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Gran Sicilia dice si all’Autonomia differenziata

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Il sindaco è preoccupato su tante cose; anche sull’autonomia differenziata. Eppure è un concetto antico. Non la pensa così il gruppo Gran Sicilia.

“L’autonomia differenziata dopo qualche settimana di dibattito politico e giornalistico è già finita fuori agenda. – dice il coordinatore Paolo Scicolone – La Sicilia sulla carta gode di una condizione particolare che chiede solo l’applicazione.

La gestione di interi comparti a carico della Regione non ha avuto corrispondenza negli impegni statali verso la Regione. E le scelleratezze di certi politici locali e non hanno dato un duro colpo alle giuste rivendicazioni Siciliane 

Nel frattempo arriva a conclusione il percorso di riconoscimento dell’insularità che dovrebbe portare, se si rispettassero i criteri, ad una fiscalità di compensazione degli svantaggi legati alla condizione di isola e di territorio di confine.

In realtà nulla di nuovo, visto che i trattati internazionali , come il trattato di Lisbona, già prevedevano per la Sicilia la possibilità di ambire alla condizione di zona franca extradoganale, ipotesi già presa in considerazione negli anni 40 dai Padri dello Statuto Siciliano (Art. 36. – « Il territorio della Regione siciliana è posto fuori della  linea doganale dello Stato e costituisce zona franca. -così recitava in prima stesura) poi modificato dalla COMMISSIONE PER LA PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI 

DELLA CONSULTA REGIONALE SICILIANA che per mesi ragionò sulla applicabilità e la conformità alle normative dello Stato italiano.

In ogni caso la condizione di autonomia, ancora oggi applicabile, per ragioni non chiare non viene applicata.

Di certo è necessario avviare un dibattito sulla fiscalità in Sicilia, che necessità di una differenziazione dettata da una serie di condizioni di svantaggio oggettive.

E va fatto subito.

Per questo stiamo coinvolgendo associazioni e politici per percorrere una strada comune nell’interesse dei Siciliani. 

Perché molti interrogativi necessitando studi.

Primo fra tutti, questo diritto rimarrebbe semmai si collegasse l’isola (definizione a dire il vero meno semplice di quel che sembra, leggendo i regolamenti) al continente con un ponte?

Presto costruiremo un gruppo di studi trasversale per costruire proposte fattibili in coerenza con le norme vigenti”.

L’autonomia differenzianta è un disegno di legge che applicherebbe l’articolo 116 della Costituzione dove al comma 3 è scritto che “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia … possono essere attribuite a altre Regioni con legge dello Stato su iniziativa della Regione interessata”. In pratica, sfruttando l’onda di quella riforma costituzionale del 2001 –  che prevede materie di competenza esclusiva dello Stato ma anche 23 materie “di legislazione concorrente” (articolo 117 ) – ciascuna Regione, se lo vuole, potrà prendersene alcune o tutte le materie. Sulla base di intese tra governo e Regione partirebbe quindi un federalismo à la carte.

Cosa le Regioni potrebbero gestire?

In ballo ci sono appunto le 23 materie “concorrenti”, che il ddl Calderoli allega come promemoria. Quindi l’istruzione (fatto salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con l’esclusione dell’istruzione e formazione professionale); rapporti internazionali delle Regioni e con l’Ue; commercio estero; tutela e sicurezza del lavoro; professioni; ricerca scientifica e tecnologica  a all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo: protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzionale nazionale dell’energia; previdenza complementare integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali aziende di credito a carattere regionale, enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale

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Chiuso da stamattina aeroporto di Fontanarossa

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LashChiuso da stamattina l’aeroporto di Fontanarossa.Bloccati i voli in partenza (come ci hanno anche segnalato anche dei gelesi che dovevano prendere voli mattutini e sono rimasti a terra) mentre quelli in arrivo sono stati dirottati a Palermo e in altri aeroporti.

Alla base del disagio un guasto ad una gru del cantiere che Rfi ha all’interno dello scalo.

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Vagava nel buio sulla statale, cucciolo di Beagle salvato dalla Polizia

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E’ stato consegnato al medico veterinario dell’Asp nissena, il cucciolo di beagle salvato dalla Polizia mentre vagava nel buio sulla strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento, con il rischio di essere investito e creare pericolo per la circolazione stradale. Il cagnolino, impaurito e confuso, è stato soccorso dagli agenti Davide e Giuseppe i quali lo hanno portato in Questura e lo hanno rifocillato.

Quanto accaduto nelle ultime ore, ci riporta in mente ad un altro salvataggio compiuto a Gela lo scorso marzo da un sovrintendente della Polizia, Ivan L’Erede. Fuori servizio, il poliziotto salvó un cane precedentemente investito ed abbandonato sulla statale 115 Gela-Licata.Il cagnolino (un meticcio), fu successivamente operato a Catania grazie al contributo della Leida, presieduta dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, e ultimamente è stato consegnato ad una famiglia di Ferrara che ha chiesto di accudirlo. L’abbandono di animali è un reato punito dal codice penale. Ogni anno migliaia di cani nel periodo estivo vengono abbandonati in strada con conseguenze gravi per la loro salute e sicurezza. L’abbandono è un atto crudele e illegale e chiunque assista a un abbandono può denunciare l’accaduto alle autorità competenti.

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Nuovo riconoscimento internazionale per Silvana Grasso: il romanzo “La domenica vestivi di rosso” verrà pubblicato in greco

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Il romanzo “La domenica vestivi di rosso” di Silvana Grasso sarà tradotto in greco e pubblicato entro un anno dalla casa editrice ellenica Cnari Rublishing house. A renderlo noto è la stessa scrittrice, in un post sulla sua pagina Facebook dove conquista la rete con post ora ironici e sferzanti, ma anche densi di poesia e pathos letterario. Si tratta del secondo editore greco, dopo la pubblicazione già nota del suo grande successo “Il bastardo di Mautana”.

«Un mese fa era arrivata da Atene la magnifica proposta di questo nuovo editore, ora il contratto che ho firmato, un patto d’amore con la scrittura e con quanti editori, in tutto il mondo, mi traducono mi fanno leggere amare – si legge in un passaggio significativo del lungo post della scrittrice -. Odio viaggiare, ma quello che penso scrivo sono, come pure le mie ossessioni passioni intuizioni fiordi emotivi smarrimenti esorcismi viaggiano in tutto il mondo ormai da 30 anni, per traduzioni tesi di laurea dottorato master, saggi monografie e convegni di studi».

Continua ad arricchirsi di successi la carriera di un’autrice che ha portato e continua a portare in giro per il mondo il meglio del “mito” della sicilianità, vissuta e incarnata in ogni sua opera. «Nonostante il mio carattere niente affatto docile né mai incline al servilismo, al consenso, a quel malinteso malato lebbroso pluralismo che uccide l’unicità la singolarità la creatività. Nonostante la mia indole serbaggia dunque – ha sottolineato ancora Silvana Grasso – anzi forse grazie a lei, quel che sono penso scrivo, la mia “diversità”, viaggiano in tutto il mondo».

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