Una nuova realta’ musicale si staglia nel panorama artistico del territorio e gia’ si proietta verso importanti palchi. La ‘Prima’ di ieri sera ha dato un saggio delle capacità sonore e musicali dei 30 elementi fra cantanti e musicisti. Pubblico delle grandi occasioni in delirio di fronte al diletto della musica. Tutto esaurito e il 30% degli astanti sono rimasti in piedi.
È iniziato con il debutto della Red School Gospel Project la nuova e ricca stagione musicale dell’Associazione Amici della Musica Giuseppe Navarra di Gela il cui Direttore Artistico è il Maestro Crocifisso Ragona.
La Corale nasce dell’incontro casuale tra i Maestri Falci e Figura, trasformato in amicizia ed intesa musicale. Il loro sogno di dare vita ad un coro s è materializzato grazie all’impegno del Maestro Crocifisso Ragona, amico comune, Direttore artistico dell’Associazione Amici della Musica. Ha preso vita cosi’ il progetto ministeriale a firma della Prof. ssa Giusi Rinzivillo. Ed ecco il Coro Polifonico Strumentale nato con lo scopo di trasferire il valore del “canto di insieme” e della “musica di insieme”. Un gruppo di professionisti accomunati dall’amore per la musica e per il canto, alcuni musicisti della scena anni 70 di Gela, si sono ritrovati a cantare insieme ma non all’unisono, affrontando le sonorità e le armonizzazioni a 4 voci tipiche del Gospel e della musica Afroamericana.
Il Gospel di origine popolare afro-americana su temi evangelici si è sviluppato in America nel 19° secolo. Nasce dal dolore degli schiavi neri costretti a duri turni di lavoro nei campi. Veniva praticato dai grandi cori di chiesa, cominciò a essere codificato tra gli anni 1920 e 1940, in uno stile che fondeva le tecniche del blues a elementi di derivazione. Il coro lo reinterpreta e lo fa proprio con arrangiamenti originali e dai toni piu vivaci.
Le voci delle soliste hanno catturato il pubblico per non parlare di quelle dei coristi che le accompagnavano.
I soprani sono: Caterina Mazzei, Gaia Francesca Carmantini, Maria Luisa Pirone, Maria Sanzo, Sara di Simone, Silvana Vella, Vania Romano
I contralti: Aglae di Francesco, Anna Maria Moscato, Claudia Puglisi, Giusy Rinzivillo, Giusy Gerbino, Gloria Fasciana, Maria Tina Ventura, Maria Grazia Marù, Marta Cinici, Rossella Lorefice.
I tenori: Aurelio Buttiglieri, Carmelo Casano, Emanuele Lombardo, Francesco De Lotto, Rosario Ragusa
I bassi: Angelo Mezzasalma, Gaetano Collorà, Marco Piluso, Rosario la Fologa.
La Band: Santo Figura -pianoforte e tastiera, Francesco Falci – pianoforte e tastiere, Damiano Alizzo – basso, Rosario Figura – batteria.
Tutti sono coordinati dal Maestro Santo Figura, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Catania dove ha ottenuto la Specializzazione in Chirurgia Generale. Sin dall’età di cinque anni ha affiancato agli studi scolastici lo studio del pianoforte con il Maestro Paparo. Dopo l’ottavo anno di pianoforte ha interrotto gli studi classici ed ha continuato il suo percorso musicale partecipando a diverse formazioni musicali dell’hinterland Catanese ottenendo sempre grandi riscontri.
Il Maestro Francesco Falci ha compiuto gli studi musicali a Catania dove si diploma brillantemente in pianoforte e in composizione sotto la guida dei maestri Giuseppe Cultrera e Giovanni Ferrauto.
Il coro ha seguito questi brani: Amen Go Down Moses, Soon and Very Soon, Helleluja, Just Little Talk with Jesu, Jesus At The Center, His Eye is on the Sparrow, Holy is the Lamb, Lord Help me to Hold Out, Every Breath you Take, Go tell it on the Montain,What a Wonderful World, Amazin Grace, Oh Happy Day.
Dal nostro lettore Alfio Agró, riceviamo e pubblichiamo.
Anche in questa legislatura non saranno competenza e capacità umana a decidere le sorti della città.
Come ci si può fidare di una giunta comunale composta da assessori che non hanno la minima competenza professionale del settore assegnato a ciascuno di loro?
Per di più assessori nominati senza alcun programma personale e senza obiettivi.Già siamo al terzo assessore al turismo in pochi mesi di governo e si prevedono altri rimpasti al solo scopo di accontentare i più ambiziosi e promuoverne la carriera politica. Vogliono farci credere che s’impegnano per la città e non per i propri interessi.
Per questo, anzi per questi signori, Gela diventerà sempre più povera, disastrata, denigrata e derisa, nonostante la natura l’abbia dotata di immense potenzialità che se questi signori sapessero valorizzate avremmo un’altra Gela, ricca, laboriosa, rispettata, credibile ed affidabile per attrarre finanziamenti pubblici e investimenti privati.
Assessori senza competenza, nessuna programmazione e neanche un piano di sviluppo economico occupazionale e sociale, in una città che non ha lavoro e né sa come promuoverlo, è veramente assurdo! In queste condizioni, come sempre, la nostra Gela sarà costretta a vivere alla giornata, sino al prossimo dissesto finanziario.
Una politica responsabile, che ha competenza professionale, non può assolutamente fare a meno di un serio piano di sviluppo senza una visione di futuro della città, nel breve, medio e lungo termine, nonchè della visione del passato, per non ripetere gli errori commessi. Naturalmente, questo piano dovrà tenere conto dell’alta vocazione turistica del territorio e di come valorizzarne le immense potenzialità, per renderle fruibili e ricavarne ricchezza e lavoro per la città e per i cittadini gelesi.
Incredibili potenzialità che indicano nel settore turistico, culturale e sportivo il volano di una rinascita economica di notevoli proporzioni e per migliaia di posti di lavoro.Di tutto questo, neanche l’ombra! Navighiamo nel buio! Quello che viene ci prendiamo! Assurdo!Ci sono città che non hanno potenziali ricchezze, eppure, le inventano e le creano artificialmente valorizzando i loro cervelli! Che bravi!
Ed assurdo per noi! Gravissimo che i nostri politici non sappiano promuovere il lavoro e preferiscano delegare questo loro dovere costituzionale a Roma ed a Palermo ed anche all’Eni. Cosa potrebbe regalarci, come sviluppo e lavoro, il governo nazionale? Sicuramente conoscendo la nostra fame di royalties ci potrebbe promettere una stupenda centrale nucleare di nuovissima generazione con posti di lavoro e royalties a volontà!
Mentre Palermo potrebbe riproporci il termovalorizzatore (l’Eni, sicuramente, darà massima disponibilità ad accoglierlo a Gela) per ottenere altri posti di lavoro e royalties in abbondanza. Questo è il futuro che ci attende, con certi politici, se non staremo con gli occhi aperti!”
Ogni Chef ha il suo piatto preferito. Il mio cambia di volta in volta assecondando le mie voglie del momento, neanche fossi una donna incinta, e la mia creatività. Il mio piatto preferito del momento è questa splendida pasta mista che vedete in foto. Mettiamoci ai fornelli. Per prima cosa, da bravi cuochi, iniziamo a sbaccellare fave e piselli. In un pentolino avviamo un garbato soffritto di olio evo e cipolla affettata. Quando la cipolla inizia a dorare aggiungiamo i piselli, copriamo a filo con dell’acqua e portiamo a bollore. Saliamo, pepiamo e aggiungiamo il finocchietto selvatico tritato.
Pochi minuti basteranno ad ammorbidire i piselli, a questo punto frulliamo il tutto. In un altro pentolino avremo portato a bollore dell’acqua, tuffiamo per due minuti le fave e blocchiamo la cottura in acqua fredda. Adesso sarà più facile sbucciarle. Condiamo le fave con un filo di olio all’aglio e le mettiamo da parte. Mi piacciono mezze così, ancora mezze crude. Nella stessa acqua delle fave adesso potete aggiungere i baccelli di fave e piselli, e nell’arco di una mezz’oretta avrete un brodo super saporito.
Cuoceremo in questo brodo la nostra pasta mista. Ancora al dente la amalgheremo col macco di piselli al finocchietto e la verseremo in un piatto piano, in modo che potremo condire abbondantemente la superficie. Mettiamo le favette, dei pizzichi corposi di bottarga di muggine grattugiata, dei germogli freschi di pisello ed un giro di olio evo di quello buono. Credo che sia uno dei piatti primaverili più buoni in assoluto. Provare per credere!
Dopo l’odissea degli spazi ridotti negli ospedali e parcheggi riservati inesistenti, il dramma dei dializzati all’ospedale di Gela: ho incontrato il Direttore Sanitario che dopo aver parlato delle problematiche dei parcheggi,ricordandogli che il cantiere dei lavori è in via Europa quindi l’area parcheggi di via palazzi potrebbe tornare alla normalita’, mi da un appuntamento per vedere di risolvere il problema, ebbene non solo non si è presentato all’appuntamento ma non si fa piu trovare. Tutto questo è vergognoso ed inammissibile ! Ci sentiamo denigrati e offesi poiché non si ha rispetto delle problematiche e nessuno vuole ascoltare la nostra voce . L’altra vergogna è che da qualche settimana gli ascensori sono fuori servizio, le donne in gravidanza devono farsi 5 piani per le visite. Le finestre rotte che non puoi aprire perché rischi che pezzi di vetro ti vadano addosso.
Sappiamo che la gestione è politica e non sanitaria. Dunque cari politicanti sarebbe rispettoso nei confronti di tutti noi gelesi prendervi cura di ciò che abbiamo fortunatamente e non di lasciare tutto in rovina. Non siate complici di questo degrado!Perche’ la politica non interviene per mettere fine a questa vergogna? Perche’è complice di questo degrado.