumi, offrendo marchi griffati a prezzi inferiori rispetto a quelli dei negozi specializzati, come appurato dagli ulteriori accertamenti esperiti in ufficio.I poliziotti hanno proceduto al controllo dei due ragazzi, rispettivamente di 30 e 19 anni e della vettura a loro in uso.

Oltre a quelli contenuti all’interno dello zaino indossato da uno dei due ragazzi, nel corso della perquisizione del veicolo sono stati rinvenuti altri profumi, per complessivi 55 prodotti che i due giovani intendevano vendere.Gli stessi, non sapevano fornire adeguata motivazione circa la provenienza dei prodotti, né tantomeno esibivano la documentazione di acquisto e/o di trasporto.Il trentenne, inoltre, annoverava precedenti di polizia analoghi in termini di possesso e vendita di marchi contraffatti in varie città siciliane e denunce per reati contro il patrimonio, in particolare rapina aggravata.

In considerazione delle emergenze investigative i due ragazzi sono stati denunciati in stato di libertà per concorso in detenzione a fini di vendita – ed in genere di lucro – di prodotti a marchio contraffatto, che avrebbero fruttato loro circa 4000 euro.La merce contraffatta è stata posta sotto sequestro per la successiva distruzione.Nei confronti del trentenne, con precedenti di polizia, il Questore della provincia di Ragusa, ha il divieto di ritorno nel comune di Modica per quattro anni.

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Cronaca

Le mattonelle per ricoprire gli antichi altari…

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Il gress porcellanato moderno per ricoprire le basi consumate degli antichi altari marmorei corredati di legni ottocenteschi nella chiesa del Rosario. La chiesa del centro storico è poco frequentata in quanto chiusa per 6 giorni alla settimana, ricordiamo bene le foto dei matrimoni quando veniva utilizzata dalla parrocchia del Carmine nella cui chiesa venivano realizzati labori di restauro.

Eppure è così bella, antica, con una rasserenante cupola bianca e bluette. Non è facile vedere quella copertura discutibile, perché durante i riti pasquali le basi ricoperte di mattonelle per pavimento moderno, sono state ricoperte da eleganti tovagliette ricamante, ma qualche fede attento le ha viste ed ha gridato allo scandalo.

I prelati assicurano che si tratta di un momento transitorio in quanto la chiesa deve essere sottoposta a lavori di ristrutturazione. Di nuovo dopo quelli di 30 anni fa.

La chiesa del SS. Salvatore e Rosario è stata edificata ad unica navata con torre campanaria (del 1810) tra il 1796 e il 1838 sui ruderi di un’altra del XVI secolo; nella cella campanaria, il cui tetto è ricoperto da piastrelle di maiolica colorate, esiste un’antica campana del 1606.

La facciata principale, tutta a pietra viva senza intonaco, non presenta nessuna linea architettonica di rilievo, tant’è che si è convinti che essa non fu mai completata; stessa cosa non si può dire per l’interno dove esistono stile e forma architettonica dei primi dell’Ottocento.

Nella chiesa sono conservate diverse pale dipinte, una via Crucis del 1971 del pittore gelese Salvatore Solito, alcuni affreschi, una pregiata acquasantiera e un piccolo organo della seconda metà del XVIII secolo, incluso in un elegante complesso decorativo, con 29 canne di facciata, disposte in tre campate a forma di cuspide, e 10 registri. Nel giugno del 1989, durante i lavori di ripavimentazione della chiesa, sono venute alla luce diverse sepolture gentilizie.

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Cronaca

Controlli straordinari della polizia con arresti, denunce e multe stradali

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Attività straordinaria di controllo del territorio da parte della Polizia di Gela, predisposta dal Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello. I controlli hanno interessato i luoghi di aggregazione di soggetti, anche minori di età, dediti alla commissione di reati, quali Macchitella, Caposoprano, Setteferine, lungomare e zone limitrofe.

Oltre ai poliziotti del Commissariato sono stati impiegati equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo. Nel corso dell’attività gli agenti hanno identificato 811 persone e controllato 245 veicoli. Sono state elevate 42 sanzioni al codice della strada, tra le contravvenzioni più ricorrenti: mancanza di copertura assicurativa dei mezzi, sosta selvaggia, cinture di sicurezza e uso del cellulare alla guida. Sono state eseguite 10 perquisizioni e segnalate 3 persone per uso personale di sostanze stupefacenti alla Prefettura. Sono state, inoltre, tratte in arresto 8 persone, in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, che a vario titolo, devono scontare pene detentive e denunciate 10 persone per furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente reiterata nel biennio.

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Cronaca

Trovato morto un uomo di 77 anni

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Aveva affrontato la vita a muso duro per tanti anni. Ma all’alba dei 77 non ce l’ha fatta. La polizia lo ha trovato morto bella sua abitazione del quartiere Settefarine.

Si tratta di Francesco C. che da qualche tempo viveva in carrozzina. Attivo, dinamico fino a qualche tempo fa, forse questa nuova condizione e tutte le difficoltà che sono connesse lo hanno fatto cedere.

La polizia indaga sull’ipotesi di suicidio.

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