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Errate le domande sottoposte ai candidati. Su ordine del CGA la Regione dovrà riservare un posto fino alla definitiva decisione di merito

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La Regione Siciliana ha bandito un concorso volto all’assunzione di 119 Specialisti amministrativo contabili da destinare ai centri per l’impiego

Il bando di concorso, in particolare, ha previsto una prima preselezione dei candidati sulla base dei titoli posseduti, ed una successiva prova scritta per la quale è stata prevista, ai fini del superamento, una soglia minima di punteggio pari a 21 punti. ​ ​ ​ ​

Il dott. M.M., residente a Palermo di 32 anni, essendo in possesso di tutti i requisiti ed i titoli richiesti, ha presentato la propria domanda di partecipazione al concorso in parola.

Nel mese di maggio del 2022 si sono svolte le prove della procedura concorsuale, cui prendeva parte anche il dott. M.M..

La Commissione ha assegnato al compito del suddetto concorrente un punteggio pari a 20,85, a fronte dei 21 punti richiesti per il superamento della prova scritta, e conseguentemente non lo ha inserito nell’elenco dei soggetti idonei.

Il dott. M.M., ritenendo erronea la valutazione della Commissione, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha proposto un ricorso innanzi al Giudice Amministrativo.

Con il ricorso, gli Avv.ti Rubino e Impiduglia, rilevando l’erroneità dalla valutazione data dalla Commissione di concorso ad alcune risposte fornite dal candidato, hanno richiesto al Giudice l’emanazione di un provvedimento cautelare volto a sospendere gli effetti degli atti impugnati.

I difensori del dott. M.M. hanno, altresì, rilevato che all’esito della procedura selettiva in oggetto sono rimasti non assegnati ben 38 posti che l’Assessorato Regionale intenderebbe coprire procedendo all’indizione di una nuova procedura concorsuale.

Alla luce di tale evenienza, è stato rilevato come l’accoglimento della domanda cautelare avrebbe evitato che il posto al quale il ricorrente ambisce venisse nelle more coperto tramite un nuovo concorso.

Con ordinanza pubblicata in data 13.10.2022, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, condividendo le tesi sostenute dagli Avv.ti Rubino e Impiduglia, ha accolto l’istanza cautelare, ritenendo il ricorso in appello “assistito da sufficiente fumus boni juris”, e rilevando come l’esecuzione del provvedimento impugnato potrebbe cagionare al candidato un pregiudizio grave ed irreparabile.

Pertanto, in esecuzione della superiore ordinanza, il C.G.A. ha ordinato all’Amministrazione Regionale di procedere alla valutazione dei titoli di servizio e dell’esperienza professionale del candidato e di disporre l’accantonamento del posto fino alla definitiva decisione di merito (posto, che, pertanto non potrà essere destinato al nuovo concorso).

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Attualità

Domani festa dedicata a San Giuseppe

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E’ il padre putativo di Gesù. Un uomo lavoratore scelto per la paternità eletta del Cristo.

Un momento importante per la comunità cittadina è la festa dedicata a San Giuseppe lavoratore, organizzata dalla Chiesa di Sant’Agostino.

Il triduo iniziato il 1 maggio, è stato dedicato a coloro che hanno preparato le Cene, alle famiglie e ai disoccupati. Domani, 4 maggio, festa esterna di San Giuseppe, le Sante Messe saranno alle ore 9.15, 10.30 e 12.00. Alle ore 10.00 inizierà la caratteristica “Asta di San Giuseppe” in Piazza Sant’Agostino e alle ore 16.00 il tradizionale gioco della pentolaccia “U jocu do jadduzzu”.

Alle ore 18.30 si snoderà la processione dell’antico simulacro di San Giuseppe nelle strade della Città. Verso le ore 22.00, inizierà lo spettacolo pirotecnico a conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo Patriarca, sposo della Vergine Maria e patrono della Chiesa che prega per il suo nuovo Papa, successore di San Pietro, che in questa settimana sarà eletto.

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

Dal 4 maggio 2025 i visitatori potranno usufruire di ingresso a tariffa ridotta ogni prima domenica del mese: 4 € per visitare l’intero complesso, il Castello, il parco e il museo del Costume – Mu.de.co.

L’iniziativa è finalizzata a favorire la conoscenza del patrimonio storico-artistico e monumentale e ad ampliare la platea dei visitatori, allineandosi con una strategia culturale che, a livello nazionale, sta riscuotendo notevole apprezzamento.Durante l’intera giornata saranno pertanto sospese le altre tipologie di biglietto e le altre riduzioni.

Le prenotazioni/transazioni effettuate prima di questa data resteranno immutate alle condizioni previste al momento della conferma della prenotazione stessa.Il Castello di Donnafugata è aperto tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 9 alle 19:00, permanenza all’interno consentita fino alle 19:45.

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Antoci: “Tre morti a Monreale sono l’ultimo segnale di un’escalation che l’Europa non può ignorare”

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Bruxelles – L’assurda sparatoria di Monreale, in Sicilia, nella quale sono rimasti uccisi tre giovani, tra cui una ragazza di 17 anni, per mano di un diciannovenne che ha aperto il fuoco, si inserisce in una catena crescente di episodi di violenza armata nelle città europee.

Da Palermo a Bruxelles, il filo conduttore è la disponibilità crescente di armi da fuoco illegali nelle mani di giovani e gruppi criminali.

L’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo dati aggiornati sulla circolazione di armi illegali in Europa e nuove risorse per rafforzare le azioni di prevenzione e disarmo civile, con un focus sulle aree urbane più esposte.

“La sparatoria di Monreale è un fatto gravissimo. Ma non è un caso isolato – dichiara Antoci – L’accesso facile alle armi e l’assenza di presidi culturali e sociali sta generando una deriva pericolosa, soprattutto tra i più giovani.”

“Ho chiesto alla Commissione – continua Antoci – se intende sostenere in modo concreto enti locali, scuole e forze dell’ordine con strumenti e risorse dedicati a campagne di disarmo e a programmi di educazione non violenta.”

“Serve rafforzare la cooperazione e lanciare una vera politica culturale per contrastare la subcultura della violenza armata. Non possiamo accettare – conclude Antoci – che le nostre città diventino zone franche dove le pistole parlano al posto del dialogo“.

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