Le abitudini di ricerca online si sono evolute significativamente negli ultimi decenni, riflettendo i cambiamenti tecnologici e culturali che influenzano il modo in cui diverse generazioni accedono alle informazioni. Dalla comparsa dei primi motori di ricerca negli anni ’90 fino all’introduzione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale (AI), come ChatGPT o Bing AI, il panorama digitale continua a trasformarsi. Ma come variano le preferenze di ricerca tra le generazioni? E quale ruolo gioca oggi l’AI rispetto ai tradizionali motori di ricerca come Google?
Le abitudini di ricerca delle diverse generazioni
Baby Boomers: la fiducia nei motori di ricerca tradizionali
I Baby Boomers (nati tra il 1946 e il 1964) sono cresciuti in un mondo analogico e hanno assistito all’avvento della tecnologia digitale: per questa generazione, i motori di ricerca come Google rappresentano una risorsa fondamentale per trovare informazioni. Tuttavia, tendono a fidarsi maggiormente dei risultati provenienti da fonti ufficiali o ben conosciute. Secondo alcune analisi, i Baby Boomers preferiscono ricerche mirate, utilizzando parole chiave specifiche per ridurre il rischio di incorrere in risultati poco attendibili.
Generazione X e Millennials: il bilanciamento tra convenienza e accuratezza
La Generazione X (nati tra il 1965 e il 1980) e i Millennials (nati tra il 1981 e il 1996) hanno vissuto l’adolescenza e la prima età adulta durante l’esplosione di Internet. Queste generazioni hanno familiarità sia con i motori di ricerca tradizionali sia con i social media come canali per reperire informazioni. I Millennials, in particolare, tendono a combinare diverse fonti, spesso utilizzando i social per scoprire nuove tendenze o opinioni, per poi approfondire le loro ricerche su Google.
Generazione Z e Alpha: la rapidità è tutto
La Generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012) e la Generazione Alpha (nati dal 2013 in poi) sono le prime generazioni completamente immerse nel digitale: per loro, la ricerca deve essere rapida, visiva e spesso interattiva. La Generazione Z, ad esempio, utilizza piattaforme come TikTok o Instagram non solo per intrattenimento, ma anche come strumenti di ricerca informale. Inoltre, molti giovani preferiscono porre domande direttamente agli assistenti vocali o alle applicazioni basate sull’AI, evitando i processi più tradizionali.
L’ascesa dell’intelligenza artificiale nelle ricerche online
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato il modo in cui cerchiamo informazioni: strumenti come ChatGPT, Bing AI e altri assistenti basati sull’AI stanno diventando sempre più popolari, offrendo risposte precise e contestualizzate senza richiedere all’utente di analizzare una lunga lista di link. Ma perché l’AI sta guadagnando terreno rispetto ai motori di ricerca tradizionali?
Risultati personalizzati: L’AI può comprendere meglio le esigenze dell’utente, fornendo risposte su misura e risparmiando tempo.
Interazione naturale: Gli utenti possono formulare domande in linguaggio naturale, senza preoccuparsi di utilizzare le giuste parole chiave.
Accesso a contenuti strutturati: L’AI è in grado di sintetizzare informazioni da più fonti, offrendo una visione completa senza dover cliccare su più link.
Un recente studio evidenzia che una percentuale crescente di utenti, soprattutto tra i Millennials e la Generazione Z, preferisce utilizzare strumenti di AI per le loro ricerche, percependoli come più veloci e affidabili. Secondo l’indagine degli esperti di ExpressVPN, molti giovani utilizzano anche i social media come strumenti di ricerca, prediligendo la semplicità e l’immediatezza offerta da queste piattaforme rispetto ai tradizionali motori di ricerca.
Motori di ricerca vs. AI a confronto
Caratteristica
Motori di ricerca
AI
Modalità di utilizzo
Inserimento di parole chiave
Linguaggio naturale
Risultati
Lista di link
Risposte sintetiche
Velocità
Moderata
Alta
Personalizzazione
Limitata
Elevata
Affidabilità
Basata sull’utente
Variabile, dipende dai dati
Sebbene i motori di ricerca restino strumenti indispensabili per molte persone, l’AI sta dimostrando di essere un’alternativa competitiva, specialmente per chi cerca risposte immediate e personalizzate.
Insomma, le abitudini di ricerca online riflettono le preferenze e le esigenze delle diverse generazioni, con un chiaro spostamento verso tecnologie più avanzate e user-friendly come l’intelligenza artificiale. Mentre i Baby Boomers e la Generazione X continuano a fare affidamento sui motori di ricerca tradizionali, i Millennials, la Generazione Z e la Generazione Alpha abbracciano sempre più strumenti di AI e piattaforme social.
Con il progresso tecnologico, è probabile che l’AI continui a ridefinire il modo in cui accediamo alle informazioni, ponendo nuove sfide e opportunità sia per gli utenti che per le aziende che operano nel settore digitale.
Imparare le basi del primo soccorso può fare la differenza in situazioni di emergenza. Così il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta si mobilita in vista dei grest e propone corsi per animatori, operatori, educatori, volontari e catechisti: un’opportunità preziosa per acquisire competenze utili e importanti a salvaguardia della vita umana.
Gli interessati possono chiedere informazioni all’indirizzo di posta elettronica gruppo.gela@cisom.org. «È giusto che le parrocchie abbiano giovani informati e formati per assitere i ragazzi durante il grest estivo. La partecipazione contribuirà a rendere le parrocchia un luogo più sicuro per tutti» dice il responsabile locale del Cisom, Antonio Benfatti.
Confcommercio Ascom Gela accoglie con grande soddisfazione la recente decisione del TAR del Lazio che ha annullato la circolare del Ministero dell’Interno con cui si vietava il self check-in per le strutture ricettive extralberghiere, quali case vacanze, bed & breakfast e affitti brevi.
La sentenza, nata dal ricorso promosso da AIGAB – Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi, con il supporto di Confedilizia, ribadisce che una circolare amministrativa non può imporre restrizioni non previste da norme di legge. Il TAR ha dunque ritenuto illegittimo il divieto di check-in automatizzato, riaffermando la possibilità, per gli operatori del settore, di utilizzare sistemi digitali (smart lock, cassette di sicurezza, codici, app) per la gestione dell’accoglienza, nel rispetto degli obblighi di registrazione previsti dal portale Alloggiati Web della Polizia di Stato.
“La decisione del TAR – dichiara il presidente di Confcommercio Ascom Gela – rappresenta un punto di svolta per tantissimi operatori locali che da anni investono nell’ospitalità extralberghiera. Il self check-in non solo è compatibile con la normativa vigente, ma è anche uno strumento utile a garantire sicurezza, tracciabilità e flessibilità nell’accoglienza turistica.”
Confcommercio Ascom Gela sottolinea che il comparto degli affitti brevi sta vivendo una fase di espansione anche nel territorio gelese, contribuendo all’economia locale e alla diversificazione dell’offerta turistica. Imporre restrizioni non motivate – come il divieto di self check-in – avrebbe colpito in modo sproporzionato microimprese, famiglie e giovani imprenditori che operano nel settore.
“La digitalizzazione dell’accoglienza non è una scorciatoia – prosegue il presidente – ma una risposta concreta alle esigenze del viaggiatore moderno, alle dinamiche del turismo post-pandemico e alla necessità di garantire accessibilità e automazione anche in territori periferici o in bassa stagionalità.”Confcommercio Ascom Gela invita tutti gli operatori a informarsi sulle corrette modalità di gestione delle presenze e ribadisce la propria disponibilità a fornire assistenza legale, consulenza normativa e supporto tecnico su questi aspetti, anche in vista dell’ormai prossima stagione estiva.
Per ulteriori informazioni o richieste di approfondimento è possibile contattare la segreteria dell’Associazione ai consueti recapiti.
Sta la’, abbandonato, danni ed anni e nessuno se n’è mai occupato. Adesso c’è un risveglio generale sulla condizione dell’aeroporto di Comiso.
Affrontare in IV Commissione la gravissima situazione in cui versa attualmente l’Aeroporto “Pio La Torre” di Comiso (RG), struttura strategica per la mobilità e lo sviluppo dell’intera area sud-orientale della Sicilia.
È la richiesta del deputato regionale di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo che ha scritto al presidente della IV Commissione chiedendogli di fare piena luce sulle responsabilità gestionali che hanno condotto allo stato attuale dell’aeroporto. Ma anche per acquisire informazioni dettagliate sugli sviluppi previsti per la continuità territoriale e l’attuazione degli investimenti programmati e valutare possibili interventi immediati per il salvataggio e il rilancio dell’aeroporto di Comiso, infrastruttura strategica per l’intera Sicilia sud-orientale.
“Nonostante gli ingenti investimenti pubblici che sarebbero stati destinati alla valorizzazione e al potenziamento dello scalo – 9 milioni di euro per l’incremento dei voli, 24 milioni per la continuità territoriale e 47 milioni di fondi FSC per l’area cargo – l’aeroporto versa oggi in una condizione di progressivo abbandono, con un’attività drasticamente ridotta e una programmazione settimanale che si attesterebbe su meno di cinque voli, arrivando, in alcune giornate, all’assenza totale di collegamenti aerei” scrive Lombardo.
“La mancanza di programmazione e operatività ha già determinato conseguenze preoccupanti con oltre cento lavoratori che esprimono forte preoccupazione per il proprio futuro occupazionale – spiega ancora -. E gli imprenditori del territorio (servizi di noleggio con conducente, autonoleggi, trasporto bus, ristorazione) che avevano investito sul rilancio dello scalo si trovano ora costretti a rivedere radicalmente le proprie prospettive di crescita. Senza considerare che servizi interni come bar e uffici risultano chiusi o attivi solo sporadicamente, contribuendo a un’immagine di desolazione che mina la credibilità dello scalo”.
“A fronte dell’annunciata attivazione della continuità territoriale a partire dal 1° novembre, comunque tardiva, con la partecipazione di tre compagnie al bando pubblicato dalla Camera di Commercio del Sud-Est, la situazione attuale è drammaticamente stagnante, senza segnali concreti di rilancio a breve termine”.Ecco perché Lombardo ha chiesto formalmente la convocazione di una audizione urgente dell’Assessore Regionale delle Infrastrutture e Mobilità, On. Alessandro Aricò; del Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Architetto Salvatore Lizzio, della Presidente della SAC, dott.ssa Giovanna Candura, del Commissario straordinario della Camera di Commercio Sud-Est, dott. Antonio Belcuore e la Presidente del Libero Consorzio di Ragusa, dott.ssa Maria Rita Schembari.