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Ampio dibattito in aula sul nuovo contratto Ghelas tra luci ed ombre

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Un contratto triennale, i servizi amministrativi mantenuti, il potenziamento della manutenzione della pubblica amministrazione affiancando gli investimenti sugli impianti di illuminazione, il mantenimento e potenziamento negli altri campi della manutenzione distinguendo tra interventi programmati e a richiesta per urgenze. Ed ancora: togliere dal contratto il verde pubblico perché con 3 soli dipendenti Ghelas non può svolgerlo: è questa la proposta della commissione sviluppo economico presentata in aula dal presidente Rosario Faraci sul nuovo contratto della Ghelas. Quello in atto.scade il 31 dicembre e del nuovo contratto nemmeno l’ombra.Vari gli interventi dei consiglieri. Virginia Farruggia ha voluto smentire le voci secondo cui il Movimento 5 stelle sarebbe contro i lavoratori e per la liquidazione della municipalizzata. Ha contestato le gestioni della Ghelas che non l’hanno portata al rilancio. Per la consigliera Alessandra Ascia se la Ghelas non è stata rilanciata la colpa è dell’amministrazione comunale che non ha mai esternato una visione di sviluppo della società. I consiglieri Giuseppe Spata, Paola Giudice, Giuseppe Morselli e Gabriele Pellegrino hanno espresso contrarietà nell’eliminare il verde pubblico dal nuovo contratto. Pellegrino ha proposto di dare alla Ghelas fondi per il verde correlati alla forza lavoro che ha e a ciò che può fare . “Perché Ghelas – ha detto – i lavori che non può fare li dà in subappalto e non può farlo perché non è una stazione appaltante”. Durante il dibattito è emerso che la Ghelas che il sindaco ereditò quasi in liquidazione , è in molti casi indispensabile per il Comune. Ma diminuire i servizi alla Ghelas – come ha detto Giuseppe Morselli, significa alzare bandiera bianca. Per il consigliere Alabiso il management della Ghelas è stato fallimentare.

La mozione della commissione è stata approvata con 10 voti favorevoli di maggioranza e opposizione, 2 voti contrari dei consiglieri di opposizione Spata e Giudice e l’astensione del presidente del consiglio. La seduta si è sciolta per mancanza di numero legale.Come al solito la maggioranza da sola non ce la fa.

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Per i fondi dell’area di crisi l’Ugl propone un tavolo permanente.

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A inizio settimana, in municipio a Gela, l’Ugl, insieme ad altre sigle sindacali e associazioni datoriali, ha partecipato al tavolo indetto dall’amministrazione comunale per delineare la strada da intraprendere al fine del pieno investimento dei fondi da ventuno milioni di euro dell’accordo di programma per l’area di crisi.

L’Ugl, già negli scorsi mesi, attraverso i riferimenti territoriali, aveva indicato l’esigenza di un confronto su tutti gli strumenti di finanziamento attivati. La linea non cambia, anche dopo il primo incontro tenutosi a Palazzo di Città.

“Pur evidenziando il dato positivo legato al mantenimento delle risorse previste per 21 milioni di euro, è apparsa, ai più, la necessità di rivedere le modalità di accesso ai fondi poiché diversi interventi hanno lamentato un eccesso di burocrazia e una capienza minima per singolo progetto. Elementi che in questi anni hanno determinato il mancato uso delle risorse messe a disposizione per il territorio. L’Ugl ha ritenuto pertanto necessario ribadire il concetto. E’, infatti, indispensabile realizzare un coordinamento permanente che abbia come oggetto lo sviluppo e l’occupazione nel nostro territorio. E’ stato rilevato che tutti gli strumenti utili al finanziamento di progetti imprenditoriali hanno un senso e un’utilità solo se scaturiscono da una fase di concertazione tra le parti sociali coinvolte, che condividono l’obiettivo di offrire un orizzonte di sviluppo sostenibile, partendo dalla misura dell’accordo di programma. Questo significa ampliare le condizioni di partecipazione che sono alla base di processi di sviluppo. Non si determini, ancora una volta, il limite di un confronto meramente tecnicistico, tra addetti ai lavori. Riteniamo che sia indispensabile arricchire le progettualità che hanno nello sviluppo economico e nella piena occupazione tutte quelle proposte che rispondono a una visione condivisa e non generalizzata di sviluppo del territorio. L’Ugl ribadisce come sia necessario richiamarsi a un grande momento di confronto, come quello degli Stati generali dell’occupazione e dello sviluppo, propedeutico a un tavolo permanente, con una progettualità che vada ben oltre le singole misure ma che garantisca i presupposti di una visione complessiva di sviluppo per i prossimi decenni, a disposizione delle imprese e dei lavoratori del territorio”, sottolineano i riferimenti Ugl. L’organizzazione sindacale continuerà a interfacciarsi con le istituzioni locali, compresa l’amministrazione comunale gelese.

“L’amministrazione comunale ha accolto positivamente il suggerimento scaturito dopo un’ampia discussione e si è riservata di riconvocare il tavolo già nella seconda metà del mese di settembre, data entro la quale si dovrebbero conoscere meglio i contenuti dell’ultima delibera approvata in seno al Mimit. Confermando la disponibilità piena a prendere parte a questo e altri tavoli di concertazione promossi dall’ente comunale, ribadiamo la necessità di concertare il tema attinente lo sviluppo con l’istituzione di un unico tavolo permanente di confronto e proposta”, concludono i riferimenti Ugl. 

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Il dott.Trainito nuovo coordinatore provinciale dei farmacisti Ugl

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Il dottor Rosario Trainito è il nuovo coordinatore provinciale dei farmacisti Ugl Caltanissetta. La designazione è ufficiale, con il pieno assenso del segretario confederale Andrea Alario e dei referenti del comparto salute, Francesco Scaduto e Biagio Tuzzetti.

“In un momento nel quale l’attenzione è puntata sulla sanità – spiega Trainito – è giusto che ci sia il contributo di chi opera in questo settore. Metterò a disposizione la mia esperienza, in un sindacato radicato sul territorio, provinciale, regionale e nazionale. Continueremo a vigilare per il rispetto dei diritti dei pazienti e dei lavoratori del settore”. “L’Ugl va avanti nella propria crescita – sottolinea il segretario confederale Alario – testimonianza ne sia l’adesione di importanti personalità del territorio, che vogliono mettere a disposizione della città e di tutta l’area, esperienze e competenze”.

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Cresce in Sicilia la raccolta di carte e cartone, Castronovo: “Si può ancora fare di più”

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L’ultimo rapporto Comieco sulla raccolta di carta e cartone in Sicilia restituisce un dato incoraggiante: nel 2024 si registra un incremento del 4,3% rispetto all’anno precedente, con oltre 243.000 tonnellate raccolte complessivamente.

Negli ultimi anni, la Sicilia ha intrapreso un percorso virtuoso nel campo della raccolta differenziata, con progressi costanti in tutte le frazioni merceologiche, sia domestiche che commerciali. Tuttavia, è necessario fare di più e meglio.

«Si può e si deve fare di più per recuperare il gap rispetto alle altre regioni più virtuose. La Regione investa nella filiera della raccolta differenziata e del riciclo, anziché in inceneritori e discariche»: lo dichiara il presidente di Legambiente Sicilia Tommaso Castronovo.

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